Fine Inverno Inizio Primavera

52 3 0
                                    

Ho imparato ad essere fredda e distaccata la classica ragazza vestita di nero che legge libri con scrittori dal nome inpronuciabile, che guardava film che nessuno conosce, quella con lo sguardo perso nel vuoto perché chissà cosa le passa per la testa, quella che da ottimi consigli ma che si fa spaventare dalle sue emozioni, sono stata anche quella ragazza amica di tutti confidente con nessuno, sono stata anche quella che nel momento peggiore ha conosciuto la cosa migliore dalla persona sbagliata, sono stata quella che non lega con nessuno perché... Perché... Perché bho. Io sono stata tutte queste cose e si può dire che ci stavo bene era un po' come quando la domenica pomeriggio ti raggomitoli sotto le coperte e poi... Ti ricordi che dovevi fare qualcosa. Ecco questa è la metafora perfetta, io dovevo fare qualcosa sapevo che dovevo fare qualcosa per me stessa, non stavo bene in quel modo. Perché sotto le coperte per quanto comoda avevo caldo, dovevo muovermi e così mi sono ricordata cosa dovevo fare.
Cambiare completamente, ricominciare da zero.
Ero così delusa dalle persone che mi circondavano, sentivo sempre asfisia, claustrofobia. Non stavo bene a scuola, non stavo bene a casa, non stavo bene fuori casa, non stavo bene con me stessa.
Così "avevo bisogno di fare una cazzata così grande da non tornare più indietro" . Io questa cazzata ho tentato di farla ma mi sono resa conto che per quanto grossa si tornava sempre indietro. E quello era il segnale più palese che dovevo rimodernarmi completamente.
Dovevo partire da dentro. Così mi sono messa a posto ho capito chi ero ovvero tutto l'opposto di come mi presentavo così tagliai i capelli, comprai un maglione rosso volevo cambiare, diventare la versione migliore di me. Così bovvetti ricapire ciò che mi piaceva. All'inizio era spaventoso, poi lo presi come un gioco.
Provavo tante cose che facevo ed effettivamente era come farle per la prima volta. Ero così felice di me stessa ma mancava ancora quella cosa, quel passo in avanti ovvero iniziare a fidarmi e a capire come potevo essere con gli altri.
Come la nuova me poteva essere percepita dagli altri.
Questo non lo potevo fare con i miei soliti amici, ormai per loro ero quella ragazza che si veste di nero. Mi avevano incasellato, ma io non ero più così io ero cambiata almeno dentro e mi dava fastidio che gli altri mi associassero alla me ormai defunta, alla me che non ero più io così pronta a cambiare, il destino mi pose davanti una portata interessante che poteva cambiare le carte in regola. Ma prima il boss finale, l'ultima prova ovvero quella più difficile che mi avrebbe forgiato.
Il picco più alto di quel inverno che cadeva proprio il 16 marzo 2018 cinque giorni dopo sarebbe stata primavera.

2017-2018-2019...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora