Cap 3

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Kate little vampire

CAP 3
Kate si svegliò la mattina dopo sul lettone di Alexandra e aveva il pannolino bagnato fradicio, in quel momento entrò nella camera zio Edward:
“buon giorno principessa!” disse lui con un sorriso poggiando sul letto un pannolino nuovo, poi prese il termometro dal comodino e iniziò ad aprire i bottoni sull’inguine del pigiamino della piccola e iniziò a strappare i nastri adesivi del pannolino aprendolo e iniziando a pulirla con le salviettine, mentre le faceva le smorfie facendola ridere. Poi la prese per le caviglie e la sollevò per toglierle il pannolino bagnato da sotto il culetto e prese il termometro e dopo averlo acceso lo infilò delicatamente nel sederino della bambina che piagnucolò un pochino agitandosi perché era molto fastidioso
“ecco! Abbiamo fatto” disse lo zio rimuovendo il termometro è leggendo “36.2 la febbre se ne è andata” disse facendole il solletico nel pancino facendola ridere e agitare prima di prendere un pannolino pulito e, dopo averla presa di nuovo per le caviglie la sollevò mettendole il pannolino pulito sotto il sedere spalmandole un po’ di cremina sulle parti intime e sul culetto, facendola arrossire chiudendole poi il pannolino sull’inguine e sigillandolo con i nastri adesivi prima di prendere la bambina in braccio e andare in sala da pranzo per fare colazione.
Ad aspettare c’erano zia Mina ed Alexandra sedute a tavola l’un a vicino all’altra.
“buon giorno paperetta!” la accolse con un sorriso zia Mina dandole un bacio sulla guancia “ti senti meglio oggi?”
“si!” rispose con un gran sorriso mentre lo zio si sedeva a tavola mettendosi la bambina sulle ginocchia e legandole un bavaglino al collo
“Immagino tu sia affamata” disse la zia alla bambina mentre la signorina Rita le serviva due pancakes, su cui versò un po’ di sciroppo d’acero su un piatto insieme a una tazza sippy rosa piena di latte fresco e poggiandolo sul tavolo una forchetta di plastica.
“aspetta prima di iniziare a mangiare” disse zia Mina con in mano un cucchiaino riempito da una sacca per trasfusioni “aprì la bocca! Brava!”
La bambina fece una espressione disgustata, non era come se lo immaginava.
“oh! lo so che fa un po’ schifo, però ti fa bene” disse la zia ripulendolo la bocca con un fazzoletto di carta prima di chiederle “vuoi mangiare da sola o vuoi che zia o zio ti imbocchi?”
“voglio essere imboccata da zio!” disse la bambina sorridendo
“ok!” disse zio Edward prendendo la forchetta e tagliando i pancakes dopo di che ne prese un pezzo con la forchetta e lo avvicinò alla bocca della bambina che lo addentò
“è buono vero?” disse bevendo un sorso di caffè dalla sua tazza prima di prendere un altro pezzo di pancake. Quando la bambina finì i suoi pancake lo zio gli avvicinò la tazza sippy in modo che potesse prenderla e bere il suo latte, poi Alexandra dopo averle slegato dal collo il bavaglino che aveva usato per pulirle il musetto la prese in braccio dicendo:
“su cucciolotta! È ora di andare a vestirci” mentre andava nella sua camera mettendola sul letto e iniziando ad aprire la zip del pigiamino spogliandola e lasciandola solo col pannolino. Poi prese la valigia della bambina e la aprì rovistando al suo interno finché trovò un caldo maglioncino di lana rosa e una gonna di pile a scacchi rossi e neri che le mise insieme ad un paio di collant bianchi con disegnati dei cuoricini e alle sue scarpette Mary Jane, poi iniziò a spazzolarle i capelli per farle due codine che legò con due elastici per poi darle un bacio sulla nuca prima di legarle la catenella del ciuccio al colletto del maglioncino.
“non ho trovato lo spazzolino da denti quindi dovremmo comprarlo. Andiamo?” chiese Alexandra alla bambina prendendola in braccio e riportandola in cucina dove zio Edward stava preparandosi per andare al lavoro
“aspetta! prima di andare voglio un bacio” disse avvicinandosi alla bambina e dandole dei bacetti prima di uscire seguito insieme a zia Mina ed Alexandra.
Zio Edward prese la Ferrari dal garage mentre Alexandra e zia Mina decisero di prendere il furgone, stavano andando a fare shopping per la bambina e avevano bisogno di molto spazio. Sul sedile posteriore era già stato montato il seggiolino quindi la donna mise la bambina su di esso e iniziò a trafficare con la cinghia finché la signorina Eleonor si propose di darle una mano
“ho un nipotino di quattro anni quindi so come fare” aveva detto mentre in un attimo aveva legato la bambina al seggiolino.
“grazie Eleonor!” disse zia Mina alla donna “senza di te non avrei saputo che fare”
“si figuri signora disse facendo una carezza alla bambina” e scostandosi in modo da far salire in macchina la signora Mina e la signorina Alexandra prima di chiudere lo sportello sedersi al posto di guida e dopo aver aperto il garage e il cancello mise in moto e partì dirigendosi verso la città
“per prima cosa dobbiamo comprare  gli occhiali per Kate” disse zia Mina ad Eleonor “quindi per favore portaci da Marianne” 
“si signora” disse la signorina mentre guidava.
Il viaggio durò quindici minuti e nel mentre zia Mina ed Alexandra si misero un paio di occhiali con le lenti scure. Quando la macchina si fermò zia Mina riuscì a sbloccare le cinghie del seggiolino
“adesso chiudi gli occhietti amore!” disse alla bambina prendendola in braccio e allontanandosi della macchina, la bambina per curiosità provò ad aprire gli occhi ma dovette chiuderli immediatamente perché le iniziarono immediatamente a bruciare.
Kate sentì la zia camminare per circa cinque minuti poi sentì qualcuno suonare un campanello qualcuno parlare attraverso un citofono chiedendo “chi è?”
Alexandra rispose e il portone si sbloccò così che il gruppetto potesse entrare
“siamo quasi arrivate amore!” disse alla bambina mentre aspettavano l’ascensore;
quando arrivò la donna e la ragazza salirono finché l’ascensore si fermò, le porte si aprirono e loro andarono a suonare un campanello.
“siamo arrivate” disse alla bambina mentre la porta davanti a loro si apriva e una voce femminile le invitava ad entrare chiudendo la porta dietro di loro.
“ora puoi aprire gli occhi” disse zia Mina alla bambina mentre si accomodavano in salotto seguite da una signora che pareva avesse una quarantina d’anni, aveva i capelli lunghi e rossi tagliati a caschetto, indossava una giacca beige molto elegante insieme a un paio di pantaloni abbinati e un paio di scarpe con il tacco.
“vi faccio vedere i modelli per bambini” chiese la signora prendendo una scatola per scarpe, aprendolo e tirando fuori delle scatolette si plastica e aprendole una ad una.
“allora amore!” disse zia Mina a Kate “ce n’è qualche d’uno che ti piace?”
La bambina indicò un paio di occhiali con la montatura bianca con disegnati dei cuoricini rossi e rosa.
“va bene paperetta fammi vedere come ti stanno!” disse aprendoli e mettendogli sul volto
“sei carinissima. Guarda!” disse mostrandole uno specchio “ti piacciono?”
Kate annuì silenziosamente mentre la signora Marianne le fece una carezza sulla testolina dicendo: “ma che carina! Vi posso offrire qualcosa?” chiese poi alla signora
“ci piacerebbe ma oggi abbiamo altri impegni” rispose cordialmente zia Mina prendendo la bambina per mano sarà per la prossima volta. Ok?”
“ok” rispose la signora Marianne salutandole, Kate salutò la signora con la manina.

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