II.

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Ultimo giorno prima delle vacanze.
I raggi del sole cominciano ad infastidirmi ed è proprio per loro che mi alzo dal mio amato letto matrimoniale a malincuore, sarei rimasta molto volentieri nelle braccia di Morfeo.
Mi dirigo al piano di sotto dove vedo già mia madre e il mio "amatissimo" fratello -se così posso chiamarlo- fare colazione. Rivolgo uno sguardo dolce a mia madre, prendendo un cornetto al cioccolato, e uno sguardo glaciale a Ashton che ricambia invece quasi dispiaciuto, ma non ci faccio tanto caso. Tanto il danno lo ha fatto lui.
Ormai ogni mattina, non ci servono parole per comunicare ma soltanto con piccoli gesti si possono capire tante cose. Ashton si alza e già perfettamente vestito e profumato, si volta e: -Muoviti. A momenti ci verranno a prendere i ragazzi. Ho capito, ha il ciclo. Tentata nel contro ribatterlo, il suono del campanello mi avverte che sono già arrivati - perfetto no?
Salgo velocemente le scale e in cinque minuti cronometrati mi ritrovo profumata e con addosso jeans, maglia dei Green Day e le mie amate vans nere. Catturo lo zaino, manco se fossimo in Pokemon, ed esco di casa trovandomi i tre giganti e il nano ad aspettarmi, tutti e quattro con le braccia all'altezza del petto.
-Ci ho messo cinque minuti e non potete dire il contrario. Dico con fare ovvio.
-Potresti chiedere scusa per averli fatti aspettare, no?  Ribatte Ashton nel mio stesso modo, rimproverandomi e dirigendosi verso lo sportello del guidatore.
-Prossima volta avvisi prima caro mio fratello. I tre giganti seguono la nostra litigata mattutina, ormai di routine, fin quando Calum decide di aprir bocca.
-Smettetela, non siete più dei bambini, godetevi l'ultimo giorno. Oh mio Cal, fatti i cazzi tuoi, no? Forse pensando ad alta voce, i tre si rivolgono verso di me e Calum mi manda sonoramente in quel paese che tutti quanti amano. Oh perfetto, ho un altro nemico...ma almeno lui è più attraente di quel nano di mio fratello. Penso tra me e me, ma questa volta nel mio cervello, evitando ulteriori figure di merda. Trascorriamo il tragitto casa-scuola in totale silenzio, ma con un leggero sottofondo delle canzoni di Ed Sheeran. Mi avvicino a Michael per capire di chi fosse la macchina e indicando Luke, capisco che è la sua. Potrebbe starmi simpatico il ragazzo, anche se sembra appeno uscito da un negozio forzoso di Gucci come Harry Styles.
Arriviamo al College e vedo tutti e dico tutti troppo felici. Mi allontano dal gruppo dei perfettini, per dirigermi in aula magna, dove ci sarà la consegna delle varie lauree. Ho sempre avuto un po' di invidia per chi ogni ragazzo o ragazza che raggiungeva questo obbiettivo, fin dal primo anno, ma ormai mancandomi soltanto due anni, posso dire di essere quasi arrivata anche io.
Io studio Medicina, invece Ashton e i giganti studiano Ingegneria. Ho soltanto un anno di differenza con gli altri, infatti per loro sarà l'ultimo anno.
L'unica cosa positiva di mio fratello e dei tre moschettieri sono appassionati di musica, infatti hanno una "specie" di band, ma non li ho mai sentiti dal vivo, però posso dire che mio fratello è molto bravo soprattutto con la chitarra. Doveva avere qualcosa di positivo. Invece il mio hobby principale al dì fuori della pallavolo, è il canto -essendo da sempre autodidatta- diciamo che mi destreggio con la mia chitarra in qualche cover postata su Instagram.
Vengo svegliata dai miei pensieri, dal rumore assordante del microfono -forse non collegato bene- e da una voce, il preside che ci annuncia a noi studenti che dopo la consegna ci sarà un'esibizione. Curiosa chiedo a qualcuno chi può essere, ma tutti rispondono la stessa cosa -Non lo so- utili quanto un dito nel culo, proprio. Non ho mai avuto delle amicizia in questo college, preferisco essere sola e concentrarmi nello studio e poi diciamocela tutta chi vorrebbe conoscermi? I miei problemi fanno scappare tutti, tranne il mio migliore amico Matthew.
Ma ahimè, lui è partito subito dopo la morte di mio padre per Los Angeles ed è inutile dire che mi manca da morire.
Dopo un'oretta tra consegne varie e discorsi, il preside comincia a fare considerazioni strane sulla musica - non essendoci corsi di musica nel college - sembrava decisamente strano, ma incuriosita decido di ascoltare. Alla fine ci porta tutti nell'atrio della scuola, avente un cortile immenso, vedo tutto allestito per questo mini-concerto da come ho potuto capire.
Sorpresa di tutte le sorprese, mi ritrovo davanti ai miei occhi Ashton alla batteria, Michael e Luke con chitarre elettriche e Calum al basso -ho sempre voluto imparare ad usarlo- Ah perfetto, adesso abbiamo i fantastici 4 che si esibiranno.
Ashton cerca qualcuno tra la folla e quando rivolge i suoi occhi sui miei, capisco che stava cercando me, mi sorride e comincia il suo assolo di batteria. Mio fratello è strano, prima mi reputa una deficiente e poi mi lascia senza parole con gesti come questi. Vorrei ricambiare ma il mio orgoglio di merda, aggiungerei mi costringe a non farlo. Mi guardo intorno e noto anche gli altri vestiti da nuovi abiti e direi anche azzeccati, rispettano al pieno il loro stile composto da magliette striminzite e giacche di pelle, l'unico che distingue da loro è Michael quel ragazzo ha troppo stile.
Cominciano a cantare e rimango letteralmente estasiata dalle loro voci che insieme sembrano poesia pura. Vengo attratta dalla voce di Calum e mi accorgo che quando mi volto a guardarlo, sorpresa noto che mi stava già fissando. Rimango per un po' così, sentendo le sue parole:
-The words you speak, surrounding me
This is broken love in the first degree
The air you breath is haunting me
Maybe I'll change your mind.
Non so cosa pensare. Sicuramente non erano riferite a me -perché mai poi?- ma quei suoi occhi così profondi posati sui miei, sembravo dire tutt'altro.
Finisce l'ultima canzone e io mi dirigo a passo svelto, anzi sveltissimo, verso di loro, soprattutto per chiedere spiegazioni al mio "carissimo" fratello. Arrivata prendo per il braccio Ashton e lo trascino fuori dal caos di gente che si era creato intorno a loro dopo l'esibizione. -Mi spieghi perché? Prima di comporti come una merda e poi mi sorridi? Abbiamo litigato per colpa tua e sei così ingiusto con me. Odio i tuoi sbalzi d'umore, ma non riuscirei mai ad essere arrabbiata con te per tutte le cazzate che fai, dimmi perché non siamo come due fratelli normali, perché? Dico trattenendomi le lacrime che prima o poi usciranno e proseguo. -Io ti voglio bene anche se ti comporti come se fossi uno sconosciuto da 7 anni, anche dopo tutto quello che mi hai detto, te ne voglio troppo. Ashton senza dire niente mi abbraccia. Vale più di mille parole, un gesto così fraterno che mi manca da tempo, vale più di tutto. -Ti amo. Mi dice ed non posso fare ameno di piangere, queste parole me li ripeteva sempre papà e sa bene che anche se mi fa male, era quello che volevo sentire dire.
Ci sciogliamo dopo forse troppo tempo, infatti vedo i tre ragazzi da soli che ci vedono un po' sorpresi. -Visto Thomas, abbiamo seguito i tuoi ordini, contento? Lo squadro dalla testa ai piedi sfidandolo. -Sono molto contento. Invece lui mi risponde dolcemente, sorprendendomi un po' ma lascio scorrere. Ashton mi avvolge il suo braccio sulle mie spalle e mi guida verso l'interno dell'istituto per seguire gli ultimi discorsi inutili del preside.
Ci sediamo e sento gli occhi di Calum bruciarmi ma poi sento il gomito di Michael sul mio fianco e mi avvicino per sentire cosa ha da dirmi. -Calum Thomas Hood vuole salvarti.
-Perché?
-Perché vuole farti ritornare in vita. Sarà lui a fartelo capire, non lo odiare, sarà il tuo angelo.

1298 parole, uau.
Lo so vi ho lasciato un po' di merda, ma giuro che non era mio intento o forse sì? Comunque non so se ieri avete visto qualcosa sugli ARIA's e sono rimasta sconvolta, scandalizzata dal pinocchietto di Mickey... Calum versione Napoleone e Luke un po' lunatico (l'abito si intende) non so ma me li aspettavo un po' e poi Ashton, UN KILLER KING.
*la foto messa all'inizio è l'outfit dei fantastici 4*
Spero vi piaccia e alla prossima.

Love u, xx fra.

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