la minaccia..

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ALESSANDRO: BEH LUI... MI HA MINACCIATO DI LASCIARTI ALTRIMENTI MI UCCIDE MENTRE SONO INSIEME A TE

IO: NO VABBE, DOMANI VADO DALLA POLIZIA, STO CRETINO MI HA STUFATA.

ALESSANDRO: LO CONOSCI?? IO: È UN DEFICENTE CHE VIENE A SCUOLA CON ME, DICE CHE LE PIACCIO E DEVO ESSERE SUA MA A ME FA SCHIFO E POI GLI HO DETTO CHE PER ME ESISTI SOLO TU, OGGI È VENUTO QUI CON ARIA PREPOTENTE, L'HO FATTO MANDARE VIA.

ALESSANDRO: HAI FATTO BENE PICCOLA.

IO: SENTI AMORE, ADESSO DEVO ANDARE CHE MI STA CHIAMANDO MARTINA, TI RICHIAMO DOPO OKAY?
ALESSANDRO: VA BENE CUCCIOLA. [ORE 19:30]
POSO IL CELLULARE SUL TAVOLO E VADO DA MARTINA CHE È IN CAMERA MIA.

MARTINA: SENTI SIGNORINELLA, COS'É QUESTO?
IO: SENTI IMPICCIONA, PERCHÈ TI METTI A FRUGARE NELLE MIE COSE?

MARTINA: SCUSA NON VOLEVO, MA SAI SONO CURIOSA.

IO: LA TUA CURIOSITÀ TIENILA FUORI DALLA MIA STANZA OKAY?
MARTINA SI ALLONTANA DALLA MIA STANZA E SI DIRIGE VERSO LA CUCINA... [19:40 SEGNA IL MIO OROLOGIO]
HO DIMENTICATO IL TELEFONO IN CUCINA, VADO A PRENDERLO CHE DEVO RICHIAMARE ALE.

IO: OH, MA LA SMETTI? ADESSO PURE A FRUGARMI IL TELEFONO STAI?

MARTINA: TRANQUILLA CHE NON SONO RIUSCITA A SCOPRIRE IL TUO PIN

IO: E MENOMALE, FATTI I FATTI TUOI. [RITORNO IN CAMERA E MI SOFFERMO SUL BAULETTO CHE MARTINA ERA VENUTA A FRUGARE... È L'UNICA COSA CHE MI RESTA COME RICORDO DELLA MIA FAMIGLIA]

IO: MI SCENDONO LE LACRIME, APRENDO IL BAULE HO RITROVATO UNA MIA FOTO SULL'ALTALENA INSIEME AI MIEI GENITORI..MA POI PERCHÉ MI HANNO PORTATA QUI? MI CHIEDO. [ALL'IMPROVVISO SUONA IL CELLULARE CHE MI DISTOGLIE DAI MIEI PENSIERI GUARDO LO SCHERMO E MI ACCORGO CHE...]

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