Capitolo 17

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Doveva trovare il modo di sottrarre a Kuma il controllo della ragazza ed allontanarla il più possibile dal villaggio.
Konoha non avrebbe retto a lungo ad una tale distruzione.

Kakashi provò ogni cosa in suo potere, ma l'Inugami sembrava immune a qualsiasi tecnica. I kunai e le carte bomba non riuscivano nemmeno a scalfire il fitto mantello bianco della bestia, imbrattato di un sangue non suo.

L'unica possibilità rimasta era quella di stabilire un contatto tra Ayumi e il suo Sharingan, sebbene ormai avesse esaurito quasi completamente il chakra.

Schivata l'ennesima zampata, tanto potente da distruggere ogni cosa nel raggio di venti metri, Kakashi spiccò un potente balzo, srotolando il filo di ferro in modo da atterrare ed immobilizzare almeno per un istante l'Inugami. Il piano sembrò funzionare bene; la bestia perse l'equilibrio, collassando pesantemente al suolo ed alzando un fitto polverone.

Lo shinobi puntò immediatamente l'occhio insanguinato in quello del demone, proprio come aveva fatto tempo prima con Ayumi.  Era questione di pochi secondi, prima che si rimettesse in piedi.

Lo Jikan era senza dubbio un potere oculare estremamente potente. Il ninja si ritrovò dinanzi ad un altissimo muro di chakra, praticamente impenetrabile dall'esterno.
Cadde in ginocchio sul pavimento allagato, che rifletteva la luce azzurra proveniente dalla barriera. Era davvero la fine?

«Kaka... Shi...»

Alzò il mento di scatto. Era la voce... Di Ayumi?
Era stato un sussurro così flebile che pensò di averlo solo immaginato.
Si issò in piedi, per poi appoggiare una mano sul confinamento. Una lieve scossa lo attraversò, facendogli venire la pelle d'oca.

«Kakashi...»

No, non lo aveva solo immaginato. Quella volta aveva sentito chiaramente. Era lei, era cosciente, poteva percepirla al di là dello Jikan. C'era ancora speranza.

«Stai bene?»

«Kakashi... Non riesco a contrastarlo...»

La voce della ragazza era colma di sofferenza, tremante di pianto, estremamente impaurita.

«Troverò il modo di liberarti. Resisti!»

Si scagliò contro la barriera con tutta la sua forza una, due, tre volte.
Fu tutto inutile; il chakra tremolava appena, per poi respingerlo con violenza.
Rimase a terra, reggendosi sui polsi, il respiro affannoso e gravi ustioni su tutto il corpo. 

Non poteva arrendersi. L'avrebbe salvata, a costo della sua stessa vita.
Ancora una volta si alzò, le gambe lo reggevano appena.

«Non ce la posso fare da solo.» affermò, con una nota di disperazione «Devi riuscire ad intercettare il potere di tuo fratello, anche solo per un istante, in modo da permettermi di passare. So che puoi farcela, hai dimostrato più volte una forza incredibile.»

«Ci posso provare... Ma se il contatto con la barriera si interrompe anche solo un secondo prima del dovuto, rimarrai schiacciato! Non voglio che tu corra questo rischio solo per salvarmi! L'Inugami ha un punto debole... Uccidilo e tutto questo finirà per sempre! Non è come i cercoteri, non si potrà mai rigenerare. Ti prego...»

«Ma se lo uccido, cosa ne sarà di te?» 

Kakashi conosceva bene le conseguenze. Ayumi sarebbe morta insieme al demone.

«Non ha importanza! Ho causato troppi problemi. La mia vita è meno importante del tuo villaggio, di tutte quelle persone che altrimenti moriranno innocenti! Smettila di pensare a me, Kakashi! Sono solo un'estranea per te. Uccidi l'Inugami, non preoccuparti di ciò che mi accadrà!»

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