18 - STEVEN

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Steve pov

75 anni dopo

Mi guardo le mani nervoso aspettando che Emily arrivi

Molta gente nel ristorante mi osserva, vedo qualcuno fare delle foto di nascosto, ma non ci do peso
In questo momento ho solo una cosa in mente, fare bella figura con Emily

Natasha ci ha messi in contatto qualche settimana fa, ma non ci siamo mai visti di persona, solamente scritti
E oggi è il gran giorno

Ogni volta che sento la porta aprirsi spero che sia lei

L'ormai familiare campanello suona, ma quando mi giro a guardare è un signore anziano con suo nipote

Il viso di quell'uomo mi ricorda quello di un grandissimo colonnello con cui ho avuto l'onore di lavorare insieme

Se fosse ancora vivo dovrebbe avere circa 130 anni o giù di lì, a meno che non sia rimasto congelato anche lui in un blocco di giaccio

Pensare a lui mi fa tornare in mente altre cose, altri ricordi che mi fanno venire male alla testa

Mi rigiro tra le dita la collana di Elizabeth e penso a quanto sono stato stupido a non dirle nulla prima della partenza
Non l'ho abbracciata, non l'ho quasi nemmeno guardata

Pensavo che sarei stato io quello a non arrivare ai 21 anni, invece...

La porta del bar si apre di nuovo, e stavolta penso sia lei

Almeno, la descrizione corrisponde a quella che Natasha mi ha fatto di lei

I capelli mori scuri e mossi, gli occhi tra il verde e il blu mare, le labbra rosse e carnose e un'andatura decisa
Tiene il mento leggermente alzato, ma non come gesto di sfida, solo perché sa che può permetterselo
È vestita normalmente, ma qualcosa in lei le dona eleganza

Guardandola meglio mi sembra che abbia un'aria familiare, e poi lo capisco

Peggy

Le somiglia più di quanto non avrei mai immaginato

Metto la collana in tasca e le sorrido alzandomi quando arriva

Lei sembra sorpresa di questo, ma sorride e si siede davanti a me

-Spero di non essere troppo in ritardo, avevo una lezione e non sono riuscita a liberarmi prima-

-Cosa studi?-

Ovviamente Nat me lo ha già detto, ma voglio fare buona impressione su di lei e farla parlare

-Medicina, mi mancano due anni, poi vorrei specializzarmi in neurochirurgia-

Le brillano gli occhi quando parla, e non riesco a fare a meno di paragonarla a Peggy, anche lei era così convinta di quello che voleva fare...

-Tu sei supereroe a tempo pieno?-

Sorride appena e le si illumina il viso

-È piuttosto impegnativa come occupazione, e poi la parte libera del mio tempo la passo con Ton... Stark, non mi sono ancora abitiato completamente al mondo nuovo-

-Troppo caotico?-

-Troppo tutto, negli anni 40 era molto più facile, tranne per la guerra, ma a quanto pare anche voi siete impegnati-

-Non ci facciamo mancare nulla-

Ho notato che quando ho nominato Tony ha storto la bocca

-Non nutri simpatie per Stark?-

-Penso che sia un opportunista, donnaiolo, egocentrico pallone gonfiato, e che ha fatto più male di quanto non se ne sia mai reso conto-

Devo ammettere che non avevo mai sentito in una volta sola tanti appellativi negativi per lui

-Meglio che non lo venga a sapere allora-

-Oh no, puoi dirglielo anche, se vuole possiamo parlarne-  prende il menu e inizia a scorrere la lista -Ordiniamo?- mi guarda

-Ordiniamo-

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