Chapter 6 - FINAL CHAPTER

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*Jo*

*alcuni mesi dopo*

"...torna qui ti prego" la sua voce era come una supplica, i suoi occhi svuotati di quella luce che amavo - amo.

"non posso Ashton, mi dispiace" dirlo mi fece quasi più male che vedere il suo volto mentre lo ascoltava.

"Jo..." sussurrò mentre io uscivo dalla porta lasciandolo solo. Mi sentii in colpa e tornai solo pochi minuti dopo, lui stava ancora fissando i passanti correre fuori dalla palestra.

Quando mi avvicinai a lui il suo volto si illuminò per un breve momento prima che io parlai di nuovo:

"quando passerai anche tu di là correndo, allora potremo stare insieme" il suo volto aveva un'espressione delusa e triste, vorrei aver combattuto per lui, essermi gettata tra le sue braccia e aver gridato a tutti il mio amore per lui.

Mi sveglio di nuovo sudata e sconvolta per il solito sogno che ormai mi viene a far visita ogni volta che riposo le palpebre. Basta un po' di buio e i ricordi di lui mi ritornano alla mente.

Vorrei aver lottato, vorrei essergli stata vicina, ma non l'ho fatto. Ho lasciato tutto andare solo qualche giorno dopo il nostro bacio, mi hanno traferita in un altro reparto e io ho accettato senza aprir bocca; non potevo sopportare di vederlo ogni giorno, toccarlo e stargli accanto non nel modo in cui vorrei.

Chissà ora come sta, so che è stato dimesso da alcune settimane, ma non so dove è andato: non hai mai avuto occasione di raccontarmi di lui, alla fine. Nonostante siano passati mesi non riesco a togliermi dalla testa la sua immagine, il suo sorriso, i suoi occhi e la sua risata, ma anche la delusione e il dolore dipinto sui suoi lineamenti quando lo lasciai solo in quella palestra.

L'unica cosa che desidero è di poterlo vedere ancora, per un ultima volta. Anche se sento che i miei sentimenti per lui sono accresciuti pur non avendolo visto per così tanto, so che per lui non è lo stesso. Ma cosa potrei aspettarmi? Sono stata io ad abbandonarlo là, a respingerlo e a scappare come una codarda perché non volevo vederlo soffrire a causa mia. Una piccola speranza di rivederlo rimane accesa dentro di me, anche se è ovvio che non mi vorrà mai rivedere.

Esco dalla stanza raccogliendo i capelli biondi in una coda di cavallo, e mi stropiccio gli occhi: il turno di notte è sempre più pesante, soprattutto da quando i ricordi di Ashton impediscono il mio sonno.

"dottoressa Blase, finalmente" un'infermiera mi ferma mentre cammino nel corridoio del reparto di ortopedia alla ricerca di Shane. "la cerco da almeno mezz'ora, la cercano nel reparto di fisioterapia"

"qual è il problema?" chiedo rallentando il passo. Non vado in quel reparto da mesi. Nel frattempo ho superato l'esame finale per gli specializzandi e sono ufficialmente un medico, sto ancora scegliendo la specializzazione; ortopedia mi sta regalando soddisfazioni, ma l'amore per la fisioterapia non è ancora scomparso.

Shane insiste che dovrei affiancarlo in ortopedia, ma non riesco a trovare quella forza per accettare. Come no riesco a trovare quella forza in me per cedere alle sue costanti avance e richieste di appuntamenti, non mi sento pronta.

"un vecchio paziente, chiedeva di lei" mi risponde la donna e potrei giurare di sentire il mio cuore saltare un battito. Ashton. "ma potrebbe essere già andato via"

"d'accordo ci vado subito" la ringrazio e mi giro imboccando la direzione opposta. Potrebbe essere Ashton, quale altro vecchio paziente potrebbe chiedere di vedermi? Non mi ricordo di nessun'altro così importante che potrebbe chiedere di vedermi.

The Crash || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora