Your Mate

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Aprii lentamente gli occhi e la prima cosa che sentii era lo scrosciare dell'acqua. Rimasi per molto tempo immobile, steso a guardare luce del sole filtrare attraverso i rami degli alberi. 

Ero vivo, di questo potevo esserne certo perché sentivo il mio cuore pulsare all'interno della gabbai toracica. Ciò voleva dire che la bestia non mi aveva mangiato, che sia venuto qualcuno a salvarci? O che Ashton si sia ripreso e abbia sconfitto quel lupo gigante? No, era troppo per lui.

<< Ashton! >> urlai, mettendomi seduto e cercando con lo sguardo il mio migliore amico.Lo trovai quasi subito sdraiato sul ramo di un albero. Mi tranquillizzai sapendo che era al sicuro, più o meno, perché il ramo avrebbe potuto spezzarsi e cadere, provocandogli un trauma cranico. 

Riusci ad alzarmi, anche se non appena lo feci, la testa iniziò a girarmi e fui costretto ad appoggiarmi ad un albero. Mi guardai in torno, curioso: di fronte a me c'era un grande fiume con acqua pulita e quasi lucente, grazie alla luce del sole che vi si rifletteva. Tutt'attorno a me c'erano alberi e cespugli, di sottofondo si poteva anche sentire il canto degli uccellini: sembrava tutto così pacifico e quasi paradisiaco. Tranne per Ashton che russava; mi avvicinai maggiormente a lui, notando con mio sollievo che sul braccio dov' era stato morso c'erano solo delle ferite superficiali e totale assenza di sangue.

Ora che avevo appurato che il mio miglior amico fosse intero, dovevo trovare un modo per ritornare a casa, sperando che quell'animale non ricompaia a finire il pasto. 

<< Ashton, svegliati! >> gli urlai nell'orecchio, svegliandolo d'impatto: << mamma? >> chiese, assonnato.

<< no >>

<< babbo natale? >>

<< riprova >>

<< Michael Jackson? >>

<< magari, Ashton sono Michael! >>

<< Jackson >>

<< no, Clifford; ora scendi da lì >> gli dissi, allontanandomi di qualche passo.

<< ma come cazzo ci sono finito qui? >> si chiese, mentre guardava in basso. Non c'era tanta distanza tra il terreno e il ramo, bastava giusto un salto; dove poteva scivolare atterrando e sbattere la testa.

<< e quel lupo gigante? >>

<< ovunque sia, spero che ci rimanga >> affermai, mentre mi riflettevo sulla superficie del fiume. Un piccolo pesciolino saltò fuori da quest'ultimo, finendo sulla terra ferma. Velocemente lo presi in mano e lo ributtai in acqua, sorridendo per la piccola buona azione compiuta, avevo appena salvato una vita!

<< il braccio ti fa tanto male? >> gli chiesi, sentendolo sedersi accanto a me, nel frattempo un leggero venticello aveva iniziato a soffiare.

<< solo un po' >>

<< sarà meglio cercare un modo per tornare a casa >> dissi, alzandomi velocemente, e guardando la moltitudine di alberi che si stagliava alle mie spalle.

<< ci siamo persi >> affermò tranquillo; mentre io, a differenza sua, ero nel panico ma cercavo di non darlo a vedere.

<< camminando dovremmo pur arrivare da qualche parte, no? >> chiesi con un leggere tremolio nella voce. Solo ora mi stava seriamente assalendo il pensiero di non rivedere mai più la mia casa o i miei genitori e di riincontrare quella bestia nel bosco.

<< tentar non nuoce >> disse, alzandosi. Iniziammo subito ad addentrarci nel bosco; man mano che procedevamo gli alberi si facevano più numerosi e coprivano la luce del sole, lasciandoci così in penombra. Ad accompagnare i discorsi di Ashton, che avevano lo scopo di far allontanare la paura generale di quel momento, c'erano i suoni degli animali che avevano ripreso la loro routine quotidiana e il vento, non sentivo neanche più l'acqua, ciò significava che ci eravamo allontanati molto dal fiume.

The Stupid Little Things ~ MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora