Volevo dirti che sai
Se te ne vuoi andare vai
Ma poi per favore chiudi la porta
Che passano gli spifferi
Passano i ricordi
E sta arrivando l'inverno
E non ci sarà più a scaldarmi quel caldo d'inferno
E nemmeno tu, a coccolarmi
con il tuo maglione bianco
Perché sarai andata chissà dove a salvare il mondo
E così penso a quanto sia porco questo mondo
Anche se porco non è, è solo sporco
Sporco di gente, sporco di persone finte
Ma lo sarà sempre di meno grazie a persone come te
Che sanno pulire la propria vita da persone inutili come me
Ma prima di andare per favore
Chiudi la porta
che poi fa corrente
Che poi mi torni in mente
La finestra ancora aperta
L'hai lasciata tu
Tu che ti affacciavi per fumare quella dannata sigaretta
E guardavi la gente passare sotto casa
Tu che forse già sapevi come sarebbe andata
Mentre io ancora nel letto guardavo il tuo culo così perfetto
E pensavo
che in fondo non sono poi così inetto
E tu lo sapevi, sapevi anche questo
Ma prima di andare per favore
Chiudi la porta Che sale l'odore
L'odore quello del sesso che facevamo dopo il giapponese
Dove noi andavamo tutte le sere
Quando pioveva
Perché ci veniva voglia di uscire
Era bello correre sotto la pioggia la sera
Per avere la febbre la mattina dopo
Non alzarsi ed attaccare un porno
Ma prima di andare per favore
chiudi la porta
Non vedi che piove
Che tu hai paura dei tuoni ed il nostro è stato un fulmine
Infatti sei rimasta fino al culmine, fino al tuono
Fino al culmine del tuo piacere
Fino a quando non abbiamo smesso di bere
Breve, intenso ma poi c'è un sempre un limite, un dispiacere dopo il piacere, dopo il piacere Francesco il dispiacere di come sono a letto
Così arriva la fine
La fine delle cose belle, delle cose superflue
Come l'appagazione, come una relazione
Quindi per favore prima di andare
Chiudi la porta che entra il polline
L'inverno è volato ed è già primavera
Ho gli occhi rossi e gonfi ma non è allergia
Da novembre che sei andata via
E la porta l'hai lasciata aperta