III.

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Cosa significavano le parole di Michael? Perché proprio lui?
Perché un ragazzo, che nemmeno mi conosce, sarà il mio angelo, colui che mi salverà da tutta questa merda?
Queste sono le domande che mi tormentano da due giorni, perché me le ha dette Michael, già ho problemi con la pallavolo, per le ultime partite e anche le più importanti, adesso si mette anche Lui .
Io non lo vedo Calum come un "aspirante" salvatore, non ho ci siamo mai rivolti una singola parola, anzi siamo sempre molto distanti l'uno con l'altro. Pensierosa mi dirigo verso la cucina per prendermi da bere e soprattutto per rilassarmi, attraverso il salotto ritrovandomi Ashton e Michael intenti a giocare alla play -imprecandosi a vicenda, direi anche- invece Luke e Calum erano circondati da troppi fogli, sparsi un po' anche per tutta la stanza.
Io, senza soffermarmi troppo, vado verso il mio amato frigo e veramente l'unico che mi salverà, prendo un brick alla pesca e ritorno in camera.
Ma la fortuna e Lara sono due cose totalmente diverse, infatti prima di arrivare alle scale, mi sento chiamare.
-Laaara, vieni da noi, non chiuderti sempre in quella dannata stanza- grazie fratello, tu sì che mi aiuterai. Sbuffo e li raggiungo sedendomi comodamente sulla mia poltrona -principalmente di mio padre- e mi gusto il mio brick guardando mio fratello concentrato.
Mi volto verso Michael, il quale se ne accorge e mi fa segno di avvinarmi, come se dovesse dirmi qualcosa. Giuro che ho paura di questo ragazzo.
-Ti sta guardando.- lo guardo confusa, ma poi capisco a chi si stesse riferendo. Piano rivolgo lo sguardo verso i due seduti sul divano e Calum con la penna -sicuramente mia- in bocca, mi guarda intensamente, come se fossi la sua musa ispiratrice anche un po' imbambolato.
-Ti dedicherà una canzone o starà pensando a come salvarti ?- Dice questo guardando ancora la televisione e ma dopo aver vinto la partita si volta verso di me, sorridendomi.
Mi avvicino al suo orrecchio e gli sussurro -Perché mai dovrebbe farlo, mi devi spiegare ancora tutto.-
-Dai tempo al tempo, sappi solo che è ancora imbambolato e ti sta guardando con occhi sognanti- abbassando ancora di più la voce, facendola diventare quasi sexy. Si Lara sexy è la parola giusta, non devi interessarti a lui, ma a quello stupido che hai di fronte.
Aiuto, non so chi ascoltare prima.
Innervosita e direi anche un po' incazzata, mi alzo velocemente decisa a uscire da questa stanza che incominciava a starmi abbastanza stretta, pensando che la miglior cosa che potessi fare in quel momento era uscire di casa il più velocemente possibile. Stai scampando da qualcosa Lara? Zitta coscienza del cazzo, ho motivi ovvi e poi io non scappo mai dai "problemi". E infatti era vero, io anche se non avevo la forza necessaria, affrontavo ogni ostacolo che si presentasse sul mio percorso già abbastanza frastagliato e movimentato.
Prendo la mia giacca di jeans e una sigaretta dal pacchetto di mio fratello ed esco.
Non fumavo da tanto e se lo facevo era veramente per qualcosa di stressante al massimo e in quel momento ne sentivo veramente bisogno, troppo. Faccio un tratto a piedi fino ad arrivare al parco vicino casa, dove papà era solito portarmi dopo scuola, ho tantissimi ricordi bellissimi.
Prendo la sigaretta, l'accendino e mi metto comoda su una panchina, intenta a vedere tanti piccoli bambini giocare nella sabbia, sorridenti, mettendomi subito di buon umore.
Qualcuno però distrugge -nel vero senso della parola- quell'attimo di pace, sedendosi proprio al mio fianco, stando però sull'altra estremità della panchina.
-Ho sempre amato passare del tempo in questo parco. Venivo qua con mio padre, giocavamo e dopo mi comprava il gelato, rendendomi il bimbo più felice del mondo. Fragola e limone, i miei e i suoi gusti preferiti, sono strani lo so, ma per noi era la normalità.- Riconosco la sua voce, che prima mi era totalmente indifferente, adesso mi fa uno strano effetto, quasi piacevole.
-Quando mi arrivò la notizia di tuo padre, ho pianto. Non so per quale strano motivo, ma so solo che da lì in poi capì veramente quanto mi mancasse mio padre.- Rimango immobile trattenendo il respiro, capisco perché lui dovrebbe aiutarmi. L'ho sempre visto come un ragazzo senza alcun problema, anzi addirittura spensierato, ma sapevo che qualcosa o adesso posso dire qualcuno lo avesse cambiato. Decido di ritornare a respirare ed a prendere la parola. -Da quanto tempo?- ribatto.
-10 anni fa, esattamente 3 anni prima di tuo padre, avevo quattordici anni ed è stato come un' improvviso uragano che ha deciso di stravolgermi la vita- Mi giro verso di lui e lo vedo immerso dai pensieri e fisso a guardare un bimbo che viene spinto dal padre sull'altalena. Ma subito se ne accorge del mio pesante sguardo e si volta verso di me, guardandomi con quei occhi scuri leggermente umidi, facendomi rabbrividire un attimo. Uno sguardo dolce, sincero come se mi volesse rassicurare che non unica a soffrire così tanto.
Abbasso lo sguardo e vedo delle iniziali sulla sua mano. -Sono di tuo padre?- sussuro curiosa, non volevo rovinare un'atmosfera così bella.
-Si, ma ho anche quelle di mia madre- mostrandomi l'altra mano, le osservo e decido di fare un gesto quasi d'istinto. Avvicino la mia mano alla suo tatuaggio e decido di tracciarne i contorni un paio di volte, finché me lo ritrovo a farlo ad occhi chiusi, immaginando un piccolo lui e suo padre divertirsi felici. A quell'immagine sorrido e ri-apro gli occhi, vedendo lui rilassato e anche lui con gli occhi chiusi.
Stringo forte quella mano che rispetto la mia è gigante, mi ricordano quasi quelle di mio padre -ma un po' più curate, quelle di mio padre erano molto rovinate, colpa del duro lavoro- mi trasmettono quel senso di protezione, che non sentivo da tanto.
Pensando alle parole di Michael, intendeva questo allora, ma non sapevo se davvero poteva aiutarmi, se fidarmi di lui oppure lasciarlo andare.
Questo contatto così piacevole finisce e senza dire niente, ma limitandosi a guardami un'altra volta, si allontana rimanendomi confusa ma allo stesso tempo sorpresa e con il sorriso.
Forse anche lui ha bisogno di un aiuto e dopo tutto il suo racconto, potevo aiutarlo. Lo potevo fare, mi sentivo in dovere di farlo.

Eccoci qua.
È passato un po' di tempo, ma la storia si sta evolvendo.
Si ho pensato che questi due dovessero avere qualcosa in comune, ma qualcosa di davvero importante.
Ps. Michael ha una voce sexy, AHAHAHAHA.
Spero vi piaccia.
Questa cosa non c'entra un cappero, ma SONO TROPPO CONTENTA che Dua Lipa abbia avuto due nomination ai Grammy, si merita tutto il bene.

             Love u, fra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 08, 2018 ⏰

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