Sentivo il bisogno di dirlo.
Volevo urlare al mondo che ero riuscita a provare un sentimento così nobile come l'amore.
Ora dovevo solo capire come fare.
Avrei potuto sussuragli all'orecchio il fativico "mi piaci" ad un campo scout, magari prima di andare a dormire, al posto di un semplice "buonanotte".
Oppure guardandolo negli occhi con la fermezza di un'eroina e poi fuggire in maniera così teatrale.
Ma ho optato per un qualcosa di ancora più fiabesco.
Una lettera, la lettera che cambiò completamente tutto.
Il mondo mi cadde addosso in un solo istante.
Chiamai lei, mi fece forza.
Provai un continuo senso di alienazione dalla realtà, ero lì ma non c'ero allo stesso tempo.
Ero una ragazza fantasma con lo sguardo perso che si chiedeva: perché non potevo stare zitta? Tenermi tutto dentro come faccio di solito?
Una cosa che capii è che le persone a te più care delle volte sono le più spietate.
Sanno dove andare a colpire, tutte le tue note dolenti e le tue vene scoperte, Loro lo sanno e lo useranno contro di te.
Credo di aver conosciuto il peggiore tipo di farita, quella infarta da qualcuno che si ama perché si è impotenti inquanto non si riesce mai a fare del male ad una persona amata volontariamente.
Se qualcuno ti ferisce non ti vuole bene abbastanza.
Può sembrare una cosa scontata ma non lo è, io ci ho messo tanto per capirla e più velocemente si comprende più velocemente si impara a stare male per le persone importanti, quelle che ci vogliono bene abbastanza.
Avvolte si è troppo poco maturi, troppo orgogliosi, troppo testardi o semplicemente cechi per capire che si sta facendo la cosa sbagliata verso la persona sbagliata.
Pensieri lontani e flebili concentrati a volgere verso l'infinito le mie parole portate per cortesia il buon pensiero di ritornare sui propri passi quando è necessario e giusto perché non è da vigliacchi è da chi sa come gestirsi.
Sono così confusa, mi manchi ma non non mi manchi. Credo che lui mi abbia portato solo contraddizioni, molti dubbi e poche conferme.
Tutto ciò che mi serviva l'ha tenuto per sé, mentre io gli davo tutto quando non mi sentivo nulla.
