I primi mesi con la piccola Morgan furono un vero e proprio incubo. Tony li definì addirittura peggiori rispetto a combattere contro Thanos, e questo era tutto dire. Non fu facile per i due neogenitori imparare a prendersi cura di un altro essere umano e abituarsi al nuovo stile di vita che avevano dovuto inevitabilmente adottare. Inoltre, c'erano anche le visite frequenti di amici e parenti, ansiosi di conoscere la nuova arrivata, e la Stark Industries doveva essere mandata avanti. Far combaciare il tutto sembrava un'impresa impossibile. Per questo motivo decisero di fare un calendario e stabilire dei turni per occuparsi di ogni cosa.
Pepper divise metodicamente le varie mansioni in base ai giorni della settimana, facendo in modo che tutto fosse equo. Tony provò a farsi esonerare dal cambiare i pannolini, dato che era una cosa che trovava troppo difficile e che, a detta sua, aveva un olfatto estremamente sensibile, ma Pepper non volle sentire ragioni. Aveva già accettato che Elizabeth non fosse il primo nome di sua figlia, non gli avrebbe di certo concesso anche il privilegio di non cambiare i pannolini.
Fu così che iniziarono ad abituarsi alla vita in tre e al nuovo svolgimento delle loro giornate: mentre Pepper si occupava di dare da mangiare alla bambina, Tony si occupava di questioni relative alla Stark Industries; mentre Tony cambiava il pannolino alla piccola, Pepper preparava da mangiare; se la notte era Pepper ad alzarsi perché Morgan piangeva, a Tony sarebbe toccato preparare la colazione al mattino. Era tutto organizzato a incastro e sembrava funzionare alla grande. Certo, Tony non riusciva a trovare più molto tempo per chiudersi nel suo laboratorio, ma sapeva che si trattava di una cosa momentanea, almeno finché sua figlia non fosse cresciuta un po'.
Nel frattempo, tutti i loro amici e parenti erano andati a trovarli. La famiglia di Pepper aveva portato scorte infinite di pannolini, ciucci e bavaglini, sostenendo che fossero le cose che più servissero quando si aveva un neonato in casa. Tony pensò che non avrebbero più avuto bisogno di andare a comprare dei pannolini fino a che la bambina non avesse iniziato a utilizzare il vasino o che sarebbero addirittura bastati per un eventuale secondo bambino, talmente ne era pieno lo scantinato. Anche la squadra degli Avengers era andata a trovarli e ognuno di loro aveva portato un regalo diverso alla piccola Morgan, che era già amata da tutti. Steve fu il primo ad andare a casa Stark, insieme a Bucky. Era risaputo che nell'ultimo periodo non fosse scorso buon sangue tra i due e Tony ma, dopo la scampata morte nella battaglia contro Thanos, avevano tutti convenuto che non valeva la pena di sprecare tempo prezioso in questioni che ormai appartenevano al passato. Steve aveva regalato alla bambina un peluche di Captain America, intavolando uno dei suoi soliti battibecchi con l'amico.
"Perché dovrebbe voler giocare con un peluche di Captain America se suo padre è Iron Man?" aveva obiettato Tony con ovvietà.
"Perché Captain America è il migliore, che domande!" aveva esclamato Steve. "E poi deve sapere che il suo zio preferito la proteggerà sempre, dato che è sicuramente più affidabile di quello sciagurato del padre."
"Pft, non sarai sicuramente il suo zio preferito se da grande la rimprovererai per ogni parolaccia che dirà" lo rimbeccò Tony, facendogli alzare gli occhi al cielo.
Fortunatamente Bucky mise fine al loro inutile bisticcio dando il suo regalo per la piccola: una copertina di lana rossa con un ricamo del suo nome. Pepper lo avrebbe poi ringraziato infinitamente per quel regalo, dato che sembrava essere l'unica coperta che la piccola non si toglieva di dosso durante la notte.
Poi fu il turno di Bruce e Natasha, che decisero di regalare a Morgan un tappetino interattivo, che avrebbe potuto usare appena fosse cresciuta un po' per imparare i colori e i numeri. Tony li prese un po' in giro sul fatto che avessero fatto il regalo insieme, ammiccando ripetutamente in direzione dell'amico, sotto lo sguardo di rimprovero di Pepper che continuava a tirargli delle gomitate per farlo smettere. Anche Thor andò a trovarli, portando alla bambina un piccolo martello di gomma con cui poter giocare. Pepper si era ormai arresa all'idea che sua figlia sarebbe venuta su come una specie di nerd fanatica di supereroi e che forse avrebbe addirittura voluto seguire le orme del padre. Poi fu il turno di Clint, Peter, Stephen, Scott... Insomma, tutti passarono da casa Stark per fare un saluto e lasciare un pensiero alla piccola Morgan. Persino i Guardiani della Galassia andarono a far loro visita. Purtroppo scelsero il periodo meno adatto: quello in cui la piccola stava iniziando a gattonare. Per Rocket quella visita fu un vero e proprio incubo, dato che Morgan non faceva altro che tirargli la coda, e giurò di non voler avere più a che fare con dei bambini in vita sua. Groot, invece, si divertì un mondo a giocare con lei e sembravano intendersi.

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iron dad [tony stark]
FanfikceDiventare papà cambia la vita di Tony completamente, in un modo che non avrebbe mai pensato possibile. Oppure, un finale felice per uno dei miei personaggi preferiti. © CHEERSE0K, 2018 ultima revisione: 04/2023