A Miryel, per così tanti motivi che non avrebbe nemmeno senso elencarli tutti. Lei sa <3
Quella era la sua vera esigenza. Cercare qualcuno, in quel modo,
sentire quella vicinanza, quella fusione. Vivere senza la pelle.
(M.Z.Bradley - L'Erede di Hastur)
~ Resurrection ~
"There was a time when I could breath my life in you.
One by one your pale fingers started to move.
And I touched your face and all life was erased.
You smiled like an angel (falling from grace)."
Non ho mai amato il mio nome.
L'ho sempre ritenuto troppo insolito, troppo eccentrico, e assai poco adatto ad una natura, la mia, tutt'altro che accomodante. Il bianco non è certo un colore che mi si addice.
Ma adesso che è lui a pronunciarlo, "Albus Albus Albus", con la voce rotta dal desiderio, mi sembra che non possa esistere suono più seducente al mondo. Il mio nome sulle sue labbra è un incantesimo, una maledizione, una supplica a non fermarmi - come se ne avessi l'intenzione -, a scivolare finalmente in lui, a spingermi - a spingerci - un passo ancora più vicini all'orlo dell'abisso.
È così che voglio vivere, senza freni o inibizioni, facendo l'amore con lui ogni notte come se fosse la prima e l'ultima volta, soggiogato da respiri che si fanno carne, occhi che si cercano, anime che si chiamano, mani che accarezzano, che stringono, che esplorano. Scoprendo voglie inaspettate da assecondare e aneliti nascosti da portare alla luce e soddisfare, bisogni sconosciuti che non si possono contenere e sensazioni troppo intense perché il silenzio sia in grado di seppellirle.
I suoi lunghi capelli, sparsi ovunque sopra i cuscini, creano un'aureola di pallido oro intorno al suo viso angelico, e io non posso fare a meno di annegare in essi, lasciandomi stordire e avvolgere dal loro profumo - sensuale, esotico, inebriante -, pronto a perdermi di nuovo nell'ardore incosciente di una fame - fame di lui - che toglie il fiato, annebbia la vista, artiglia il petto e lacera il ventre. Sentirlo fremere sotto di me, aggrappato alle mie spalle, avvertire le sue unghie affondare possessive fra le scapole mentre la mia bocca si riempie ingorda di gemiti agonizzanti e pelle rovente, mi eccita e mi infiamma il sangue nelle vene come nient'altro - nessuno - è mai riuscito a fare. Le nostre dita (e le braccia e le gambe - tutto), si legano e si annodano in un laccio ferreo, impossibile da sciogliere. Voglio farlo mio fino a renderlo parte di me, fino a non poter distinguere il mio corpo dal suo. Perché lui è più me di me stesso. Morire insieme e insieme risorgere, ancora, ancora e ancora, per restituirci all'alba e alla vita purificati e plasmati in un'entità nuova, perfetta, completa - una cosa sola nello spirito e nel cuore.
Incateno il suo sguardo al mio, senza concedergli alcuna via di fuga, protendendo la mente per catturare con imperiosa dolcezza i suoi pensieri, lasciandomi inglobare a mia volta, in totale abbandono, perché non c'è nulla, nulla che non possiamo condividere, ogni più piccolo spasmo, ogni sussulto graffiante, ogni travolgente brivido d'estasi appartiene a entrambi. Il mio piacere è il suo piacere, il suo dolore è il mio dolore.
Mio, realizzo, un istante prima che un orgasmo feroce ci divori vivi.
La sua risposta non si fa attendere, e mi investe chiara e decisa - ineluttabile - come il più solenne dei giuramenti.
Mio.
Nella buona e nella cattiva sorte.
Finché morte non ci separi[1].
Racchiusa e protetta dal mio palmo sinistro, la cicatrice che ci ha uniti brucia più del fuoco.
"We've been slaves to this love
from the moment we touched,
and keep begging for more
of this resurrection."
{Words Count: 500}
[1] mio personalissimo headcanon sul Patto di Sangue. Sono curiosa di conoscere la formula di questo incantesimo: considerando che per il Voto Infrangibile (più circoscritto rispetto al patto di sangue, poiché riguarda UNA sola azione specifica) viene usata la formula propria del matrimonio ("Vuoi tu..." "Si, lo voglio" che, secondo la tradizione cristiana, richiama il "Sì" di Maria di fronte all'Angelo, quindi è la parola in cui si manifesta e si concreta l'Alleanza di Dio con gli Uomini) non mi stupirei se in questo caso, assai più onnicomprensivo (un patto di sangue riguarda TUTTE le sfere dell'esistenza), venisse usata l'ultima parte della medesima formula, appunto: "nella buona e nella cattiva sorte, finché morte non ci separi" (trovate comunque un post più approfondito in pagina).
Nota:
E niente, sto sotto un treno (un treno bello grosso) per Albus e Gellert e sono felice solo quando posso farli stare insieme, possibilmente a rotolarsi in un letto.
Mi aspetto un po' di gratitudine da parte di questi due colombi, visto che sto elargendo loro più gioie di quante il canone ne abbia in serbo.
Meglio non pensarci.
Soundtrack: Resurrection, HIM.
Vi aspetto su Lost Fantasy, se vi va ;)
Alla prossima!
Questa raccolta fa parte della serie "We were closer than brothers" insieme a: "Fear the Fever", "Meet me after dark again", "Quando viene dicembre" e all'altra raccolta "As my memory rests - but never forgets what I lost", tutte pubblicate sia su EFP che Wattpad.
N.B: c'è ancora qualcuno in sala convinto che Albus sia un povero agnellino indifeso, manipolato e innocente, alla mercé del lupo cattivo? Sì? Prego, Signore e Signori, accomodatevi all'uscita.Non lasciatevi ingannare da quegli occhioni azzurri.
(Nell'immagine, Toby\Albus in tutto il suo splendore)
STAI LEGGENDO
He's more myself than I am (YOUNG!GRINDELDORE)
FanfictionWe were closer than brothers #3 {Young!AlbusxGellert} Variazioni sul tema: cosa succede quando sono soli e (quasi sempre) chiusi in una stanza. Da letto, ma non necessariamente. Personale "zona franca", dove l'angst è bandito... per quanto possibile...