Capitolo 12

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Nadia

Con le poche forze in mio possesso riuscii a ricostruire l'accampamento.
“Cocciuta, ti potevamo dare una mano.”
“Ti ho già detto che non frugherai nella mia borsa magica!”
Io ero testarda quanto lui era insistente.
“Fenix, lasciamolo riposare e facciamo due chiacchiere tra ragazze. La tenda è tutta tua Loki.”
“Devi riposarti anche tu, cosa credi?”
“Più tardi, ora ho cose più importanti da fare.”
Io e la mia amica ci allontanammo e ci andammo a sedere in uno spiazzo da dove si godeva di una magnifica vista.
“Non riesco ancora a credere che tu sia qui adesso dopo ben due anni! Finalmente sei ritornata a casa, e non potrei essere più felice.”
Le sorrisi. “Anche io sono entusiasta di rivederti ma... ho paura. Non so se il mio piano funzionerà, quindi non sono certa di potermi permettere una vita diversa da quella che ho condotto nell'ultimo periodo.”
“Vedrai che ce la farai, sei molto forte, lo sappiamo entrambe. La sua maledizione si spezzerà e potrai tornare a vivere con me a Sunset.”

Sospirai.

“Loki mi ha chiesto di andare ad abitare nella città dello zodiaco, e ha invitato anche te.”
La vidi sgranare gli occhi. “Siete già a questo punto della relazione?”
Mi sentii avvampare di colpo. “Ma no, cosa dici! Solo che ho parlato dei miei dubbi anche con lui, e mi ha offerto di andare là così da poter essere al sicuro. Ho avuto un momento di debolezza e gli ho vomitato addosso tutto quello che avevo dentro.”
“Scusa, e continui a negare a te stessa i sentimenti che provi per lui? Nemmeno con Corvus quando era buono ti aprivi in questo modo, non te le sei fatte due domande?”
“Me ne sono fatta due, poi quattro, poi otto, poi cento; non credere. So di essermi innamorata, ma sto cercando di smetterla.”
“Sai che se le cose andranno bene sarai libera vero? In quel caso cosa pensi di fare?”
Non ne avevo proprio idea, era sempre così difficile con lui.
“Io... Non lo so. Però so che non è innamorato di me, semplicemente mi vuole molto bene. Ha occhi solo per Lucy, la sua maga. Quindi che dovrei fare se non lasciar perdere?”
“Se vuoi un parere da amica si vede lontano un miglio che prova qualcosa per te, e con il suo carattere sicuramente te ne ha dato prova.”
Ci riflettei un attimo, e arrossii di colpo ripensando a tutte le situazioni che si erano create durante l'addestramento.
“Mi stai nascondendo qualcosa, lo vedo. Allora, dimmi che cosa è successo tra di voi?”
“Non devi sapere tutto!”
“Non ti vedo da due anni, è OVVIO che voglio sapere tutto, qui, adesso. Forza, sputa il rospo.”
“Io... Mi vergogno.”
Si mise a ridere. “Tipico da parte tua, ma sono la tua migliore amica, a me puoi dire tutto. E poi così facendo posso avere un quadro completo e darti dei consigli migliori.”
Sospirai. “E va bene. Andiamo con ordine... Allora... Quando ho avuto un bruttissimo incubo mi ha cercato di calmare nonostante fosse molto tardi, mi ha dato dei baci a stampo sulla schiena per punzecchiarmi, mi ha provocato spesso facendo allusioni, mi ha ascoltato quando ero in difficoltà, mi ha curato per un giorno intero senza dormire quando io non ero cosciente nonostante anche lui fosse ridotto piuttosto male, in un momento di follia ci ha provato spudoratamente dandomi baci, diciamo poco casti sul coll...”
“COOSAAAA?? Amica, ma ti rendi conto oppure sei davvero così ingenua?”
“Non ho finito... E per ultimo, in un altro momento di poca lucidità...”
“Cosa è successo?”

“Mi ha baciato.”

“Oh signore, e cosa vuoi di più come prova?”
“Sono i suoi pensieri che mi frenano. Non combaciano mai con le azioni. Per questo sono convinta che in realtà lo faccia perché è fatto così di suo, e non per reale interesse.”
“Non lo conosco, ma da quello che mi racconti è un ragazzo molto buono, e non sarebbe così doppiogiochista da comportarsi così senza un reale interesse. Un conto è un complimento, o un regalo, un altro è un bacio. Magari anche lui lo nega a sé stesso.”
“Io non lo so, sono confusa. Però credo che la priorità non sia questo. Ora mi devo concentrare sul riprendere la mia libertà!”
“Sì, hai ragione. Comunque, tanto per concludere il discorso, è proprio carino, te lo sei scelto bene. Se non te lo prendi tu, magari ci faccio un pensiero io.”
Le pizzicai il braccio con aria di sfida.
“Cerchi rogne eh?”
Ci mettemmo a ridere entrambe, come ai vecchi tempi. Continuammo a parlare per ore e ore senza accorgerci del passare del tempo. Dovetti raccontarle tutto il mio addestramento nei minimi dettagli, compresi i miei momenti imbarazzanti. Calò la sera, e io ormai avevo ripreso tutte le forze anche senza dormire. Ritornammo all'accampamento, dove c'era Loki sdraiato sul materassino che riposava profondamente.
“Ma quanto poltrisce?”
“Diciamo che è stata una prova abbastanza impegnativa. Ehi leoncino, su svegliati.”
Lo scossi dalla spalla e lo vidi aprire gli occhi lentamente.
“Tortorella che ore sono?”
“Molto tardi, ormai fuori è buio.”
Si alzò mettendosi seduto, e vidi Fenix arrossire appena.
“E mettiti una maglietta per piacere!”
“Non sei abituata scusa? Da quando fai storie?”
La mia amica arrossì ancora di più. Mi schiarii la voce e la indicai con lo sguardo.
“Ah, già.” Si rivestì e cenammo insieme. Era imbarazzante vedere come Fenix cercava di indagare sulla presunta cotta del ragazzo per me. Come mi aspettavo però nessuna provocazione diede l'effetto sperato.

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