Il Tuo Migliore Amico...

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"Oh no..." sussurrò Frisk davanti a quell'orribile visione.
Il castello, quel bellissimo posto simbolo della SPERANZA di tutti i mostri del sottosuolo, sembrava invecchiato di mille anni. Le pareti erano piene di crepe, il tetto cadeva a pezzi... Era come se fosse passato un tornado e avesse distrutto tutto senza pietà. L'atmosfera era cupa da qualche spaccatura del muro fuoriuscivano radici enormi.
Persino Chara era sconvolta... In fondo quella era stata casa sua un tempo.
"Vostra Maestà!" urlò Papyrus precipitandosi all'interno della struttura e facendo cadere Sans che si svegliò.
"Ehi ma cosa... Oh mamma!"
"Papyrus dove vai! È pericoloso!" urlò Frisk seguendo lo scheletro.
Alla fine tutto il gruppetto si decise ad entrare.
"È terribile... Davvero terribile!" esclamò Gaster cercando di farsi strada tra macerie e radici.
"Questo si che sarebbe uno scoop per una trasmissione televisiva! Potrebbe essere un'ottima occasione per introdursi nel mondo dello spettacolo e poi..."
"Mett... Ehm volevo dire Hapstablook, non è il momento!" esclamò Frisk.
"Povero me! Così incompreso!" fece Hapstablook in modo teatrale.
"La ragazzina ha ragione, sta' zitto lenzuolo rosa!" esclamò Undyne mentre Hapstablook si voltava visibilmente offeso e il povero Napstablook cercava di consolarlo.
"Oh andiamo ragazzi, un po' di SPIRITO di squadra!" esclamò Sans guadagnandosi occhiatacce dal resto del gruppo.
"Ti prego Frisk o uccidiamo lui oppure uccidi me..." disse Chara sconfortata.
"Sans ti prego non... Ehi lo sentite?" disse la ragazzina sentendo un urlo provenire dalla stanza accanto.
"Sembrava Papyrus! " disse Sans diventando improvvisamente serio e correndo in quella stanza seguito a ruota da tutto il gruppo.
Ed effettivamente era stato Papyrus ad urlare.
"Pap cosa... Oh santo cielo!" chiese lo scheletro più basso guardando prima l'espressione sconvolta dell'amico e poi il punto che stava indicando con un braccio tremante.
Il re e la regina erano avvolti in delle radici e sembravano svenuti.
"Dobbiamo aiutarli! Undyne prova a tagliare quelle radici con una delle tue lance!" disse Gaster prendendo in mano la situazione.
"Con piacere!" fece Undyne prendendo la mira, quando improvvisamente anche lei fu afferrata da una radice.
"Non così in fretta..." disse una voce dal timbro distorto alle loro spalle.
Frisk la riconobbe subito, si voltò e lo vide.
Flowey, alto quattro volte in più del normale, li osservava con un inquietante sorriso sul volto.
"Bene bene... Alla fine ce l'avete fatta ad arrivare qui... Credo sia ora di iniziare a festeggiare!" esclamò e altre radici uscirono dal pavimento afferrandoli uno ad uno.
"NGAHH! Lasciami andare brutta pianta troppo cresciuta!" urlò Undyne cercando di divincolarsi dalla presa.
"È inutile che ti agiti tanto, non servirà a nulla ahahah! Bene vediamo un po'... Che bel gruppetto che abbiamo qui, e guarda chi si rivede! La piccola umana! Pensavo davvero di esserti liberata di me? Sei solo UN'IDIOTA!"
"Lasciala stare m-mostro!" esclamò Papyrus.
"Ti ho detto forse di parlare scheletro! Frena quella lingua o giuro che spezzeró una ad una quelle tue piccole ossa..."
"Ok ok... Direi che hai superato il limite fiorellino..." disse Sans sorridendo.
Schioccó le dita nel tentativo di chiamare i suoi fidati Gaster Blaster, ma non successe nulla.
"Ma cosa...?"
"Hahah, credi che io sia così stupido? Finché ti ho in pugno non puoi usare i tuoi poteri amico...Oh! Vedo che abbiamo un altro ospite... Dico bene, dottoressa Alphys?" esclamò Flowey allungando un radice verso un angolo buio della stanza e afferrando la povera draghetta tremante che si era nascosta lì.
"Non sai che è maleducazione origliare Alphys... Come puoi farmi questo, dopotutto sono il tuo migliore amico no? Ahahaha! Oh giusto, loro non sanno nulla... Perché non glielo dici? Credo proprio che lo debbano sapere, specialmente il dottor Gaster..."
"Alphys di cosa sta parlando?" fece Gaster voltandosi a guardare la draghetta che sembrava stesse per scoppiare a piangere da un momento all'altro.
"I-io..."
"Ma come ti facevo più perspicace Gaster! Davvero non ci arrivi?" continuò Flowey.
"Oh no... Alphys non dirmi che..."
"BINGO! Ahahaha! Alphys è riuscita a creare un campione di DETERMINAZIONE ARTIFICIALE che ha testato su un semplice piccolo fiore trovato in un campo... Però voleva aspettare che il progetto fosse riuscito alla perfezione per mostrarlo a te... Da lì io e lei siamo diventati grandi amici, mi confidava qualsiasi cosa... Le sue paure, le sue insicurezze... E nel frattempo mi fortificavo sempre di più, finché un giorno ho deciso che la mia DETERMINAZIONE non bastava più. Alphys mi aveva parlato degli umani e delle loro anime potenti, così le ho confidato il mio desiderio. Ma lei si è opposta, e allora ho capito che me la sarei cavato meglio da solo e sono scappato! Povera piccola dottoressa... Ha vissuto con questo rimorso per tanto tempo..."
A quel punto Alphys non ce la fece più e scoppiò in lacrime.
"Non credi di averla torturata abbastanza!" urlò Undyne è in tutta risposta Flowey la strinse più forte nella sua radice.
"Bene adesso che sapete la mia storia, credo sia arrivato il momento di realizzare quello a cui sto lavorando da mesi, non credi ragazzina? Mettiamola così, dammi la tua anima senza fare storie e a nessuno dei tuoi amici verrà fatto del male..." disse il fiore minacciosamente.
"Io..."
"Non farlo Frisk!" esclamò Gaster.
"Parli proprio tu che volevi impossessati della sua anima per dare energia al Core... Coraggio ragazzina, DAMMI LA TUA ANIMA!"
"No! Non la avrai così facilmente!" rispose Friks cercando di nascondere la paura.
"D'accordo ti avevo avvertito! Adesso vedrai i tuoi amici morire, e poi ucciderò anche te!"
Flowey cominciò a stringere tutte le sue radici cercando di soffocare i mostri, ma improvvisamente si bloccò.
"Nah, perché togliermi tutto il divertimento... Dopotutto, non sono l'unico che vuole vedervi morti... Dico bene CHARA?"
Chara, che fino ad allora era rimasta in disparte, alzò lo sguardo verso il fiore.
"Si, posso vederti Chara, e credo di doverti fare un regalino..."
Avvicinò una delle sue radici alla ragazzina e la poggió sul suo petto.
Ci fu un bagliore fortissimo e qualche secondo dopo Chara era lì, visibile a tutti.
"Sono... S-sono viva..." disse toccandosi le braccia e il viso, per poi iniziare lentamente a ridere.
"È bello vero? E lo sarà ancora di più quando potrai finalmente fare quello che hai sempre voluto..."
Nelle mani di Chara apparve un coltello. La ragazzina lo osservò rigirandoselo tra le mani.
"Vediamo un po', cominciamo da lui..." disse il fiore e allentó la presa della radice con cui teneva Papyrus che cadde a terra con un tonfo.
"Coraggio Chara... È il tuo momento!"
"Non ascoltarlo Chara! Tu non sei così lo so!" esclamò Frisk.
"Sta zitta stupida ragazzina!" esclamò Flowey stringendo la radice con cui teneva Frisk.
Intanto Chara aveva iniziato ad avvicinarsi lentamente a Papyrus con gli occhi rossi che luccicavano.
Il povero scheletro era immobilizzato dalla paura.
"Scappa Pap!" urlò Sans.
Ma ormai la ragazzina era arrivata davanti a lui.
"Fallo Chara!" urlò Flowey.
Chara guardò Papyrus che tremava, poi alzò il coltello e
"Papyrus noo!"

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