°Blog° [Epilogue]

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"Accidenti! Sono in ritardo! Non posso prendermi certe comodità, finiranno per licenziarmi!"

Sì, sono io, Midoriya Izuku.
Sono passati anni da quando conobbi Todoroki, beh del resto ora sono un venticinquenne.

Sono successe molte cose in questi ann-

Bzzzz Bzzzz

<<Pronto?>>

<<COGLIONE DOVE SEI?! FINIRÀ CHE A CAUSA TUA SARÒ IN RITARDO!>>

<<Non urlare, sto arrivando!>>

Stacco la chiamata, rendendomi conto che sono ancora a casa...

Raggiungo Kacchan alla stazione, ritrovandomi un cane rabbioso pronto ad azzannarmi.

<<ERI ANCORA SEDUTO SUL GABINETTO QUANDO TI HO CHIAMATO?!>>

<<Ma ti pare!>>

Entrambi prendiamo il treno che ci avrebbe portati in centro, luogo dove si trova l'ufficio in cui lavoro e la scuola in cui lavora Bakugou come insegnante.

Temo della salute mentale di quei ragazzi...

Tuttavia ho sentito dire da alcuni studenti, quando passai dinanzi la scuola all'uscita, che quella testa calda non se la cava affatto male, anzi, sembra essere piuttosto disponibile.

Devo essere io il problema forse...

Mentre aspetto che arrivi la nostra fermata mi perdo nei miei pensieri, tanto che Kacchan è costretto a spintonarmi leggermente.

<<Ci sei?>>

<<Scusami, non ci ho fatto caso. Mi hai detto qualcosa?>>

Per un istante mi sembra quasi di vedere il biondo deglutire mordendosi il labbro.

<<È ancora per...il bastardo a metà?>>

<<Non preoccuparti, era ovvio che vista la strada che gli si è parata dinanzi...non avrebbe avuto più tempo per me.>>

<<Perchè sei così sicuro di questo?>>

<<Non lo so...so solo che è così.>>

L'altoparlante annuncia la fermata che corrisponde alla nostra destinazione, così, in compagnia di Katsuki, scendo dal treno.

<<Deku, vado di corsa, tieni questo, controllalo solo quando sarai tornato a casa.>>

<<Cos->>

Non riesco a terminare la frase che Bakugou si allontana a passo veloce.

Leggo quello che c'è scritto nel biglietto, ma non capisco davvero cosa possa essere, apparentemente sembra essere un sito web.

Poggio il pezzo di carta in tasca, avviandomi in ufficio.

*

Per tutto il tempo non ho fatto che pensare a ciò che mi ha detto Kacchan.
La confusione che risiede nella mia testa mi ha fatto avere un mal di testa allucinante.

Sono ormai quattro anni che non ho notizie di Todoroki, inutile dire che sia a dir poco preoccupato e dell'idea che ormai mi abbia cancellato dalla propria vita da tempo.

L'ho chiamato non so quante volte, ho sempre sbirciato sul suo profilo nel caso avesse pubblicato qualcosa di nuovo, ma nulla.
Non mi importava che magari non mi considerasse più, ma mi importava sapere che stesse bene.
Cercai anche sui profili di alcuni suoi following, sperando che qualcuno avesse postato qualche foto con lui, ma zero, non poteva essere altrimenti dopotutto.
Instagram è un posto così vuoto senza di lui, anzi...potrei dire che Instagram per me abbia perso ogni valore senza Todoroki.

Era quando entrambi avevamo ventuno anni che Shouto mi disse che gli era stata data un'ottima opportunità di lavoro come maestro di piano all'estero, perchè sì, Todoroki è davvero in gamba al pianoforte, ed io rimasi a dir poco sorpreso quando lo scoprii.

Era alquanto ansioso, ma io lo rassicurai dicendogli che sarebbe andato tutto bene.

Ci salutammo definitivamente all'aeroporto...per l'ultima volta.

<<Mi raccomando, appena arrivi dammi tue notizie, è chiaro?>>

<<Sta' tranquillo, andrà tutto bene!>>

Il ragazzo mi sorrise con fierezza, pronto a dar sfogo a tutte le sue capacità, che mi promise di farmi vedere quando ci saremmo rivisti.

Non ebbi alcun messaggio o telefonata per giorni, così cominciai a preoccuparmi.
Cercai su internet possibili notizie riguardo incidenti aerei o altro, ma per fortuna non era riportato nulla del genere su alcuna testata giornalistica.

Finalmente...dopo una settimana ebbi un suo messaggio, dove mi diceva che si sentiva piuttosto a suo agio, ma non troppo in quel luogo.
Si scusò per avermi fatto preoccupare, per poi raccontarmi del viaggio e dei numerosi impegni che lo hanno tenuto impegnato per giorni.
Quando ebbe un po' di tempo libero durante quel lasso di tempo notò poi di avere il cellulare scarico.

<<Allora ci sentiamo?>>

<<A presto, Izuku.>>

Il rosso staccò la chiamata di corsa, ma almeno avevo la certezza che stesse bene.

Quella fu l'ultima volta che sentii la sua voce.

La sera cala piuttosto in fretta, e con ansia, una volta tornato a casa, decido di controllare per bene quanto scritto sul foglietto datomi da Kacchan.

Accendo il computer, digitando con le dita tremolanti quello che mi sembra essere il titolo di un sito web.

Dopo un po' mi si apre una pagina mai vista prima.

Scorro nella home, notando un collegamento ipertestuale che mi porta in un'altra sezione della pagina.

Senza dubbi posso dire che sia un blog.

Inizio così a leggere.

Hey, tu che stai leggendo devi essere Midoriya Izuku, dico bene?
Se è così devi aver avuto un biglietto da Katsuki Bakugou, sono stato io a darglielo, quindi non possono esserci stati equivoci.

Se è così, controlla un angolino in fondo a sinistra del pezzetto di carta ricevuto.

Faccio come indicatomi, notando in piccolo una serie di lettere e numeri.

Lo hai fatto? Bene. Inserisci questo codice nella barra che segue.

Bene, se stai leggendo questo, significa che sei arrivato nella zona riservata solo e soltanto a te, Midoriya Izuku.

So che in questo momento stai sperando che io sia Shouto, ma no...non sono lui. Sono suo fratello maggiore, Touya.
Penso che Shouto non ti abbia mai parlato di me, non sai quanto mi dispiaccia, prima di tutto per lui, perchè ha avuto le sue ragioni.
Fui io ad insegnargli a suonare il piano da piccolo, però fui costretto ad abbandonarlo subito per motivi lavorativi.

Perdonami, Shouto.

Izuku, grazie per essergli stato vicino.

Non voglio annoiarti ulteriormente con queste mie chiacchiere, preferisco che tu legga ciò che ha da dirti mio fratello.



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