Natale 2

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Taehyung aveva considerato l'incontro con Jungkook uno dei suoi tanti piccoli incidenti di percorso, nulla di grave. Si era limitato a non menzionare con nessun collega l'accaduto, giusto per non compromettere la sua già malfamata reputazione. 

Poteva capitare di essere beccati dagli umani. Di certo non gli faceva onore, ma a tutti gli elfi migliori era capitato almeno una volta in tanti anni di carriera. 

Infatti l'anno successivo Taehyung si lasciò cadere nella cappa di quello stesso camino a cuor leggero, sicuro che la sua strada e quella di Jungkook non si sarebbero più incrociate, se non tramite i regali. 

Invece, quando atterrò nel focolare, il bambino si trovava già nel salotto, seduto composto sul divano. 

Quel suo sguardo assente volò subito sull'elfo, destato dal cigolio della griglia che veniva aperta. Mentre Taehyung ne usciva Jungkook si spinse in avanti e scese dal divano ancora troppo alto per la sua statura minuta. 

Ad una prima occhiata la stanza gli parve immutata in ogni singolo particolare, solo rischiarata da un maggior numero di lumi. Non avrebbe saputo dire se erano quest'ultimi a dare un effetto leggermente più sfilato al viso tondeggiante di Jungkook o se era merito della crescita. 

Nel momento in cui non ci fu più niente a dividerli e i due poterono guardarsi direttamente in faccia, Taehyung rimase perplesso nel vedere il visino del più piccolo così serio. 

Non che si aspettasse chissà quale sorriso smagliante, dato che sospettava di non stargli particolarmente simpatico. Va bene che doveva essere rimasto parecchio deluso per non aver visto Babbo Natale in persona, ma di sicuro non avrebbe dovuto guardarlo in quel modo. 

Sperò di sbagliarsi di grosso quando in quegli occhioni scuri intravide una qualche sorta di timore nei suoi confronti, gli angoli della bocca che pendevano pericolosamente verso il basso.

Le sue teorie parvero confermarsi quando Jungkook parlò, la voce così insicura rispetto a quella spigliata ed intraprendente che ricordava.

Il bambino puntò un dito verso la parete alla sua destra, indicando un mobiletto nello specifico.  

"I biscotti." disse. "Ci sono i biscotti, vedi?" 

L'elfo non capiva cosa c'era che non andasse. 

"Si, li vedo. Tu non dovresti essere a letto?" 

"Volevo farti vedere i biscotti. C'erano anche l'anno scorso, non è colpa mia se tu non li hai notati." 

Jungkook lo trattava con una freddezza adulta che faceva a pugni con la sua immagine; continuava a starsene lì in piedi, le braccia distese lungo i fianchi, la testa bassa. Sembrava accusarlo di qualcosa. 

Scusarsi parve a Taehyung l'idea migliore. "Non è che non li ho notati, è che non ne avevo voglia. E poi ero già in ritardo, non potevo fermarmi a mangiare." 

Jungkook alzò appena il capo, le fiammelle delle candele riflesse nei suoi occhi lucidi. Tirò su con il naso, la voce che andava assottigliandosi man mano che parlava. 

"Erano vecchi? E' per questo che mi hai messo nella Lista dei Cattivi?" 

Taehyung rimase interdetto. 

"Ma tu non sei nella Lista dei Cattivi, Kookie." 

Avrebbe di nuovo perso minuti preziosi, ma non importava. Doveva capire cosa c'era sotto quella storia. Cosa poteva essere cambiato in un anno?

Il biondo si chinò sulle ginocchia, ponendosi alla stessa altezza di Jungkook. Voleva che l'altro capisse il suo non ritenersi superiore, che interpretasse il suo atteggiamento come aperto e confidenziale. Mai e poi mai un bambino avrebbe dovuto temere un elfo. 

PINKY PROMISE: una promessa per ogni Natale (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora