L'incostanza della verità

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26 novembre 2018

Quando ti guardo
è come se non ci fosse mai stato nulla:
la triade dell'ombra,
Paura
Rabbia
Dolore,
evapora
e sembra di rivivere quello sconosciuto giorno di maggio.

Ma il tempo passa,
le ore,
i minuti,
i secondi,
trasportano altrove il nostro essere,
lo plasmano

Degradano ciò a cui tentiamo di aggrapparci,

E sai,
il mio viso ha perso la leggerezza da sedicenne;
il mio corpo è meno esile,
la mia voce
meno debole

Tutte le certezze se ne sono andate privandomi di epitelio
ed ora,
che ogni cosa è in grado di pungere la mia carne,
di una cosa sono felice:
Ciò che ho perso ha tolto quel peso
che premeva sulle mie costole.
Ho messo radici
al suolo della consapevolezza
di ogni vacua certezza

Nel mentre
Non ci sei stato.

Tre anni di dissoluzioni e intermittenze

Ma non ho mai capito
se fossi rondine,
portatrice di speranza,
o condor
in attesa dell'ennesima carcassa.

Quando ti guardo
è come se non ci fosse mai stato nulla.

[In foto: La persistenza della memoria, Salvador Dalì]

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