Si lecca il piede mentre è seduto in modo ambiguo sul divano. Non si è accorto di me. La bandana che ho attorno alla fronte comincia a darmi fastidio. La pistola è dentro alla tasca anteriore dei miei jeans. Mi piego leggermente sulle ginocchia e l'afferro lentamente dalla tasca. Con un gesto felino, sparo una pallottola di plastica verso Fufy. Lui sobbalza e cerca di scappare via.
"Sei un gatto morto!" gli corro dietro mentre sparo a raffica, cercando di beccarlo. La vicina di casa pensa che assumo farmaci e abbia un terapista, ma è solo il mio modo di giocare con gli animali.
Sento mia madre urlarmi di smetterla dal piano superiore, ma non rinuncio. Fufy balza sopra al tavolino, posto al centro del salotto, dandomi le spalle. BANG BANG! Le due pallottole entrano dentro al suo buco del culo facendolo immobilizzare sul posto e caccia un miagolio strozzato.
Oh cazzo.
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"Fammi capire bene: tu gli hai conficcato delle palline della pistola da gioco nel fondo schiena?" domanda il veterinario, con gli occhiali sulla punta del naso e una cartellina che tiene tra le mani.
Dopo l'incidente ho catapultato mia madre fuori a portare dal veterinario Fufy. Stavo sudando freddo, anche se in casa c'erano venti gradi. Era caduto a peso morto per terra e sembrava nel punto di morire.
"Sì, insomma... Stavo giocando con lui... È stato un incidente..." farfuglio agitata mentre mia madre mi tiene il braccio, cercando di tranquilizzarmi. "Ad ogni modo, starà bene? Cioè, la pallina gli è saluta su per lo stomaco? E se morisse? Oddio, no, no, no... Non è grave la questione ver-" il veterinario mi blocca prima di lasciarmi finire.
"Gli abbiamo fatto una siringa sulla coscia destra. Espellerà le palline da dove sono entrate. Dovremo aspettare un ora che l'effetto sia ottimale." cerca di tranquilizzarmi, ma con scarsi risultati.
"Dovrà cagare per un ora?! Ma che... Senta non ho mai sentito un gatto fare la merda per tutto sto tempo e tanto meno un um-" il signore barbuto mi interrompe. Di nuovo. Finirò per staccargli le corde vocali.
"Dobbiamo aspettare un'ora per l'espulsione, signorina!" alza la voce di poco, schiarendosi la gola.
Oh, dirlo prima, no?
Mia madre mi guarda come per dire Dopo te la vedi con me. Il tizio in camicia bianca si avvicina a mia madre e comincia a parlargli per avere delle informazioni su Fufy. Io intanto mi allontano e mi siedo sulle sedie poste nella sala d'attesa. Inizio a torturarmi le unghie mentre fisso mia madre che parla con il veterinario. Ho un nodo alla gola e la pancia comincia a farmi male. Sto così male per Fufy. Dopo questo posso confermare la mia mira da urlo.
"Ti sei ferita alla zampa?" sussulto quando sento la voce di Tyler rimbombarmi nelle orecchie.
"Hai imparato a chiudere la porta?" rigiro la domanda con un sorriso finto. Incrocio le braccia al petto mentre lui si siede accanto a me.
"Com'era?" domanda con un sorriso malizioso.
Se continuiamo di questo passo nessuno risponderà a nessuno.
Lo fisso accigliata non capendo a cosa si riferisca."Il porno, intendo" specifica con raffinatezza il concetto.
Ma che cazzo?!
"È stato molto istruttivo. Tutte quelli orgasmi e lei tutta oh, si, continua, più in fondo, quanto godo ohh" scimmiotto la preside in modo erotico. Sì, purtroppo mia madre mi sta fissando accigliata mentre fingo orgasmi a tal punto da sembrare veri.
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brividi.
Romance-L'amore...un sentimento che tutti provano, ma pochi capiscono.- EMILY GHILBERT: Il cuore afflitto non riesce ad ammettere il suicidio di suo padre. Dopo il brutto periodo, riprese la carica di energia per continuare la sua vita, ma una parte di lei...