4 - Change.

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4.

Kyah.

Quando la porta della stanza, dove io e le ragazze eravamo rinchiuse, si aprì, mostrando Lex, le ragazze si spostarono nell'angolo impaurite da lui.

Sorrise al loro terrore e mi fece infuriare il fatto che a lui piacesse questa cosa.

Sadico bastardo.

Lo fulminai con lo sguardo, facendogli capire che non avevo paura, anche se in realtà ero terrorizzata anche io.

« Coraggio, andiamo Zoppichina.» disse, rivolgendosi a me e ridacchiando alla sua stessa battuta.

Alzai gli occhi al cielo, « divertente.»

Sogghignò, attraversando la stanza e venendo verso di me, aiutandomi ad alzarmi. Senza preoccuparsi di farmi del male, mi caricò in spalla, come se fossi uno zainetto.

« Tu, stupido idiota, mi stai facendo male. Ho una gamba rotta, capito?» esclamai, colpendogli la schiena.

Sentii le ragazze trattenere il fiato quando io e Lex uscimmo dalla stanza. Chiuse la porta a chiave e percorse il corridoio, mettendo le chiavi in tasca. Allora è lui che tiene le chiavi. Interessante.

Venni strappata ai miei pensieri quando Lex colpì il mio didietro - tre volte - così forte da farmi urlare.

« Attenta a come parli con me, stronza.» sbottò, stringendo la presa.

Lo colpii di nuovo sulla schiena, più arrabbiata che spaventata questa volta.

« Tony ha detto di non picchiarmi, idiota!» gridai.

Sentii le risate di Tony quando ci avvicinammo al suo ufficio. Quando Lex entrò nella stanza, mi guardai intorno: era decisamente il suo ufficio.

« Ti ho sentita urlare dalla fine del corridoio, Piccola.» Sogghignò e Lex mi fece accomodare, poco gentilmente, sul divano.

Cercai di colpirlo nuovamente, ma ridacchiò e si spostò giusto in tempo, « Non osare toccarmi di nuovo, maiale!» urlai arrabbiata.

Mi fulminò con lo sguardo e Tony sogghignò « L'hai sculacciata?» domandò a Lex.

Quando Lex annuì, Tony scoppiò a ridere, guardandomi, « Ti sei comportata male?» mi chiese con un sorriso. Non risposi, cosa che lo fece ridere di nuovo. « Attenta a quello che fai, Piccola.»

Si rivolse poi a Lex « Le altre ragazze sono chiuse a chiave?» domandò.

Sapevo che stava parlando di Lahara e le altre.

« Come puoi tenere chiese quelle povere ragazze in quella stanza orribile?» sbottai, sentendo gli occhi riempirsi di lacrime, ma rabbrividii quando Tony si voltò verso di me.

« Sono affari e i miei affari non sono i tuoi, piccola. Chiaro?» sbottò.

Volevo ribattere, ma mi limitai ad abbassare lo sguardo.

« Chiama Sandra» disse Tony.

Quando Lex uscì dalla stanza, lasciandoci soli, Tony si avvicinò. Mise le mani sulle mie spalle e rabbrividii.

« Sei così carina.» mormorò al mio orecchio.

Chiusi gli occhi, « Tony?»

« Che c'è Piccola?»

Intrecciai le mia dita, « Che cosa mi farai? Perché mi tieni prigioniera qui?» domandai a bassa voce.

Non parlò per alcuni secondi, cosa che mi rese nervosa, ma quando mi costrinse a guardarlo negli occhi rabbrividii, « Ti farò mia» sussurrò.

Caged - Traduzione (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora