Mai dire mai...

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Osservo il mio riflesso nella vetrata per la terza volta, alla ricerca di un po' della donna che sono stata fino ad un mese fa, ma sto perdendo pezzi di lei ogni giorno.

Sono sempre stata una donna forte, indipendente, e il mio ruolo da presidente nella società che mi ha lasciato mio padre mi ha sempre conferito un certo potere di cui, a volte, so di aver abusato per piegare gli altri al mio volere. Non ho mai incontrato uomo o donna che non cadesse ai miei piedi, che non subisse il mio fascino. Sono consapevole di essere una bella donna e nel corso degli anni non ho mai ricevuto un no come risposta, né in campo professionale, né in quello sentimentale.

Ma è cambiato tutto quando Jack, il nuovo direttore del personale, è entrato nel mio ufficio.

Quel giorno mi ha degnata a malapena di uno sguardo, cosa che ha fatto anche nei giorni a venire, così mi sono intestardita e ho cercato di farmi notare in ogni modo da lui, ma non è servito a niente.

Ho scoperto in lui un uomo dolce, capace di grandi sorrisi e amante delle piccole cose, ma niente di tutto ciò l'ha vissuto con me, e il mio cuore si è sciolto a poco a poco nel vedere quanto dei veri sentimenti potessero far felice qualcuno.

La sera in cui mi sono presentata a casa sua vestita dei miei abiti più sexy convinta che l'avrei fatto capitolare, mi ha detto che non vede nessun piedistallo sotto ai miei piedi, che fino a quando il mio cuore sarà colmo solo di me stessa non ci sarà modo che lui abbia voglia di conoscermi, e che avrei fatto meglio a diventare una donna migliore se non avessi voluto restare sola.

Per questo motivo stasera, dopo aver grattato via dal mio ego tutto il superfluo, ho indossato un paio di jeans e una maglietta, e sono di nuovo sotto casa sua per dimostrargli che il sentimento che ho iniziato a provare per lui è reale, e non solo un capriccio come mi ha detto qualche giorno fa nel suo ufficio quando ho deciso di confessargli ciò che provo.

Premo il pulsante del citofono con le dita che tremano, poi emetto un gran sospiro prima di sentire la sua voce.

«Chi è?» Il suo tono è tranquillo, spero che sia solo in casa.

Raccolgo tutto il coraggio che possiedo e parlo con un filo di voce. «Sono la nuova Constance, ti andrebbe di conoscerla?»

Non posso vedere il suo viso, e vorrei tanto sapere cosa gli stia passando per la testa in questo lungo momento di silenzio. Non mi è mai successo di dipendere così tanto dalla risposta di qualcuno, eppure adesso lo sto facendo.

«Entra» La sua voce interrompe i miei pensieri, poi il portone si apre con un piccolo scatto. Appoggio una mano sulla superficie d'acciaio ed entro nell'atrio.

Jack mi sta dando una possibilità, e io ho intenzione di sfruttarla. 

Thoughts - Raccolta di One shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora