La giornata era passata abbastanza velocemente.
Friedhelm Kessler sedeva sul letto della sua stanza a leggere il suo libro preferito "I dolori del giovane Werther" di Goethe.Era stato tutta la giornata ad esercitarsi nelle manovre con il suo plotone e l'unica cosa che lo calmava e rilassava, dopo una giornata stancante era la lettura.
Sin da piccolo leggeva. Leggeva quando era arrabbiato, leggeva quando era triste o felice.
Lo calmava, sfogliare quelle immense pagine, immedesimarsi nel personaggio e vivere la storia in prima persona.
E in questo periodo i libri erano il suo modo di scappare e di rifugiarsi in un mondo diverso, dove non c'era la guerra e lontano dalla cattiveria dell'umanità.Quel giorno però non era molto attento nella lettura, qualcosa o meglio qualcuno vagava nei suoi pensieri. Quel qualcuno rispondeva ad una ragazza dai capelli neri e ricci.
Era stato davvero colpito dalla bellezza di quella ragazza, una bellezza diversa da quella delle ragazze tedesche.
Era esile, ma forte allo stesso tempo. Non voleva dimostrare di essere debole, nemmeno davanti al nemico, aveva testa ed era una qualità molto apprezzata dal giovane soldato.Però la giovane infermiera, non era passata inosservata nemmeno al fratello di Friedhelm, l'ufficiale Mark Kessler e questo il soldato l'aveva notato.
L'ufficiale cambiava in presenza della ragazza, come se la sua presenza gli facesse perdere la dura corazza che era costretto a portare, giorno dopo giorno, da quando aveva scelto di arruolarsi nell'esercito tedesco.
E questo lo rallegrava molto, era felice che il fratello, almeno per qualche momento, tornava ad essere il ragazzo spensierato di una volta.Una voce però interruppe i suoi lunghi pensieri.
"Hey Fried, dobbiamo andare. I partigiani hanno attaccato di nuovo" disse il suo compagno di stanza Klein.Il soldato scese dal letto e si preparò, prendendo il suo fucile e l'elmetto, maledicendo mentalmente i partigiani per averlo destato da quel momento di pace.
Uscì dalla stanza dirigendosi dagli altri soldati.
...
"Pronti" dice l'ufficiale Kessler, posando sulla sua grande scrivania due fogli, che altri non erano che i permessi da dare ad Anna e Vanessa.
Sarebbe passato dalla giovane ragazza in giornata, non appena avrebbe avuto un minuto di tempo libero.
Alzandosi, però, urtò la scrivania facendo cadere alcuni fogli e i documenti delle due ragazze.
"Accidenti" disse tra sé e sé.
Li raccolse, soffermandosi sul documento di Anna. In particolare, si soffermò sulla sua immagine e inziò a tracciare con il dito i suoi lineamenti non perdendosi nemmeno un particolare.Era bella e questo lui l'aveva notato sin dalla prima volta che la vide su quella finestra dell'ospedale.
Una bellezza diversa dalle altre.
Leggendo i dati, scoprì, anche, che aveva da poco compiuto 18 anni.
18 anni.
Era ancora una bambina, ma forte e tenace come poche.Improvvisamente sentì bussare alla porta del suo studio.
"Avanti" disse l'ufficiale,posando sulla scrivania il documento che aveva tra le mani.
Un soldato, di circa 20 anni, entrò nello studio
"Mein Herr, c'è stato un attacco alla Linea Gustav""Cosa?" disse incredulo l'ufficiale "Di a tutti di prepararsi, tra cinque minuti vi voglio in piazza. Non abbiamo tempo da perdere"
"Ja mein Herr" disse il soldato congedandosi dal suo superiore.
L'ufficiale Kessler si precipitò fuori dallo studio e si diresse in piazza, aspettando l'arrivo degli altri soldati.
Dall'infermiera Anna ci sarebbe andato più tardi.
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L'uomo che non si deve amare
RomansaSeconda guerra mondiale Cassino 1943. Il battaglione capitanato da Mark Kessler si stanzierà nel paese di Cassino, dove si sono verificati attacchi da parte dei partigiani ai danni dell'esercito tedesco, il cui compito era di proteggere la linea Gus...