"A casa Tomlinson-Styles"

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Harry's pov

Sono sul divano insieme a mio marito Louis, sono le undici di sera e ci stiamo guardando un film insieme a nostra figlia Stephany.

"Simon non è ancora tornato? Domani ha scuola."

Dice mio marito guardando verso la porta. Io prendo il cellulare e chiamo Simon per vedere a che punto fosse, però lui mi stacca la chiamata.

"Stephany prova a mandare un messaggio a tuo fratello, magari a te risponde"

Stephany annuisce alla mia richiesta e manda un messaggio a Simon. Aspettiamo alcuni minuti ma lui visualizza e non risponde. Così iniziamo ripetutamente a chiamare al suo numero è finalmente dopo mezz'ora risponde alla mia chiamata.

"Papà..."

"Si può sapere dove sei? Perché non rispondevi? È tardi dovresti già essere a casa!"

"Sono in centro, il pullman non passa."

"Mi avevi detto che andavi in piazza con i tuoi amici!"

"Mi vieni a prendere si o no!?"

"Abbassa i toni. Ti veniamo a prendere aspettaci dove c'è il parco."

Stacco la chiamata e guardo mio marito.

"Non so più come fare con quel ragazzo... ci farà disperare"

Dice alzandosi dal divano. Io lo seguo e insieme andiamo a prendere la macchina. Per tutto il tragitto Louis rimane nervoso.
Arrivati al parco vediamo Simon che si avvicina a noi. Ha una grossa ferita sulla fronte che perde sangue e le nocche spaccate. Quando sale in macchina non dice una parola.

"Hai fatto a botte vero?" Chiede Louis.

"Non è stata colpa mia." Si difende il ragazzo.

"Che è successo allora?!"

"Un ragazzo del mio gruppo ha iniziato a dire che io sono frocio perché i miei genitori lo sono. Però io non sono come voi due cazzo! Io sono normale! Non sono finocchio!"

Mi giro a guardarlo deluso. Non è la prima volta che insinua che io e suo padre siamo anormali o come dice lui "froci" "checche" e "finocchi", però ogni volta che lo dice io ci rimango male.

"Noi siamo normali, invece tu sei un ragazzino senza rispetto verso i propri genitori." Dice Louis con tono freddo.

"Potevi metterti con una ragazza invece che con sto qua."

Dopo la frase di Simon rimango paralizzato, mio marito inizia ad urlargli contro ma nemmeno li ascolto... ho cresciuto lui sua sorella come se fossero sangue del mio sangue, non mi merito un trattamento del genere. Quando scendiamo dalla macchina Simon si avvicina a me.

"Papà... Non volevo dirlo, mi è scappato..."

"Papà? Non mi pare che io sia tuo padre." Dico entrando in casa. Lui entra insieme a me e senza dire una parola se ne va in camera sua.

"Lo sai che ti vuole bene, è solo un periodo delicato, sai come sono gli adolescenti" mi dice Louis per poi baciarmi.

"Lo spero, ho sempre fatto tanto per lui. Anche se non è mio, l'ho cresciuto come se lo fosse"

"E lui ti considera suo padre, se no non ti chiamerebbe papà non credi?"

Sospiro e annuisco passando una mano tra i miei capelli ricci.

"Andiamo a dormire sono stanco" affermo.

"Si vado solo a controllare che Stephany stia dormendo ok? Aspettami a letto."

Faccio sì con la testa e vado nella nostra stanza. Mi spoglio e mi metto il pigiama. Dopo qualche minuto la porta si apre e vedo Louis entrare.

"La nostra principessa dorme" dice mettendosi sotto le coperte.

"Perfetto, almeno lei non ci fa disperare come Simon"

Mi metto anche io sotto le coperte e mi lascio abbracciare da mio marito.

"Lo sai che ti amo tantissimo vero?"

"Certo Lou, anche io ti amo, però ora sono stanco buona notte" dico per poi lasciare un bacio sulle sue labbra e subito dopo mi addormento.

Two Family (Larry Stylinson And Ziam Mayne)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora