Chapter 3

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*Ashton*

 

Un altro giorno. Un altro giorno dove sono felice di essermi svegliato. Ormai ci sto facendo l’abitudine, e mi piace.

Oggi inizio la terza settimana di fisioterapia. Tutto sembra essere diventato più semplice, da quando ho capito che ne sono capace e che ce la posso fare, Jo mi ha dato la forza di andare avanti e trovare la fiducia per rialzarmi e fare meglio ogni volta.

Sono passati due giorni da quando ho visto Jo l’ultima volta, dopo il weekend, e questa volta, però, mentre mi sto avvicinando alla palestra per iniziare il solito appuntamento so perché sono felice. So perché tutti questi giorni da due settimane mi sono svegliato in qualche modo felice.

Jo.

Sto impazzendo all’idea di vedere di nuovo Jo. Sto impazzendo all’idea di sentire di nuovo le sue mani su di me, il suo viso a pochi centimetri dal mio; i suoi occhi grandi, azzurri e le sue labbra a forma di cuore, piene e rosee.

Sono impaziente di sentire di nuovo la sua voce dolce e tranquilla, le sue parole incoraggianti e piene di speranza. Anche quando sono sto per arrendermi completamente a tutto, al dolore, alla fatica, lei è sempre in grado di riportarmi indietro e darmi la forza per tentare una volta in più. Sembra che desideri più lei di me che io riprenda a camminare – ironico vero?

Entro dalla larga porta a vetri della palestra avvistando Jo in fondo alla stanza seduta come sempre sulla panchina, con Shane. Non so che cosa di lui, ma quel medico non mi convince. Ha quell'aria insopportabile da quarter back del liceo che ha ai suoi piedi tutte le ragazze che vuole e di cui non gliene frega un cazzo a parte farsele una dopo l’altra.

Penso che non si meriti Jo, lei è così dolce, comprensiva e...non adatta a lui. La vista di quei due insieme – o meglio di Shane appiccicato a Jo – mi fa provare una strana sensazione allo stomaco, non la provavo da molto tempo, ma in un certo senso mi piace. Perché significa che non sono indifferente, ma provo qualcosa per Jo.

“hey Jo”  dico avvicinandomi alla panchina dove è seduta con quel medico.

“oh ciao Ashton!”  mi saluta e un sorriso sboccia sulle sue labbra. Mi chiedo se sia merito mio, ma probabilmente no “lui è Shane, Shane Ashton”  dice indicando prima lui e poi me.

“piacere, Jo parla spesso di te”  giurerei di vedere le guance di Jo diventare di una sfumatura più intensa di rosa, ma probabilmente è solo una mia impressione. O forse la speranza che lei si senta con me nello stesso modo in cui mi sento io con lei.

Shane tende una mano verso di me per stringere la mia, ma la rifiuto limitandomi a fare un piccolo cenno con la testa.

“credo sia meglio che andiamo adesso” interviene jo notando la tensione tra di noi. Io annuisco concordando con lei. Jo si alza e io la seguo con la sedia a rotelle fino al solito posto.

È la prima volta che vengo qui da solo, senza l’infermiera che mi porta da tutte le parti dico, ed è un sollievo devo dire. Daisy era troppo vivace e non faceva altro che impicciarsi e chiedermi come mi trovavo con Jo e cose del genere, non la sopportavo più, davvero.

“okay, oggi proviamo a fare qualche passo okay?” 

“uhm d’accordo” concordo aspettando che mi dia le stampelle.

“okay tieni queste” afferro le stampelle e ripeto gli stessi gesti di sempre per alzarmi in piedi.

Jo fa qualche passo indietro per lasciarmi spazio, porta le mani dietro la sua testa sollevando i capelli biondi in una coda di cavallo. Quando riporta i suoi occhi su di me, io sono in piedi di fronte a lei. Con i miei occhi color nocciola cerco i suoi finché non li incontro; un sorriso cresce di nuovo sulle sue labbra e automaticamente anche sulle mie.

The Crash || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora