p r o l o g u e

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LULLABY"You are gold baby, solid gold

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LULLABY
"You are gold baby, solid gold."

Millie's pov

Sono ormai quattro volte che prorogo la sveglia, dal suono che secondo me è assordante, che si trova sul mio comodino bianco panna che dista circa dieci centimetri da me.

Mi alzo con pigrizia e quando noto di essere, come sempre, in ritardo, corro in bagno sciacquandomi il viso e lavandomi i denti.
Torno in camera mia vestendomi e spruzzandomi il profumo che mi ha regalato Sophia al mio compleanno.

Pettino i capelli che restano lo stesso mossi e indomabili. Prendo il mio zaino nero eastpack e ci infilo dentro il libro di filosofia, quello di chimica e quello di letteratura assieme al dizionario.

Scendo velocemente le scale per poi ritrovarmi all'ingresso. Saluto mio fratello Joe ed esco velocemente di casa riuscendo a sentire solo un 'e la colazione?' poco prima aver chiuso la porta.

Comincio a correre verso la fermata del bus che dista da casa mia circa due isolati. Ad aspettarmi ci trovo Soph, la mia migliore amica da quasi quattoridici anni.

Non siamo esattamente due gocce d'acqua caratterialmente, lei è parecchio estroversa e forte di carattere. Poi ci sono io che non riesco a parlare neanche al tizio del bus.

"Hey. Sempre in ritardo tu, eh?" ridacchia Soph lasciandomi un colpetto sul braccio.

"Non so se ti sei accorta, ma sei in ritardo anche tu." le rispondo io.

Con lei riesco a parlare molto facilmente. Mi viene semplice parlare con persone che conosco molto bene.

Saliamo sul bus e Sophia occupa il posto vicino al finestrino. Quanto la posso odiare? Sa che io odio stare dal lato opposto al finestrino, è il lato dove passano le persone... ed io odio le persone.

***

Appena scendiamo dal bus Sophia corre da Wyatt, il ragazzo che le piace. So che anche lui ricambia... ma in poche parole: 'i due non hanno le palle per dichiararsi'.

Si abbracciano e mi lasciano da sola. Come al solito d'altronde.
Li raggiungo e insieme continuiamo la nostra camminata verso l'edificio che mi rende la vita un'inferno da ormai due anni.

***

Raggiungo il mio armadietto e metto la giusta combinazione, lo apro e pongo gli appunti di chimica nel ripiano superiore. Non appena mi volto per tornare da Soph e Wyatt noto verso la fine del corridoio passare i più 'popolari' della scuola.

Sono i soliti figli di papà che non sanno fare nient'altro tranne rompere le palle a tutti. Beh, fare parte dei popolari non è tra i miei desideri. Considerando che mi odiano.
Anch'io li odio. La cosa è reciproca, eh?

La loro combriccola è formata da teste di cazzo tra cui Finn Wolfhard, Jack Grazer, Gaten Matarazzo, e i due piccioncini: Sadie Sink e Caleb Mclaughlin. Quanto sono odiosi. Gli ultimi due camminano sempre mano nella mano lanciando occhiatacce ai single. Indovinate un po' chi è single? Io.

***

Il gruppo si avvicina alla fila dei loro armadietti. La fila difronte alla mia. Chiudo velocemente l'armadietto e abbasso lo sguardo per evitare di incontrare quello dei figli di papà.

Posso solo scorgere le solite vans di Wolfhard che, stranamente, mi sta guardando. Stringo i libri al petto e non ci faccio molto caso incamminandomi verso la classe di filosofia.

Amo filosofia, è la materia che perferisco. Forse perchè è l'unica ora in cui non ho Wolfhard e la sua gang in classe. Esattamente, devo subirmi quei falsi ogni giorno.

Appena entro noto che Sophia e Wyatt sono seduti vicini. Lillis 1 e Brown 0.
Tutti i banchi sono occupati tranne uno in penultima fila. Odio stare in fondo alla classe, ma il Fato vuole così.

Mi siedo e scorgo vicino a me una figura a me sconosciuta. Non ho intenzione di parlargli, come ho detto prima non sono molto socievole. E' lui a farlo al posto mio.

"Ehy, ciao. Sei Millie, giusto? Io sono Noah, Noah Schnapp." dice il ragazzo castano porgendomi una mano.

Sorrido d'impulso senza un motivo preciso e stringo la mano di Noah.
Faccio per aprire il libro di filosofia quando sento qualcuno che sussurra il mio nome.
Mi giro lentamente verso il banco dietro di me.

Wolfhard.

"Oh ciao Brown, ho deciso di frequentare filosofia d'ora in poi." mi avvisa il riccio. Dio quanto lo odio.

"Ah si, interessante. E perchè?" chiedo fingendomi interessata.

"Le solite cose. Sai com'è, mi serviva una materia in più per passare l'esame." dice. Certo Wolfhard, peccato che l'esame tu lo faccia l'anno prossimo.

Mi volto verso il mio banco e apro il libro di filosofia per iniziare a seguire la lezione. Finn Wolfhard nella mia classe di filosofia? Non può andarmi peggio di così.

***

Terminata la lezione mi alzo velocemente dal banco e corro fuori dalla classe. Non voglio vedere la sua faccia un'altra volta. Sto odiando filosofia. Ora sono in coppia con Wolfhard per una ricerca.

Solo perchè lui va talmente male in filosofia ciò non vuol dire che abbia per forza bisogno di una che 'se la cava' per questo progetto.

Raggiungo il mio armadietto e pongo frettolosamente il libro di filosofia all'interno recuperando gli appunti di chimica. Non faccio in tempo a richiudere lo sportello che qualcuno mi chiama.

"Brown, va bene se ci vediamo a casa tua domani per studiare?" è Finn. Vuole studiare? Oh allora le cose stanno cambiando quest'anno.

"Wow, Finn Wolfhard che vuole studiare." ammetto divertita chiudendo l'armadietto.

"Smettila Brown. Rispondimi, va bene si o no?" chiede poi lui.

"Va bene. A che ora?" chiedo.

"Subito dopo scuola?" propone lui.

"Okay. Ora muoviti o farai tardi per chimica." gli ricordo mentre mi incammino verso l'aula.

***

A pranzo io e Noah raggiungiamo il tavolo di quelli che tutta la scuola definisce gli sfigati. Non siamo esattamente sfigati, conosciamo anche altra gente oltre al nostro gruppo eh.

Sophia e Wyatt parlano animatamente e io e il castano prendiamo posto difronte ai due.
Si aggiunge a noi anche Jaeden, amico di Wyatt da tempo.

Noah non smette di guardarmi e l'ho notato da quando siamo usciti dall'aula.

"Che c'è? Ho qualcosa in faccia?" chiedo tastandomi la pelle del viso.

"No. Solo... hai degli occhi bellissimi." mi dice Noah. Quasi mi strozzo con la mia stessa saliva. Mi ha fatto un complimento? Oh vi prego, ditemi che l'ha fatto davvero.

Mi volto imbarazzata e rossa in viso dall'altro lato, ma gli occhi di Wolfhard si intrecciano ai miei.

Spazio autrice
ordunque, avevo scritto questa storia su un profilo di una mia vecchia amica perchè lei me lo aveva chiesto but ha tolto il profilo e ha detto che non vuole più avere a che fare con wattpad quindi ha tolto la pubblicazione di questa storia ed io la sto riportando su questo profilo, con un titolo diverso ma la stessa trama. ve se ama.

✗ | 𝙇𝙐𝙇𝙇𝘼𝘽𝙔 » 𝘍𝘐𝘓𝘓𝘐𝘌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora