••°Settimo Capitolo°••

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Era ora di rientare in classe per fare l'ultima ora di lezione, così salutai Echo e andai verso il mio armadietto per prendere i libri che mi servivano. Mentre raggiungevo la classe, mi sentivo osservata. Mi girai diverse volte per vedere ma niente. Secondo me stavo diventando paranoica...ed era proprio quello che volevo evitare. Così andai in classe e chiusi la porta, pronta ad affrontare l'ultima lezione. Sentì una vibrazione nella tasca..il mio cellulare. Lo presi, per controllare chi era..quando un messaggio anonimo si aprì.  C'era scritto:

Penso che questo, potrebbe diventare un anno movimentato. Cerca le amiche giuste..potrebbero essere le ultime.  -S.

Passai tutta l'ora a pensare e ripensare a tutto quello che stava succendendo nell'utlimo periodo..era strano. Stava succedendo qualcosa..ora ne ero certa. Dovevo trovare quella ragazza..quella che avevo incontrato in bagno, per cercare di mettere fine a tutta questa storia. 

Dopo un'ora, che sembrava non volesse finire più, la campanella suonó. Rimisi tutti i libri nello zaino e uscì di corsa. Magari se mi sarei sbrigata sarei riuscita a trovare quella ragazza...

Mi feci spazio tra la gente e mi voltai ogni tanto sperando di incontrare qualche viso familiare, ma niente. Volevo trovarla..tra tutte le cose che erano successe in due giorni non ci capivo più niente. Perché cercavano a me? Mi ero sempre comportata bene..attenta alle regole e soprattutto studiosa..cosa avevo fatto per far capitare queste cose?

Da lontano sentii pronunciare il mio nome. Mi girai di scatto. Era Echo.

"Ehi, America..stai bene? Avevi un'aria disperata in mezzo a tutta quella gente."

Sorrisi. "Si, tranquillo..sono solo stanca di tutte queste lezioni."

"Tranquilla, non sei l'unica" Sorrise anche lei, la stavo per salutare quando.."Oggi pomeriggio andiamo a prendere un caffè?"

"Vedo se ce la faccio, ma non credo. Ho danza e devo studiare...ora vado, ci sentiamo."E con un abbraccio la lasciai lì.
Stavo dando ancora un'occhiata in giro..quando una mano mi toccò la spalla. Con aria sorpresa, mi girai. Era Justin..

"Oceano, vuoi un passaggio?"

"Oh, no tranquillo..preferisco andare a piedi."

"Come vuoi..ci vediamo a casa."

La scuola era ormai deserta quando realizai che non avevo trovato quella ragazza. Strano, perchè mi era parso di vedere qualcosa che mi ricordava lei..ma ero stata distratta così tante volte...

Aprì la porta di casa ed entrai. Finalmente ero lontana dalla scuola. Mi buttai in camera mia per ripensare a quella ragazza. Non riuscivo a pensare ad altro..era tutto così strano...

Appena finito di mangiare, preparai lo zaino della danza e corsi fuori dalla porta di casa. Non volevo essere in ritardo e volevo assolutamente evitare le grida della mia insegnate di danza.
Ci vollero 10 minuti per arrivare, salutai a tutti e andai a cambiarmi negli spogliatoi. Mi legai velocemente i capelli ed entrai in sala. Le lezioni diventavano sempre più pesanti, soprattutto ora che c'erano da preparare gli esercizi per gli esami. Quest'anno ci avrei messo tutto l'impegno possibile e incominciai a rivedere le mie prioritá. La scuola andava sempre al primo posto ma subito dopo c'era la danza. Era veramente faticoso seguire il passo con la scuola e ricordare tutti i passi di danza, tanto che, certe volte, mi ritrovavo a studiare fino a tardi. Ma erano cose che si dovevano superare..in fondo era questa la vita che avevo scelto.

Ma c'era una piccola cosa che mi impediva di concentrarmi. La porta della sala era quasi tutta chiusa..c'era solo una piccola fessura che impediva di vedere l'esterno. Stavo facendo alcuni esercizi quando guardai la porta..e notai qualcosa. Ero sicurissima di aver visto una persona lì dietro. Ci avrei scommesso..

"America, dove hai la testa? Devi fare un'assamblè e un glissade. Sembra che non ne hai mai fatti in vita tua!"
Annuii. Aveva ragione. Scacciai dalla mente tutti i miei pensieri  e mi concentrai solo sulla danza.

Furono le due ore più lunghe della mia vita..ma ne valeva la pena. Erano le 17:30 quando rimisi tutte le cose nel mio zaino e ritornai a casa.
Ora..dovevo fare i compiti. Con mia grande sorpresa non erano tanti e in due ore finii quasi tutto. Stavo facendo l'ultima materia quando mi arrivò un messaggio. Era da perte di Echo:

Oceano, hai bisogno di uscire. Non puoi stare tutto il giorno impegnata tra scuola e danza! Ci vediamo alle 20:00 al solito posto. -E.

In effetti aveva ragione. Mi serviva staccare un pó  la spina, e poi con tutto quello che era successo..
Posai tutti i libri nello zaino e mi preparai per fare una doccia, ci voleva.

Alle 20:00 ero già vestita e pronta. Presi la mia borsa e mi avviai. Avevo tanti pensieri nella testa..ma avevo bisogno veramebte di uscire e di stare con la mia amica.

Arivvata al solito bar salutai Echo e mi sedetti. Ordinammo un caffè e stavo incominciando a parlare quando il mio cellulare e il suo squilló contemporaneamente. C'era scritto:

Vi tengo d'occhio. -S.

Non ci volle tanto a capire che anche a lei era arrivato lo stesso messaggio, così le raccontai tutto. Dalla lettera all'ultimo messaggio ricevuto. Echo non sapeva cosa dire quando tutto ad un tratto si mosse qualcosa da dietro un cespuglio. Era nera..era una persona. Tutto quello non era più gioco..e fino a quando non avrebbero scoperto la verità..non avrebbero potuto respirare.

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