Chapter 7

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La loro relazione non era ancora ufficiale, ma si percepiva fosse così. Era semplicemente normale, e portó Jungkook a pensare che in realtà loro si erano sempre comportati in quel modo, ma a nessuno dei due importava più di tanto di ammetterlo prima di allora.
Non avere limiti o barriere era bello, perché non c'era ansia o preoccupazione, erano semplicemente loro stessi e questo era abbastanza.
"Amo le tue mani" scrisse taehyung una sera mostrandolo a Jungkook mentre giocherellava con le sue dita affusolate.
Jungkook sorrise ampiamente e posò un dolce bacio sulla tempia taehyung, cosa che gli fece sbarrare gli occhi.

Quando taehyung si sdraiò sulle gambe di Jungkook, e le sue mani accarezzavano i biondi capelli dell'altro, la sua mente iniziò ad andare alla deriva. Era stato molto impegnato con la ricerca di alcune delle migliori università a cui gli sarebbe piaciuto andare, nell'atto di convincere anche sua madre e che effettivamente stava pensando al suo futuro.
Ma quelle università erano davvero lontane, e Tae sarebbe stato davvero troppo distante da lui; il solo pensarci gli provocó venire una morsa al cuore. Nonostante avesse fatto domanda per qualcuna, si aspettava semplicemente di non essere accettato.

Taehyung alzó la sua mano, accarezzando gentilmente il viso di jungkook, sollevandolo dai suoi pensieri.

Taehyung quindi alzò un sopracciglio guardandolo, segno che Jungkook aveva imparato stesse a significare: " a cosa stai pensando?" O " cosa succede?".
Ma quest'ultimo semplicemente sospirò scuotendo la testa e sorridendo ampiamente al ragazzo che era sdraiato sulle sue cosce.

Jungkook adesso conosceva Tae da più di due mesi, ma sembrava fosse passata un'eternità; come se taehyung fosse sempre stato con lui nonostante tecnicamente non vi era mai stato; ma lo sentiva più vicino di chiunque altro.
"Niente Tae, stavo solo pensando a cose varie"
Disse Jungkook e taehyung credette fosse meglio non forzarlo.

Dopo aver lasciato casa di Tae il mattino dopo, Jungkook si era precipitato all'ufficio postale e ora teneva in mano una lettera proveniente da uno dei college più prestigiosi a cui aveva fatto domanda, il suo battito era estremamente accelerato quando finalmente decise di aprire la busta. Era uno dei college migliori e in segreto sperava davvero di essere passato, nonostante sapesse che taehyung sarebbe stato molto lontano e che gli sarebbe mancato come l'aria, lo voleva per sua madre, e magari anche un po' per se stesso, il suo futuro.

A quel punto tornó a casa, non aveva passato molto tempo a casa in quegli ultimi giorni, la maggior parte del tempo libero la passava con taehyung.
La madre era in cucina quando Jungkook entrò dalla porta.
"Jungkook-ah sei tu?"
chiese e la sua voce familiare fece sorridere il ragazzo.

Senza rispondere, si diresse in cucina strambando un bacio sulla guancia della madre per ringraziarla.
"Sembra quasi di vederti per la prima volta dopo un tempo infinito tesoro..." ridacchió facendo prendere a Jungkook un sospiro di sollievo. Era così felice che sua madre non fosse arrabbiata e non avesse preso ad urlargli contro. Era piuttosto contenta ultimamente e, questo lo rese felice.

Quando si sedettero entrambi al loro piccolo tavolo, la madre riuscì ad esprimere quello che da tempo avrebbe voluto dirgli.
"Stai bene Jungkook?" Chiese preoccupata, osservando con circospezione il figlio.
Jungkook sospirò cercando di distogliere lo sguardo.
"C'è un ragazzo.... e questo, uh, questo ragazzo mi piace molto" iniziò, tentando di trattenere le lacrime, che però scendevano capiosamente dai suoi occhi; era la prima volta che parlava a sua madre del suo orientamento sessuale.
Quando finalmente ebbe preso il coraggio per guardarla negli occhi, lei stava semplicemente sorseggiando il suo caffè normalmente; pose la tazza e sorrise.
" è fantastico, qual'è il suo nome?"
Jungkook rimase attonito dalla risposta della madre, pensava che se la sarebbe presa o almeno che sarebbe stata confusa o arrabbiata, quando in realtà si era limitata a sorridere e a congiungere le loro mani dall'altra parte del tavolo.
"Jungkook, so che posso essere pesante per te, ma è solo perché ci tengo. E nonostante io gridi e me la prenda, questo non significa che io non ti ami indipendentemente da queste circostanze" sorrise concludendo la frase.
Il cuore di Jungkook ad ogni parola si era sentito sempre meno carico e sempre più leggero. Alla fine, non disse niente, asciugó le sue lacrime e rise sollevato: " tutto quello che dobbiamo fare ora è trovare un modo per spiegare alla nonna tutte queste cose "gay", perché io non penso ne conosca neanche l'esistenza!" Aggiunse sua madre ridendo e, quel suono lo rese davvero davvero felice.

*spazio autrice*
Semplicemente adoro ceh... non ci sono parole per descrivere quanto ami questa storia. namjoon1994

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