Lui era così, un sorriso, uno sguardo, una linguaccia, tanto tempo a guardarsi e poco a parlare. Ma chi decide quanto si può stare in silenzio, se poi il silenzio ti da le risposte ad ogni cosa? Perché cercare qualcosa oltre quel sorriso, quando tutto inizia e finisce lì? Quanto valore ha uno sguardo desiderato?
Lui era lì, al suo fianco, non la stava guardando ma sapeva cosa stava facendo. Come possono due anime cercarsi così tanto e non trovarsi? Eppure loro ci riuscivano da tanto ormai. Questa è la mia storia.Mi chiamo Francesca, ho 20 anni, sono una studentessa di beni culturali, vivo a Caserta, ma al momento sono di ritorno da tre mesi passati in erasmus in Spagna. Ho sempre desiderato visitare la Spagna, ed infatti è stata un'esperienza indimenticabile, ma non nego che mi è mancata la mia realtà. Sono stata in erasmus a Valencia, una bellissima città che mi ha lasciato tanto!
Sono qui sull'aereo a tirare le somme di un'estate che è iniziata nel migliore dei modi, guardo il panorama e penso a quanto tutto questo mi ha segnato profondamente.Sono felice di essere riuscita a staccare un po' la spina da tutto, di essere partita da sola per un'avventura, e sottolineo da sola, perché infondo tutti noi abbiamo bisogno di viverci un po' più a fondo, non avendo paura di far vacillare le nostre certezze, perché se sono tali resistono.
Di ritorno da questo viaggio, seppur breve, mi sento pronta a tornare alla normalità, a riprendere in mano le mie responsabilità, la mia vita, ma con uno spirito diverso. Quando ho deciso di partire per questa esperienza era soprattutto per mettermi alla prova, non è stato facile affrontare tutto da sola, ma non ho impiegato tanto prima di conoscere delle persone stupende con cui ho condiviso questi mesi.
Ho avvisato mio padre appena sono arrivata in aeroporto, e mi ha detto che era già lì pronto ad abbracciarmi. Si, forse lui è la persona che mi è mancata di più, anche se ci siamo videochiamati ogni giorno!Quando si sono aperte le porte in realtà c'erano più persone di quante me ne aspettavo, ho sorriso di tutta risposta.
Alessia è corsa tra le mie braccia, è la mia migliore amica.
"Mi sei mancata tantissimo zucc" mi ha sussurrato, sono anni che mi chiama così.
Le parole non mi uscivano in quel momento, l'ho stretta forte tra le mie braccia. Io sono figlia unica, ma lei è da tanto ormai che occupa quel posto che prima era sempre stato vuoto. Ale ha il mio stesso colore di capelli, sono ad entrambe lunghi e castani, solo che i suoi sono più mossi e folti. Siamo entrambe non molto alte, ma io sono di poco più alta di lei. Lei è più introversa rispetto a me, abbiamo due caratteri diversi, che si bilanciano alla perfezione.
Dietro di lei ho intravisto mio padre, mia madre, mia cugina con il fidanzato e Stefano.
Io Ale e Stefano studiamo danza insieme, è una grande passione.
Saluto tutti con un forte abbraccio, vorrei dirgli mille cose, ma mi esce solo un "mi siete mancati".
Manca qualcuno all'appello, ma mi rendo conto che è venerdì e che la maggior parte dei miei amici è a lavoro. Sì, non sono solo amici, ma anche colleghi, lavoro in un pub a caserta, ed è per me come una seconda casa.
Prima di salire in macchina scambio due chiacchiere veloci con mia cugina Carlotta e Marco, il fidanzato, tanto li avrei rivisti presto sicuramente!
"Mi hai portato un regalo vero?" mi chiede Ale appena entriamo in macchina.
"Ma non mi vedi da tre mesi e la prima cosa che mi chiedi è se ti ho portato un regalo?" le dico ridendo.
"Sono quelle le cose che contano" mi risponde Stefano sorridendo ad Ale.
Si sono sempre spalleggiati tra loro, siamo migliori amici da tanto ormai, non c'è stato un momento della mia vita in cui mi abbiano lasciato per un secondo da sola, anche distanti chilometri siamo sempre stati vicini.
"Andiamo a cenare al pub vero?" chiedo rivolgendomi a tutti.
"Non potete snobbarmi" dico guardando con occhi dolci i miei migliori amici.
"Abbiamo lasciato questa serata libera da due mesi più o meno" mi risponde Ale compiacendosi.
Torno a casa, indosso un vestitino estivo e raggiungo gli altri in cucina, saluto i miei e prendo le chiavi della macchina.
"Sei emozionata?" mi chiede Stefano.
"Abbastanza.." gli rispondo con le mani che tremano leggermente sul volante.
Per quanto tempo possa aver passato lontano, mettermi in quella macchina, andare lì e sapere di incontrarlo mi fa sempre lo stesso effetto. Oggi 13 Luglio do ufficialmente inizio ad una nuova pagina della mia vita.
Ciao a tutti! Ecco il primo capitolo della storia! Sto scrivendo questa nuova storia seguendo tutti i consigli che mi avete dato anche per l'altra, anche se quella l'ho scritta molti anni fa. Vi avviso che gli altri saranno molto più lunghi, spero la storia vi stia iniziando ad incuriosire. Fatemi sapere cosa ne pensate! ❤️
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Uno sguardo al domani
Teen FictionOgnuno di noi in un momento delle sua vita ha sperato di allontanarsi da tutto, di abbandonare casa, famiglia e andare via, magari sulla luna, isolato dal mondo. Da piccola sognavo di volare sulle stelle, vedere il mondo dall'alto, poter essere al d...