EPILOGO: LE CODE SENZA FINE Never End Tail

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Io e Natsu aprimmo gli occhi per primi, e subito dopo li sbarrammo avendo capito dove ci trovavamo.

<< Lucy!>> esclamò lui.

<< Lo so Natsu! Lo so! Siamo davanti al Deadly!>> risposi io quasi ridendo, la gioia stava quasi per esplodermi dentro!

Ci abbracciammo come mai, davanti a quelle macerie che erano il perfetto coronamento di una missione che alla fine era durata davvero quasi cento anni!

Era partito tutto da qui, e qui tutto doveva concludersi.

<< Ma.. dove siamo?>> sentimmo dire da Silvia, che insieme ad Apollo e Byron si stava riprendendo.

<< Siamo a casa! Noi siamo fottutamente a casa Byron!>>

<< Lo so fratellone, è tutto un po' distrutto qui fuori, ma da qui si vede il nostro castello!>>

<< Quindi quella è casa vostra?!>> chiese incredula Silvia, sognante.

<< No, adesso è anche casa tua.>> le disse Apollo, facendole aprire un bellissimo sorriso.

Uno dei tanti sorrisi che ci avrebbero accompagnato d'ora in poi.

<< Credo sia ora anche per noi di tornare a casa, Natsu.>> gli dissi, prendendogli la mano.

<< Andiamo allora.>>

Iniziammo ad incamminarci verso il palazzo, e dopo non molto tempo raggiungemmo la porta d'ingresso.

<< Chi bussa?>> domandammo tutti insieme, ritrovandoci tutti a ridere l'attimo dopo.

Così, impaziente, presi io l'iniziativa, bussando.

La cameriera aprì, e appena ci vide tutti, piangendo, gridò correndo verso la sala principale.

Con un gran sorriso entrammo, era ovvio che fossimo i benvenuti.

Arrivammo velocemente anche noi nella sala del re e della regina, e prima di entrare sentimmo delle voci.

<< Non ho capito! Chi è che è arrivato? Se la smette di piangere a dirotto forse riusciamo a capirla!>> riconobbi subito la voce di Levy, che si rivolgeva pacatamente alla cameriera.

Natsu con un calcio aprì la porta.

<< E chi se non noi?! Stupidi baka!>> fece la sua classica entrata sfoggiando il suo migliori sorriso.

Levy si tappò la bocca sbalordita, non riuscendo a trattenere le lacrime.

E così tutti gli altri.

Erano tutti lì. Erano tutti lì ad aspettarci.

Makarov, Erza, Gerard, Levy, Gajeel, Gray, Juvia, Happy, Wendy, Charle, tutti, proprio tutti!

Corsi verso di loro, abbracciandoli uno ad uno, la commozione di tutti stava riempiendo la sala di urla di gioia, di bentornati, di abbracci calorosi, di tutti i sentimenti che ci accomunavano, che rappresentavano la grande famiglia che eravamo.

Tutti mi raccontarono delle cose che erano cambiate di in gilda: Gerard che si era unito a noi, di Erza e Gerard, di Gajell e Levy, di Gray e Juvia, e..

<< Tu e Natsu state insieme?!>> urlò così forte da far girare tutti Levy.

<< Una rivale in amore in meno!>> esclamò Juvia.

Io ero ormai paragonabile al rosso di un peperone.

<< Si..>> risposi in soggezione.

<< Oi oi! Non mettete in imbarazzo la mia Lu, capito?>> si avvicinò subito Natsu, prendendomi da un fianco e stringendomi a lui.

E io sorrisi, in pace.

Finalmente in pace.

Iniziarono i festeggiamenti, dopo i quali decidemmo di far entrare Apollo, Silvia e Byron all'interno della nostra famiglia.

Il re e la regina erano stati molto felici di riaverli tra loro, e ci avevano detti commossi che avevamo fatto molto di più oltre a portare a termine la missione, gli avevamo restituito i loro figli.

E questa per loro, era stata la cosa più importante.

Così, quando venne la sera, li salutammo, mettendoci in cammino verso Magnolia.

Ero in compagnia della famiglia più fantastica che potessi mai chiedere.
Riguardando indietro a tutti i momenti passati insieme, mi si stringeva il cuore dalla felicità.
Non sempre capita di trovare il proprio posto nel mondo, ma io l'avevo trovato.
Non sempre capita di trovare amici veramente fedeli, ma io li avevo trovati.
Non sempre capita, nonostante tutti i mali, di trovare persone così meravigliose, che erano riuscite a rimanere se stesse, a rimanere pure, e con un cuore sempre aperto agli altri, ma io le avevo trovate.
Non sempre capita di trovare una famiglia così eccezionale e disposta a tutto per ogni singolo membro, ma io l'avevo trovata.
Non sempre capita di vivere in un mondo così ingiusto, e riuscire comunque a riportare giustizia dove giustizia serve.
Non sempre capita di riuscire a cambiare il mondo, ma loro avevano cambiato il mio sin dal primo momento in cui li ho incontrati.
Non sempre siamo così fortunati da avere tutto quello che io adesso ho, ma bisogna sempre continuare a cercare, dobbiamo sempre cercare di migliorare il nostro piccolo mondo, dobbiamo sempre rimanere noi stessi nonostante tutte le cattiverie e ingiustizie.
Non è sempre facile, ma è così che si trova la felicità, non avere niente, è il primo passo per arrivare ad avere tutto.

La fate salutavano così quel paese, tornando a casa alla ricerca di altre mille avventure, delle avventure che non sarebbero mai finite.

Finché ci sarà qualcuno che ancora crederà a quelle fate dalla coda senza fine, ai loro ideali, quella magica avventura continuerà a non avere tempo, continuerà a non conoscere mai una fine.

Ognuno di noi compone e rappresenta quella coda senza fine, continuate a crederci, e questa storia non avrà mai una fine.

Per questo la conclusione di questa storia, non sarà altro che un nuovo...

                       

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