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Erano esattamente le 4:35 ,quando per la prima volta i due ragazzi si trovarono faccia a faccia sulla  terrazza.

La luce del sole iniziava a farsi breccia tra le tenebre notturne e i verdi occhi di Michael apparivano cristallini e puri, ad Alice.

I due rimasero a guardarsi per un po, sapevano già com'erano caratterialmente, ma esteriormente si trovavano difronte a degli sconosciuti.

-io- dissero all'unisono i due ragazzi, che contemporaneamente scoppiarono a ridere

-parla prima tu- conferì Michael

-io,voglio solo capire se sei reale- disse in un sussurro Alice, prima di fiondarsi tra le braccia del ragazzo.

Michael restò immobile, travolto dall'affetto della ragazza, per un attimo non ricambiò l'abbraccio, poi però, scoprì che il calore del corpo di Alice era piacevole, e non finto, così la strinse a se.

I due ragazzi rimasero abbracciati a lungo, guardando l'alba, non proferirono neanche una parola, anche se si erano promessi che avrebbero parlato, pensandoci il loro gesto fu più che naturale, potevano scriversi in qualsiasi momento, ma non avrebbero potuto vedersi spesso.

Quando quasi un'ora dopo l'infermiera li trovò abbracciati, fermi, come se per loro il tempo fosse fermo.
Non li richiamò, semplicemente gli disse che avrebbe fatto di tutto per farli rincontrare.

A malincuore, i due ragazzi si guardarono negli occhi, prima di separarsi per tornere ognuno nella propria camera.

Psychiatry // Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora