Fell si svegliò con Sans tra le braccia e che lo abbracciava a sua volta, gli accarezzò il viso per poi dargli un bacio sulla fronte.
Ma al bacio Sans si svegliò bluendo malamente <ma cosa... Fell... Che cavolo fai?> domandò alzando il busto e allontanandosi da Fell.
<non posso? Dopotutto mica ti stavo picchiando no?> chiese lui tranquillamente. Sans non rispose e si alzò recuperando i pantaloni e mettendoseli.
<ancora non posso crederci di averti lasciato fare... E poi perché proprio tu? Il mio rapitore! Quello che mi ha costretto ad uccidere dei mostri innocenti!> Sans ora che si era riposato aveva di nuovo la lucidità e si vergognava di essersi concesso a Fell, di averlo lasciato fare.
Ma Fell non rispose, semplicemente si alzò e si avvicinò a lui, all'inizio Sans sembrava spaventato ma poi Fell... Lo abbracciò <Sans... Mi dispiace per tutto questo, te lo giuro... Ma almeno... Non ho dovuto ucciderti>
Sans rimase per qualche istante immobile per poi ricambiare l'abbraccio <ancora non so se incazzarmi o ringraziarti per questo>
<Sans... Io purtroppo non ho la chiave del collare che porti... Ma... Ti voglio con me... Non so spiegarti bene perché ma... Sono felice che sei stato affidato a me>
Sans bluì per quell'affermazione e spostò lo sguardo un po' imbarazzato.
<che situazione assurda... Possibile che il mio carceriere sia così... Così gentile? Perché? Non ha un minimo senso, perché lo fai? Hai aspettato che fossi io a lasciarti fare anziché usare la forza per scoparmi, poi mi dici queste cose.... Ti rendi conto della contraddizione del tenermi prigioniero e prenderti cura di me?>
<lo so! Lo so benissimo! Solo.... C'è qualcosa che.... Ti rende diverso dagli altri va bene!?>
<d-diverso?> lo guardò confuso.
Fell sospirò <non so perché mi preoccupo così, è da quando ti ho visto che ci penso.... Penso a quanto... Tu sia stupendo> disse accarezzandogli il viso, Sans era diventato un mirtillo per quanto era bluito.
A quel punto Fell cominciò ad avvicinarsi lentamente a Sans che rimase immobile nonostante si capisse che cosa Fell volesse fare, eppure rimase fermo, guardando Fell che si avvicinava sempre di più fino a baciarlo e Sans ricambiò.
Dopo un po' si staccarono guardandosi negli occhi, Sans ridacchiò <direi che... La nostra situazione è piuttosto complicata>
Anche Fell ridacchiò <vero... Ora però meglio andare, ti devi allenare>
<lo so> si alzò e si rivestì poi assieme a Fell andarono a mangiare e dopo ad allenarsi.
Passarono così i giorni, con gli allenamenti di Sans, le sue uccisioni per aumentare di LV e il tempo libero passato a sbaciucchiarsi nonostante si trovassero spesso in disaccordo, non ebbero altri rapporti dopo quella volta.
Sans lentamente si abituò all'atmosfera che c'era in quel posto ed ogni tanto usciva andando in giro per la sala principale. Non parlava molto con gli altri e se lo faceva sparava le sue battute squallide che lo facevano finire nei guai con individui simili, ma poi arrivava Fell a difenderlo e questo Edge lo notò facendolo chiamare in privato.
<sei molto attaccato al tuo schiavetto> così cominciò la conversazione mentre sorseggiava del vino rosso.
<Sans non è il mio schiavetto Boss, è.... Un collega diciamo>
<però non avete ancora fatto alcun colpo assieme>
<era troppo debole ancora ma ora il suo LV è abbastanza alto, se volete darci una missione Sans ed io la porteremo a termine di sicuro> Fell era più risoluto del solito, il continuo proteggere Sans dagli altri lo aveva reso più sicuro di sé, come se avesse trovato un motivo valido per lottare, cosa che prima a lui mancava.
Ora comprendeva perché Sans si fosse sacrificato così per il fratello, anche lui lo avrebbe fatto per Sans, avrebbe persino sfidato Edge se fosse stato necessario.
In quei giorni passati assieme lo aveva capito, almeno in parte, cosa rendesse Sans diverso dagli altri, forse per lui era ancora troppo presto per ammetterlo ma nella sua anima lo sapeva bene ormai.
Edge si accorse subito di quella sicurezza che Fell non aveva mai posseduto <lo hai stuprato?> domandò schiettamente.
Fell arrosì leggermente <cos!? Boss!>
Edge gli si avvicinò <rispondi>
<ecco.... N-non era proprio uno stupro.... Gli ho dato la possibilità di fermarmi ma... Non lo ha fatto> rispose Fell mentre Edge ghignò sadicamente.
Fell ebbe paura di quello sguardo, sapeva benissimo cosa significasse, a Sans sarebbe spettato lo stesso trattamento che era stato riservato a Dust. Non poteva permerterlo, doveva riuscire a convincere Edge che poteva fidarsi di Sans oppure permettergli di scappare in qualche modo.
Continua.
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Mi Hai Rapito L'anima {Kustard}
FanficTanto ormai sono multishipper quindi chissene. La storia non è ambientata in un multiverso ma in un mondo simile al nostro dove mostri e umani vivono in tranquillità..... Più o meno. Sans è il commesso di un supermercato e Fell... Beh è il classico...