BENVENUTO NEL MONDO DEL PASSATO

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P.O.V LUCY

Feci fatica ad aprire gli occhi, mi sentivo ancora un po' scombussolata da tutti gli avvenimenti del giorno prima, o almeno credevo.

In effetti non avevo idea di quanto avessi dormito, l'unica cosa di cui ero certa era che mi trovavo nell'infermeria del castello di Igneel.

Mi girai verso la mia sinistra , e vidi Silvia ancora riposare nel letto affianco al mio. Doveva aver subito molto durante tutto il tempo passato come vittima di E.N.D, ero sfinita io che ci avevo passato meno di un giorno, quindi potevo solo immaginare cosa avesse passato lei.

Per questo la lasciai riposare, alzandomi e andando dritta nel bagno dell'infermeria, avevo intenzione di farmi una bella doccia calda, che però servì solo a mettere più a fuoco gli avvenimenti di qualche tempo prima...

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... tre giorni prima

....<< E sai cos'altro ti dico? Io sarò la tua vittima perfetta, il tuo covo però è il suo piatto preferito, attento a non farti mangiare anche tu.>>....

Quella era stata la frase provocatoria che avevo indirizzato ad E.N.D, solitamente non sarei stata così tranquilla e non me la sarei rischiata,
ma in quel momento mi sentivo al sicuro.

Sapevo che lui stava per arrivare, me lo sentivo. Lo avevo pregato di venire da me, e lui mi aveva sentita.

La mano del demone sulla mia spalla mi fece distogliere l'attenzione dai miei pensieri, stava esercitando una forte pressione su quella presa, mi faceva male.

Lo guardai dritto negli occhi, ma per un attimo, fu come se il tempo attorno a noi si fosse fermato, come il mio cuore, la mia mente non elaborava più alcun pensiero.

Vedevo solo i suoi occhi, erano gli stessi di Natsu: di un nero pece a simboleggiarne l'oscurità, e quegli spiragli di verde smeraldo a simboleggiare la speranza riposta in lui, la speranza che prima o poi sarebbe riuscito a sconfiggere quell'oscurità.

Ma quello che mi aveva sorpreso fino a quel momento non era il fatto che avesse i suoi stessi occhi, dopotutto erano la stessa persona.
No, quello che mi aveva sorpresa era che fino a quel momento avevo visto quegli occhi accettare quell'oscurità infame, desiderarla, nutrirsene, ora invece...

Ora invece era come se stesse inconsciamente chiedendo aiuto, per distruggere una condizione involontaria a cui era stato sottoposto. In quel momento in quegli occhi, non vi vidi oscurità, vidi solo una profonda tristezza.

Una tristezza che vista sullo stesso volto di Natsu, mi spezzava il cuore.

<< Dovresti avere paura di me, e invece cerchi di provocarmi..>> prese un grosso respiro come se quello che stesse per dire pesasse su di lui più di quanto potessi immaginare.

<< ... e ora, per di più, mi osservi con quello sguardo compassionevole, uno sguardo che emana pietà.. non lo sopporto!>> urlò alla fine.

<< Dovrei solo farti paura! Perché tu fai così?!>> continuò mentre io, impassibile, continuavo ad osservarlo sfogare la sua frustrazione.

Stava sul punto di distruggere egli stesso la sua base, così parlai.

<< Non ho paura di chi cerca di abbattere un'oscurità che nemmeno gli appartiene, ancor di più se si tratta di te.>> mi guardò stranito, con gli occhi sgranati.

NALU|| NEVER END TAILDove le storie prendono vita. Scoprilo ora