Il suono di un ambulanza, ma lo sento così lontano grazie ai miei singhiozzi.
Non può essere successo, non può essere successo davvero.
Perché tutte le persone vicino a me mi stanno abbandonando?
Michael mi sta abbracciando, o meglio stritolando... Ma non importa. Non mi importa più.Un ultimo urlo isterico lascia le mie labbra quando le porte dell'ambulanza si chiudono, allontanando definitivamente il mio gemello da me.
"Shhhh... Piccola è tutto ok." Michael mi sta cullando e sussurrando parole dolci per cercare di tranquillizzarmi.
Ma non voglio sentirlo.
Non riesco a non incolpare lui e tutti gli altri che non hanno appoggiato la mia idea di farlo tornare in Paradiso.
Devo fare uscire questa rabbia in qualche modo, infatti sto scalciando, urlando, cerco di divincolarmi dalla presa ferrea del biondo che mi sta tenendo.
Roxy è entrata in ambulanza con i dottori, le ho dato io il permesso. Nonostante tutto, lei si merita più di me di stare a fianco ad Ashton.
So solo che nulla adesso ha più senso, sento come se un pezzo di me stia sparendo.
Mi sento distrutta, a pezzi, non posso... Farcela senza di lui.Lui e la sua folle passione per i cornetti al miele.
Lui e il suo andare in giro mezzo nudo per casa, e non potevi neanche dirgli qualcosa perché urlava un "io ci sto da Dio nella mia pelle" per poi guardare verso l'alto e chiedere scusa.Improvvisamente le forze abbandonano il mio corpo, con il pensiero del suo sorriso ben impresso in mente. Mi lascio scivolare a terra, smettendo anche di piangere.
Mi sento vuota in questo momento, completamente sola in una bolla che nessuno può scoppiare.
Tranne Ashton.
Vorrei un miracolo in questo momento, ma Lucifer ha ragione...
Gli umani hanno più importanza di noi Angeli, sono loro i figli prediletti.
Lui non farà mai niente.Michael sembra più spaventato di prima, a quanto pare preferiva la mia versione in cui gridavo e piangevo.
"Vattene via Michael." Lui rimane fermo, con le braccia intorno al mio corpo e stringendomi talmente forte, quasi come per recuperare i pezzi di me e cercare di riunirli.
Ma non sono un vaso che si ripara con un po'di colla, non mi puoi aggiustare Michael.
"Torna da una delle tue puttane e lasciami stare." Gli mordo il braccio, desiderando quasi di strappargli un pezzo di pelle.
Lui ritira le braccia staccandosi da me, quasi irritato.
"Non devi riversare il tuo odio su di me." Parla calmo, come cazzo fa a rimanere così calmo in questa rituazione?
"Vattene da una delle tue puttane, non ti voglio vicino a me."
Mi giro, quasi sperando di vederlo ancora, ma se n'è andato. Esattamente come avevo chiesto."Piccola... " Mi tocca la spalla Calum, le lacrime riprendono a scendere.
"Calum ti prego non voglio allontanare anche te, ho bisogno di stare sola."
"Va bene ... Capisco come ti senti e se hai bisogno di parlare ci sono."
Parlare? Di cosa diavolo dovrei parlare? Del fatto che il mio gemello sta morendo e non posso assolutamente fare un cazzo per salvarlo?
Lo guardo, ha quello sguardo che odio di pietà. Anche lui sta soffrendo, si vede. Annuisco, solo per rassicurarlo, per poi iniziare a camminare senza neanche sapere dove, senza meta.Dopo un tempo non meglio precisato apro le ali e volo, chiudendo gli occhi e immaginandomi Ashton vicino che, come in passato, gareggiava con me nel folle tentativo di battermi.
Io non so dove andare, ma le mie ali lo sanno benissimo: una collina con una grande quercia.
Quello era il posto dove siamo caduti, il primo giorno sulla terra.
Mi sdraio sull'erba verde, cosa farò ora? Ogni volta che avevo un dubbio o avevo bisogno d'aiuto lui c'era.
Ogni lacrima, ogni problema... Lui c'era.Sto piangendo di nuovo, mi sento così stupida e debole.
Sento questo dolore che mi sta schiacciando, rendendomi difficile anche solo respirare.
Il tempo, da sereno, sta esplodendo.
Grandi nuvoloni nero pece stanno prendendo spazio nel cielo, con tuoni e lampi a seguito.
Io lo sto scatenando, nella speranza che questo plachi un po' il dolore che sento.
Guardo i fulmini, desiderando che uno di questi mi colpisca.
Ma ovviamente non si può, ogni potere ha i propri limiti e questo è il mio: non posso autoinfliggermi dolore per mezzo di esso.
Mi mordo il labbro, nulla è abbastanza per far placare questo sentimento... La rabbia... La tristezza.Io non potrò più vivere se Ashton morirà.
Lucifer
Avevo ragione. Perché cazzo ho sempre ragione?
Ovviamente quando ho voluto prendermi una vacanza, tutti i casini devono venire sulla terra.
Lilith è l'esempio perfetto. Demone delle malattie e della morte. Ovvio.
A quanto pare è ancora offesa per quello che è successo... Ma perché prendersela con gli angeli se ha fatto tutto mio padre e Abramo?
Un lungo sospiro lascia il mio corpo, Ashton non è messo per niente bene, Lilith è apparsa all'improvviso, spezzando tutte le ossa del biondo e aprendogli la pancia con un pugnale.
È stato tutto talmente rapido che nessuno ha potuto fare niente.
Abbiamo sentito solo l'urlo di Ashton, quando ci siamo girati era diventato lo scudo della mora, che teneva il coltello puntato al suo collo.
Non ha detto nulla, ci ha solo guardato compiaciuta. Non capisco perché non abbia effettivamente ucciso l'angelo, avrebbe potuto benissimo farlo.
Se n'è andata come è venuta, sparendo nel nulla.
Che sia stato... Solo una provocazione? Per scatenare l'ira mia e di Eden per attirare l'attenzione del padre?
Non lo so, ma quando morirà io la torturerò in ogni modo possibile.
Ho BISOGNO di torturarla ora.Appena Ash è stato portato via, mi sono chiuso nella biblioteca del mio studio a cercare qualsiasi informazione su di lei.
Sento la tempesta arrivare, non mi stupisce visto che è di Eden che si parla.
Bisogna trovare un modo per calmarla, potrebbe fare di tutto ora visto che non è lucida.
Ci penserò dopo, meglio che si sfoghi un po' prima.
Conoscendo Calum, la sta già osservando da lontano, bestemmiando per la tempesta visto che la sua trasformazione principale è legata ad un felino.
Si sa che i felini odiano l'acqua.Calum
Seriamente esistono persone che non bestemmiano? In casi come questo bestemmiare è quasi scontato.
Sono bagnato come un pulcino e io odio l'acqua. Sospiro, per poi cercare di sopprimere uno starnuto.
Ci manca solo che lei mi senta e che mi ritrovi fulminato.
La sto solo osservando da lontano, sperando che non le baleni la fantastica idea di farsi del male.
C'è una cazzo di tempesta in corso, non dovrebbe stancarsi ad usare così tanto potere?~~
Sono passate ore, che mi sembrano giorni, sotto la pioggia.
Guardo il telefono, 20:00.
Ringrazio il cielo che almeno sembra leggermente più calma, infatti la tempesta si sta placando.
Deglutisco, incrociando le dita nella speranza di rimanere ancora vivo.
Cammino verso di lei, per poi coprirla con l'ombrello.
È distesa a terra, con gli occhi chiusi e la pioggia che le cade addosso.
"Sei invadente. Volevo stare sola." Apre lentamente gli occhi e mi osserva.. non l'avevo mai vista in quello stato...
Ha gli occhi rossi e vuoti, che sono peggio di quelli di un tossicomane al terzo rave di fila.
Le porgo la mano, in silenzio.
Qualsiasi parola io dica non servirebbe a nulla, anzi la farebbe solo infuriare.
Lei la afferra e si alza, allontanandosi poco dopo da me in modo da non essere più coperta dal mio ombrello.
"Sapevo che mi avresti seguita e ti percepivo. Speravo solo che mi avresti fatto piangere Ashton ancora un po'." Ha una voce atona, mi si stringe il cuore a vedere come si è ridotta.
"Non è ancora morto Eden..."
Mi fissa, in silenzio. Uno sguardo senza speranza, uno sguardo che vede già il proprio fratello come perso.
Era lo stesso identico sguardo che avevo tre mesi fa, alla morte di Chamuel. Non mi sono ancora ripreso del tutto, ma fingo di stare bene.
In tutto questo Eden mi è sempre stata vicina, nonostante Michael.
Ora sono io a dover salvare lei, ma io non sono bravo come lei.Passano alcuni minuti, finché non è lei a interrompere il silenzio.
"Sei stato sotto l'acqua fino ad adesso con un ombrello che non ti copre neanche un po'?"
Sorrido "se mi prendo una broncopolmonite per colpa tua giuro che me la paghi Irwin!"
Ho visto un accenno di sorriso anche da parte sua, e questo mi basta per alleggerire un po' il mio cuore.~
HEYA
Qui me, che starà per essere uccisa da un Procione selvatico.
Pregate per me.
Stellinate commentate e condividete la storia, mi raccomando!
Shaa
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|| Eden || Michael Clifford
Fanfiction|| Angeli, demoni e tante altre creature magiche. La protagonista è un angelo, con un fratello con strane ossessioni e frequenta una scuola normale con la convinzione di trovare persone normali. A quanto pare però alla normalità non piace Eden...