Questa situazione sta diventando più strana del previsto. Mi ha caricato sulla sua spalla come un sacco di patate. È uno sconosciuto e non dovrebbe trattarmi così. Le buone maniere sono andate a puttane, detuco.
Dovevo dare retta a mia madre.
"Mai dare confidenza ad uno sconosciuto!" mi avvertiva sempre. Anche da piccina.
"Mai accettare una caramella da uno sconosciuto!" Il bello è che non la ascoltavo. Come si fa a dire no al cibo?"Ma sei impazzito?! Mettimi giù, ora! Non devi obbligarmi a salire con te, maniaco!" strillo e comincio a colpirli la schiena con tutta la forza che ho, ma sembra che gli faccia solo il solletico.
Continua a camminare, come se stesse andando a comprare il pane dal panettiere. Anche se io, dal panettiere, ci compro solo le caramelle, messe lì a caso. ( Non chiedetemi il motivo per cui ci sono delle caramelle dal panettiere. )
"Aiuto! Mi stupra!" urlo cercando di attirare l'attenzione di un passante. Dopo queste parole, TizioCasco mi fa scendere immediatamente dalle sue spalle.
Bel soppranome..."Sei impazzita?! Penseranno che voglia stuprarti sul serio! Potrei finire in prigione o peggio, in galera!" Ok, qualcuno gli spieghi che è la stessa roba. È più stupido di me. Almeno, mi alza l'autostima.
Lo guardo allibita e scoppio a ridere.
"Sai vero che è la stessa cagata?" gli faccio notare mentre sghignazzo. Rido più forte quando osservo il passante di prima sbalordito.
"Ah-ah, molto divertente." ribatte TizioCasco con una finta risata. Fa un mezzo sorriso e mi saluta per poi salire sulla moto e sfrecciare via.
Che tipo strano.
Beh, almeno ha capito che non desidero un suo passaggio.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
"Non puoi lasciarmi così! Io ti amo!"
Sto guardando un film romantico alla tv. Non è nel mio genere, ma visto che non c'è nulla di interessante negli altri canali, ho optato per questo. Sono ritornata in casa e mi sono cambiata. Non c'era nessuno, apparte il mio gatto affettuoso come un leone in preda alla fame. Gli ho dato le croccantelle e mi sono accorta solo dopo averle versate nella ciotolina, che erano per cani. Che scema, mia sorella. Ma dico, un paio di occhiali da vista possono fare la differenza.
Mia madre è a lavoro e mia sorella a scuola. Strano, non le ho viste passare prima. Forse ero troppo occupata a conversare con quello sconosciuto. Ripenso alla mattinata di oggi e, a dire il vero, non ho ben capito cosa sia successo esattamente neppure io. Forse se non fossi stata così stupida da scavalcare il cancello, ora sarei in classe con Caroline che mi lancia bigliettini dal suo posto, oppure ad assistere alla scena del bidello che filtra con la prof. di biologia.
Comincio a muovermi cercando una posizione più comoda nel divano di pelle.
Appoggio la testa al bracciolo del divano e mi sdraio completamente.
Ho le palpebre che faticano a stare aperte e riesco a intravedere le sfumature del vestito della ragazza bionda e la notte blu che le da le spalle. Sono dei colori basilari, molto semplici da distinguere. Ma ora che ho sonno, riesco a vedere solo il nero dei sogni d'oro.
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TYLER
"L'hai incontrata?" mi chiede Noah al telefono.
"Sì." rispondo, ripensando all'incontro con Emily.
"Il mio piano non fallirà. Ovviamente sarà grazie a te, Tyler." continua con voce da finto felice.
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brividi.
Romance-L'amore...un sentimento che tutti provano, ma pochi capiscono.- EMILY GHILBERT: Il cuore afflitto non riesce ad ammettere il suicidio di suo padre. Dopo il brutto periodo, riprese la carica di energia per continuare la sua vita, ma una parte di lei...