Justin.
«Stai bene, amico?» domandai a Dante, entrando in sala.
Era seduto sul divano, con i gomiti sulle ginocchia, tenendosi la testa tra le mani. Scosse la testa e alzò lo sguardo, «ho uno strano presentimento, come se fossi malato, ma non fisicamente, mentalmente. Non ho idea di quello che mi stia succedendo, amico. Sarà lo stress. »
Mi sedetti, guardandolo per un minuto, prima di parlare: «potrebbe sembrare stupido, ma l'ho visto una volta in tv. Alle volte i gemelli, hanno questo tipo di connessione e sentono il dolore che sente l'altro. Forse.. forse stai provando quello che sente ora Kyah.»
Sembrò pensarci per alcuni minuti, «non so perché non ci ho pensato.» disse, accigliandosi, «amico, se è davvero così, Kyah deve essere terrorizzata. Lo sento da quando abbiamo parlato con lei dall'ultima volta, non riesco a scrollarmelo di dosso.»
Mi passai una mano sul viso, sospirando, «la riporteremo a casa, abbiamo dei piani molto validi.»
Dante si pizzicò il mento, «sì, a proposito dei piani.» sorrise, «ti dispiacerebbe rinfrescarmi la memoria?»
Lo guardai, «non puoi esserteli già dimenticati, te li ho spiegati nei dettagli l'altra sera!»
Dante si strinse nelle spalle, «te l'ho detto che mi sento strano da quando siamo tornati dalla palestra, non ricordo nemmeno la metà delle cose che mi avete spiegato.»
Sospirai, «okay, amico. Ascoltami bene, te lo spiegherò una volta sola e questa volta dovrai ricordarteli, capito?»
Quando Dante annuì, mi sedetti sul divano, «io e Harley seguiremo le regole e tutto ciò che ci è stato detto riguardo all'Arena. Tu e Jackson farete da palo, nel caso qualcosa possa andare storto e non avremmo Kyah o se vincessimo, ma non rispetterebbero il piano. Tony le ha tinto i capelli, significa che vuole tenerla con lui e per quanto odi ammetterlo, so che farà di tutto per andare contro le sue stesse promesse, ma questa volta saremo pronti.»
Feci una pausa quando Dante alzò la mano. Sogghignai, mi ricordò me stesso quando andavo a scuola e alzavo la mano per attirare l'attenzione dell'insegnante.
« Che c'é?» risi, ripensandoci-
Si inumidì le labbra, « io e Jackson come fare a sapere se qualcosa va storto, se siamo fuori dall'hotel?»
«Porterò un cellulare e darò a te il mio. So che non siamo autorizzati ad averli, ma lo metterò nelle mutande o qualcosa del genere, così non se ne accorgeranno, una volta perquisito. Se qualcosa dovesse andare storto, ti manderò un messaggio.»
Dante alzò di nuovo la mano e questa volta, scoppiai a ridere, «chiedi e basta, non alzare la mano.»
Dante sorrise, «scusa.», annuii, facendogli cenno di continuare.
«Okay, cosa faremo se dovessimo ricevere il tuo messaggio? Non possiamo semplicemente entrare, quel posto è enorme. Ci perderemo e perderemo tutti loro.»
Sogghignai, «vero, ma sarete in grado di localizzare Tony, ovunque lui sia.», alla sua espressione confusa continuai a spiegare, «penserai che stia scherzando, ma ho scaricato delle applicazioni sul mio telefono per localizzare la posizione di una chiamata in arrivo o in uscita. Non pensavo che potesse funzionare, ma io e Harley abbiamo provato questa mattina. È uscito in macchina, senza dirmi dove stesse andando, ho attivato l'applicazione e l'ho chiamato, tenendolo al telefono per più di quarantacinque secondi e quando la chiamata è terminata, ho cliccato sull'applicazione e mi ha dato l'esatta posizione del telefono di Harley.»
STAI LEGGENDO
Caged - Traduzione (Completa)
FanfictionEssere tenuta prigioniera da un uomo, incapace di mantenere le sue promesse, non è proprio la situazione in cui Kyah vorrebbe trovarsi. Senza la capacità di poter cambiare le cose, può solamente affidarsi al fatto che i suoi fratelli e Justin, la tr...