The Accidental Skype Call - Traduzione

Chapter One - One More Step And I'm In Narnia

 Chapter One – One More Step And I’m In Narnia

*Cassie’s Pov*

“Calmatevi ragazzi!” il mio professore, Mr Clarke, disse, chiaramente molto seccato.

Posso capire sebbene il perché, voglio dire quasi tutte le ragazze in questa classe stanno parlando, troppo animatamente, del fatto che i One Direction sono tornati in Inghilterra.

Ora non fraintendetemi, mi piacciono i One Direction, fanno davvero una buona musica, e sono incredibilmente belli, ma non lascio che l’infatuazione arrivi alla mia testa.

Starete probabilmente pensando, woah, Cassie conosce un parolone.

Bene, ti farò sapere, che io in realtà sono molto intelligente.

Per questo e perché ora sono ad Inglese e abbiamo appena affrontato la parola ‘infatuazione’.

“Ho sentito che ora sono a Milkshake City!” una ragazza strillò dietro di me.

LORO SONO A MILKSHAKE CITY? OH MIO DIO! Devo assolutamente andare a stalkerarli oggi! Sapevo che sarebbero stati assolutamente-

Okay, potrei aver mentito.

Io AMO gli One Direction.

Li adoro in tutto e per tutto, ma non lo dico a nessuno, sono una directioner chiusa nell’armadio.

Nessuno sa del mio amore per loro, infatti sono così dietro nell’armadio dal nascondere il mio amore per i One Direction che un altro passo e sono a Narnia.

Lo nascondo perché non mi piace essere parte della folla che non riesce a stare zitta quando si parla di loro. Li ho conosciuti e amati per prima e voglio mantenere questo amore per me.

Probabilmente sono la persona più egoista di sempre, ma va bene.

Guardai l’orologio, imponendogli di muoversi, ma senza fortuna visto che ha avuto in realtà l’effetto opposto.

Giurai di averlo appena visto muoversi all’indietro.

Passai lo sguardo dall’orologio alla mia migliore amica, Nikita, seduta dal lato opposto della classe.

Come di consueto stava totalmente e completamente prestando attenzione… al sogno che stava facendo attualmente visto che si era appisolata.

Dovetti trattenermi dal ridacchiare per l’espressione assunta dal suo volto.

Tirai fuori il mio cellulare, lo misi sulla fotocamera e zoomai finché non fu un perfetto primo piano. Scattai velocemente una foto.

“Signorina Walker, ha qualche motivazione per avere il telefono fuori?” mi chiese Mr Clarke.

Misi rapidamente il telefono al mio orecchio. “Cosa c’è mamma? Spot è dal veterinario? Cosa le è successo? Starà bene?” chiesi, fingendo di essere triste.

Dov’è il mio premio? Perché questa esibizione merita un Oscar.

Perché? Vi starete chiedendo.

Bene semplice. Io non ho un cane.

“Bel tentativo Signorina Walker” disse Mr Clarke.

“Di cosa sta parlando Mr Clarke? Il mio cane, Stripes, è dal veterinario e lei pensa che mi sto inventando tutto?” gli chiesi, guardandolo con sgomento.

“Non ha detto che il suo cane si chiama Spot?” chiese.

“Io stavo… solo… testando quanto la sua memoria sia buona. L’ha ricordato! Ben fatto! Medaglia d’oro per lei Mr Clarke!” dissi.