I.

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25 Maggio 2016,
17:50

Sono passati precisamente 7 anni da quel maledetto giorno.
Nessuno più si ricorda di lui, solo mamma che sta piangendo da quando Ashton ha nominato il suo nome stamattina.
Proprio questa mattina aveva detto vicino a mia madre, che per non passare questo giorno da solo, come se poi lui stesse sempre solo ma dettagli, porta a cena i suoi cari amici.
Quindi io oggi, non solo passerò la mia giornata sul letto, ma nel momento più rilassante della giornata avrò quattro adolescenti (perché sembrano ancora così) che rovineranno la mia quiete.
Mamma, vedendomi ancora in pigiama alle 18, mi rimprovera e mi ordina di rendermi almeno presentabili, sbuffo e mi dirigo sopra ma prima decido di bussare in camera di mio fratello.
-Ma proprio oggi dovevi portare i tuoi amici, non potevi direttamente sparire, come fai sempre? Dico altamente incazzata.
-Volevo solo farveli conoscere, sai. E poi questa è casa mia, non comandi tu.
Ribatte furioso.
-Non hai mai avuto il minimo rispetto per nostro padre, divertiti, io starò sopra, perché sai... Io ho rispetto.
E me ne vado ma mi sento tirare violentemente da una mano e con la stessa diretta verso la mia guancia. Non sento dolore fisico, ma sento un dolore disumano all'altezza del mio cuore.
-TU, dopo scendi e ti comporterai come se non fosse successo niente, chiaro?
Paura, rabbia non ha importanza, sono sicura che lui non è più mio fratello.
Mi chiudo in camera e non scoppio a piangere, ma a ridere. Papà veramente l'ha fatto? Cosa ho fatto di male? Forse ho detto la verità...fa male.
Veramente fa così male la verità, sono abbastanza esterrefatta, non mi sarei mai aspettata una reazione così dura. Ma io sono più forte di lui, non solo scenderó giù, ma mi comporteró come se non fosse successo niente, è quello che vuole no?
Mi rendo presentabile con una semplice tuta nera e scendo giù appena sento il campanello e con un "allegro": Vado io, mi dirigo verso la porta.
In meno di due secondo cronometrati, mi ritrovo tre giganti alla porta.
Il primo con capelli rosa pastello, occhi semplicemente splendidi, skinny jeans e una semplice maglia bordeaux.
Il secondo e anche il più alto con due spalle che farebbero invidia a Michael Phelps, capelli biondi leggermente lunghi, occhi azzurri e vestito manco se fossimo a Rio per il carnevale.
Il terzo, non ha niente di speciale e infatti è il più normale, ma i suoi occhi cioccolato e i suoi tratti per niente australiani fanno di lui, il ragazzo più bello che abbia mai visto.
I tre moschettieri non mi guardano neanche e si precipitano direttamente da mio fratello, salutandosi in modi strani. Perfetto come non detto, credevo che fosse almeno normali, ma mi sbagliavo.
Mio fratello, guardandomi con faccia schifata, me li presenta velocemente:
-Loro sono Micheal, indicandomi il ragazzo dai capelli rosa
-Luke, il ragazzo con quella orribile camicia di flanella leopardata.
-E infine Calum.- Ah, lui mi fissa e io ricambio con un piccolo sorriso divertito, prendendolo un po' in giro.
Lui distoglie lo sguardo, infastidito e si volta verso mia madre per salutarla.
Li ho visti tante volte girare per il college, ma non ci ho mai fatto caso e non so come ho fatto a non accorgermene di una scimmia leopardata.
Mamma ci chiama a tavola e io mi siedo a fianco a lei e Michael, di fronte invece Calum, Luke e il bastardo.
Mia madre cominciò a fare domande molto, ma molto personali ai tre ragazzi malcapitati.
Dopo varie domande, una mi colpì tanto: -Avete la fidanzatina?
Mamma ma cosa sei la loro nonna... Imbarazzata precedo i ragazzi dicendo che a volte mia madre non sa cosa dice, ma subito dopo Calum risponde: -Non ti preoccupare Lara, comunque no siamo alla ricerca della principessa azzurra- Facendomi l'occhiolino, cos'era una frecciatina?
-Mamma noi andiamo sopra a vedere un film. Dice mio fratello poi si volta verso di me e mi chiede "gentilmente": -Vuoi venire anche tu, sorellina ?
Adesso ha anche il coraggio di chiamarmi sorellina, pezzo di merda.
-Non preferisco andare a letto.- dico fredda.
-Dai ci divertiamo.- ribatte Michael, il più simpatico. Ma io nego e scappo in camera, evitando ogni altra distrazione.
Quando chiudo la porta sento gli altri salire le scale e mio fratello: -È asociale, vive in un mondo tutto suo da quando mio padre è morto, ormai non esiste quasi più.- questo fa davvero male, ma prima che iniziassi a piangere, percepisco la voce di Calum:
-Magari ha bisogno di qualcuno che la salvi.- sorrido e scoppio in lacrime subito dopo, cadendo piano piano nelle braccia di Morfeo.

My space:
Si sono incontrati, mh si.
Come potete capire quando scrivo in grassetto è quando subentra il subconscio di Lara.
Vogliamo parlare della foto di Calum... quanto era cucciolo al compleanno di Mick.

Ho immaginato Luke così e si, non riesco a non odiare questa dannata camicia

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Ho immaginato Luke così e si, non riesco a non odiare questa dannata camicia. Sei bellissimo a nonna, però NO.

Love u xx, fra.

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