Capitolo nove

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Derek sentiva l'impulso di sfoderare gli artigli e piantarli semplicemente nel collo di Casey Lodge – o forse erano meglio i denti – anche solo per aver osato pensare di ferire Stiles. Se quella palla lo avesse colpito l'omega avrebbe potuto subire gravi conseguenze.

Dannazione, a lui faceva ancora male dove era stato colpito ed era un licantropo! Fortunatamente Erica lo aveva trascinato lì con lei, o non era sicuro di come avrebbe reagito alla notizia che il suo Compagno si fosse ferito.

Boyd spinse Casey facendogli perdere l'equilibrio, finendo con il fondoschiena contro l'erba «Ti ho detto di stargli alla larga, Lodge.» disse alzando leggermente la voce per i suoi standard tanto che Erica sorrise fiera di come stesse difendendo il ragazzino.

«Tu non mi dai ordini, cane.» sputò il ragazzo a terra sfidando con lo sguardo Boyd a toccarlo. Il preside era molto rigido su questo aspetto, i licantropi erano strettamente tenuti dall'avere risse con gli umani considerando l'imparità dello scontro, ma non per questo i lupi mannari si facevano intimidire, soprattutto non quando si trattava di difendere un omega.

Derek, avendo perso decisamente la calma, marciò verso Casey e lo sollevò da terra afferrandolo per il colletto della maglia della divisa, portando quell'insetto all'altezza dei suoi occhi «Che problema hai?» domandò sentendo le zanne graffiargli il labbro inferiore.

Tutti intorno a loro si erano fermati, posando racchette e guanti per godersi una delle poche risse che prendevano corso alla Beacon Hills High School. Vedere Derek Hale perdere la calma, poi, era solamente un bonus.

«È lui il problema.» rispose l'umano facendo un cenno con la testa verso l'omega ancora immobile a terra, terrorizzato anche solo al pensiero di muoversi. Aveva sentito l'impatto della palla contro la spalla di Derek, aveva sentito qualche osso rompersi e non poteva fare a meno di pensare che quella palla era indirizzata alla sua testa. La sua vita era un completo incubo Dickensiano e nessuno sembrava accorgersene.

L'alpha illuminò nuovamente gli occhi con fare minaccioso, tirandosi ancora più vicino il ragazzino, sentendo l'improvvisa voglia di affondare le zanne nella pelle del collo. Gli artigli erano completamente fuoriusciti, forando la maglia di Casey, il coach non ne sarebbe stato per niente contento «Tu avvicinati ancora una volta a Stilinski e ti faccio rimpiangere di essere nato, Lodge.» minacciò sbuffando rabbioso dal naso, gli occhi completamente fuori controllo che si spegnevano ed illuminavano mostrando ai presenti il suo precario controllo.

Poteva ferire Stiles. Il suo Stiles. L'amore della sua vita che non meritava nemmeno di vivere in quella città troppo troglodita ed antiquata per poter apprezzare le sue particolarità, a partire da quel conservatore che era nonno Elias.

Erica fiutò nell'aria il chiaro odore di paura, preoccupazione e nausea. Il tutto proveniva dal povero omega seduto a terra tremante che cercava di isolarsi contando le dita delle mani. C'era troppo testosterone da alpha arrabbiato, nauseoso perfino per lei che ne era abituata. Il ragazzino sembrava pronto a farsela nei pantaloni per la paura che quei deficienti gli stavano facendo prendere. Doveva intervenire nel buon nome della fratellanza tra omega.

Fischiò sonoramente attirando l'attenzione come suo obbiettivo, le dita ora leggermente sporche di rossetto «Dovreste essere tutti bocciati a Cura degli Omega, razza di cretini.» cominciò posando le mani suoi fianchi «Con tutto quello che state emanando ci manca poco che mandate Stilinski all'ospedale!» aggiunse facendo spostare l'attenzione sull'omega che veniva calmato con grande fatica da Scott McCall, il quale stava provando a fargli fare dei grandi e profondi respiri, aspirando dal naso, espirando dalla bocca.

Derek mollò subito la presa su Casey, dandosi dello stupido. Molto probabilmente in quel momento Stiles era spaventato di lui, del suo lato animale e dalla violenza che aveva mostrato. Odiava vederlo in quello stato, odiava che fosse così soggetto agli sbalzi d'umore degli alpha intorno a lui solamente perché non era ancora Legato. Voleva proteggerlo, far sparire Casey Lodge e la sua banda di minus habens e portarlo a casa, stringerlo tra le braccia per ricordargli che con lui era al sicuro.

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