Capitolo 2 Amici del cuore

685 93 25
                                    

'Questo è quanto' fece Clint alla Tyler. L'appartamento assegnatole era piccolo, composta da angolo cottura, salone, camera e bagno. Sul pianerottolo, in fondo a sinistra, si trovava quello del collega, e gli altri tre erano ubicati nel corridoio di destra. Erano troppo vicini per i suoi gusti.

L'uomo le aveva fatto strada lasciando le sue borse in stanza da letto. 'É tardi e il supermercato qui sotto è chiuso. Ti scrivo il telefono di un take away, che consegna pure la colazione, per domattina. Per la cena, se vuoi, ti posso preparare un panino. Lo faccio per me, per cui non è un problema. Vieni di là. Non faremo tardi e, dopo, potrai disfare i bagagli'.

'Non vorrei disturbarti' Rafflesia aveva risposto a bassa voce; era incerta ma approfittò perché voleva parlargli.

La casa di lui era identica e arredata nello stesso modo. Vi regnava un sano disordine maschile. Barton si lavò le mani e iniziò a farcire il pane.

La brunetta si era accomodata al tavolino dell'angolo cottura e lo osservava lavorare alacremente. 'Clint, ascolta: per il bacio di prima, ecco, non voglio guai o casini. Se non è un problema per te, sarebbe meglio dimenticarlo' più di così non era riuscita ad essere diplomatica.

Il Falco si allineò 'Hai ragione, scusa, mi sono fatto prendere dal momento. Meglio evitare coinvolgimenti, siamo colleghi. Già abbiamo Banner e Romanoff come coppia e non è facile. E voglio rimanere vivo, sai il Capo Fury ha messo una taglia sulla testa di chi solo ti guarda!' rise e la ragazza gli andò dietro a crepapelle.

Quando si calmò, aggiunse 'Ho bisogno di un amico, più che altro, non di un fidanzato!'.

'Già ce l'hai' le fece l'occhiolino, passandole un panino stra-farcito di tonno, pomodoro e maionese, avvolto in un tovagliolo di carta. Aveva aperto due birre e le si era seduto di fronte, addentando il proprio sandwich.

'E' buonissimo, divino!' si complimentò Rafflesia, leccandosi la salsa dalle labbra.

'Sarà la fame, secondo me!' sminuì l'altro.

'Non credo'.

'La prossima volta ti preparerò le lasagne, quelle sì che mi vengono da dio!' si offrì.

'Mi prenoto, allora! Mi piacciono tantissimo! Sono il mio piatto preferito in assoluto!'.

La conversazione andò avanti per parecchio, simpaticamente, fin quando l'agente Tyler notò che era passata la mezzanotte. 'Devo muovermi, le valigie mi aspettano'.

'Certo, ci vediamo domani. Se ti va, vieni alla base insieme a noi; di solito Rogers prende la sua moto e noi quattro andiamo tutti insieme con la mia auto, per cui il posto c'è. L'appuntamento è al parcheggio, alle nove'.

'Grazie, lo farò. A domani, Clint, buonanotte' scese dallo sgabello e lo salutò, scoccandogli un innocente bacetto sulla guancia.

'Buonanotte, Rafflesia' contraccambiò, sorridendole dolcemente.

La ragazza si allontanò per tornare nel suo appartamento, pensando di aver trovato un nuovo amico.

***

Quando il Falco era sceso nel garage, la Tyler, jeans, dolcevita di lana violetto e cappottino marrone, era già lì ad aspettarlo sentendo la musica a tutto volume con le cuffiette nelle orecchie. 'Ciao. Non sapevo quale fosse la tua auto'.

'Buongiorno. É il fuoristrada grigio. Gli altri sono in arrivo. Steve è già andato, la sua moto non c'è. É nato settimino' Barton spiegò.

Dalle porte dell'ascensore uscirono i due Avengers che abitavano nel palazzo e che lei già conosceva, insieme ad una ragazza minuta dai capelli rossi.

Stella d'argentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora