Jungkook aveva smesso di fare tante cose da quando aveva compiuto diciotto anni.Aveva smesso di essere mantenuto dall'orfanotrofio gratuitamente. Un letto c'era ancora per lui, ma se lo guadagnava ogni giorno lavorando con i bambini più piccoli. Per le badanti era stato molto più semplice fare affidamento su qualcuno che sapeva già come funzionasse il lavoro anziché cercare un qualche giovincello che non sapeva dove sbattere la testa.
Jungkook aveva smesso di studiare, non potendoselo permettere di tasca propria. Aveva smesso di andare nel retrobottega del fornaio, preferendo farsi servire come i normali clienti.
Aveva smesso di fare tante cose, ma non tutte quelle che avrebbe dovuto.
Non poteva smettere di raccontare favole ai bambini. Non poteva smettere di disegnare.
Non poteva neanche smettere di sentirsi sulle spine per tutta la durata della vigilia. E nemmeno poté imporsi di dormire, quando quella sera si mise a letto.
Tutto quello che voleva era addormentarsi e svegliarsi con le prime luci dell'alba. Un sonno profondo, senza sogni, di quelli che ti fanno chiedere se effettivamente ci si sia appisolati.
Più lo desiderava più quello non giungeva.
Giunse qualcun altro, invece.
Non un singolo rumore lo aveva insospettito del suo arrivo. La sua presenza era stata introdotta solo dall'opaca luce di una lampada ad olio, sempre più forte, sempre più vicina, fino a quando quel rettangolo di luce ritagliato dalla porta non smise di proiettarsi contro le pareti della sua minuscola camera. Si espanse su ogni superficie quando la sua fonte entrò.
Taehyung ci aveva messo un po' a trovarlo, ma alla fine ce l'aveva fatta.
Il castano gli dava la schiena, raggomitolato su un fianco. La lampada ad olio venne appoggiata da qualche parte, stabilizzandosi.
Il materasso si abbassò appena sotto il peso nullo dell'elfo che ci si appoggiò con i gomiti, accovacciato nello stretto spazio dietro il corpo di Jungkook. Prese ad accarezzare delicatamente i capelli di quest'ultimo, attento a non tirarglieli.
Sapeva benissimo che il ragazzo non stava nemmeno fingendo di dormire, ma volle lasciargli credere il contrario.
"Buon Natale, Kookie." soffiò.
Sporgendosi appena oltre la sua schiena posò un bacio impalpabile all'estremità del suo occhio.
Limitandosi a questo, scivolò giù dal letto e lasciò la stanza.
Jungkook si chiese se quella sua ferita fosse mai destinata a rimarginarsi.
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PINKY PROMISE: una promessa per ogni Natale (BTS FanFiction - Taekook)
Fanfic"Tornerò ogni anno. Sempre. Te lo prometto." AU in cui Taehyung è un elfo e Jungkook è il bambino che lo aspetta anno dopo anno, ogni Vigilia di Natale. Il tempo passa e Jungkook cresce, ma le ore che ha a disposizione con Taehyung diminuiscono sem...