Two Family (Larry Stylinson And Ziam Mayne)

"Possiamo fare pace?"

Due settimane dopo

Harry's pov.

É da due settimane che non parlo più con Simon, lui si è comportato veramente male nei miei confronti. Pensavo che dopo qualche giorno senza parlargli sarebbe venuto da me a chiarire ma non è stato così.
Sono le 14:00 tra mezz'ora tornanano i ragazzi da scuola e mio marito da lavoro così inizio a preparare il pranzo. Decido di preparare solo per me, Louis e Stephany, voglio vedere se finalmente Simon mi verrà a parlare. Quando sto scolando la pasta sento la porta di casa aprirsi.

"Ciao amore!" Dice Louis.

"Ciao pà!" Mi saluta Stephany.

Io mi giro verso di loro e sorrido.

"È tutto pronto lavatevi le mani e venite a tavola" dico per poi guardare Simon dato che non mi ha salutato. Appena lo guardo lui si gira dall'altra parte e va in bagno a lavarsi le mani. Dopo poco vedo tutti e tre arrivare e sedersi a tavola. Quando Simon vede che non ho apparecchiato per lui mi guarda spaesato. Io non dico nulla e do i piatti agli altri. Louis mi guarda interrogativo ma poi sembra capire dato che non dice niente.
Simon sbuffa, prende una mala e se ne va in camera.
Il pranzo passa in completo silenzio. Appena finisco me ne vado in salotto a guardarmi un film.
Alle 16:00 sia Louis che Stephany escono così rimaniamo in casa solamente io e Simon.
Verso le 17:00 lo sento scendere le scale per poi venire a sedersi vicino a me.

"Papà..." sussurra e io lo guardo.

"Possiamo fare pace? Io non ce la faccio più..."

"È colpa tua se siamo in questa situazione." Dico freddo.

"Mi dispiace per quello che ho detto, credimi. Tu sei mio padre anche se non abbiamo lo stesso sangue..."

"Però a quanto pare avresti preferito avere una mamma. Peccato che la tua vi ha abbandonato e vi ho cresciuti io."

"Lo so... mi dispiace"

"Dici sempre cattiverie sul fatto che io e tuo padre stiamo insieme solo perché siamo due maschi. Io un figlio omofobo non lo voglio."

"Io voglio far pace! Tu no? Mi manchi..." Dice abbracciandomi. Io in un primo momento non ricambio ma poco dopo mi ritrovo a stringerlo tra le mie braccia.

"Certo che voglio far pace ma non voglio più essere insultato da te."

"Non succederà più, te lo prometto."