ALBA

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Ecco qui la seconda parte della storia! Spero vi piaccia😸(scusate eventuali errori/orrori grammaticali)

-nel frattempo nei pressi del villaggio della sabbia-

Naruto: "tsk! Che merde sti ninja da quattro soldi, li ho eliminati senza sforzo!"

???: "Naruto-kun torna alla base, il capo vuole parlarti."

Disse una strana pianta/uomo bianca e nera.

Naruto: "heh, certo Zetsu... torno subito."

-qualche ora dopo-

Naruto: "Capo, sono tornato, di cosa voleva parlarmi?"

L'uomo di fronte a Naruto era alto, capelli rosso-arancioni occhi viola con uno splendido rinnegan e con il viso coperto dai piercing, indossava, come lo stesso Naruto una tunica nera a nuvole rosse; il suo nome, era Pain.

Pain: "Naruto, ho bisogno che tu parta per una missione importante, voglio che tu ti infiltri nel villaggio della foglia e che scopri cosa stanno tramando i kage riguardo la nostra organizazzione, ovviamente, so che per te sarà una missione complicata, ma cerca di sembrare il vecchio te stesso per non destare sospetti, anche se il tuo ritorno volontario sarà già strano di suo."

Naruto: "scusi signore, ma perché solo io? Non potrebbe mandare zetsu, o che so, sasori?"

Pain: "no Naruto, non andrai solo tu, Hidan verrà con te. Ovviamente indosserete vestiti diversi e vi dovrete comportare in modo ingenuo...e... Inoltre Naruto, ti autorizzo ad eliminare chiunque intralci il tuo cammino a patto che nessuno ti scopra, ovviamente."

Pain: "ah, e tu sarai a capo di questa operazione, e se tutto andrà secondo i piani, come ricompensa, una volta eliminati i problemi maggiori... Potrai fare del villaggio ciò che più ti aggrada, così tu e il tuo amico demone potrete divertirvi un pò."

Udite queste ultime parole, sul viso di naruto comparve un sorriso che avrebbe fatto cagare in mano anche dei serial killer e nel suo corpo sentiva fremere il demone dall'eccitazione... Infatti, i due in quel breve tempo, avevano stretto un legame fondato sull'odio verso le stesse persone e voglia di creare chaos. Il demone, che rispondeva al nome di Kurama, avrebbe ubbidito a ogni ordine di naruto in quanto egli stesso avrebbe permesso a kurama di sforgarsi rilasciando il sigillo durante le battaglie.
Kurama per la prima volta era felice di essere al servizio di qualcuno, poiché con quel qualcuno, che prima credeva essere solo un mammoccio inutile, avrebbe potuto sterminare i propri nemici.

Il mattino seguente dopo essersi cambiati, Naruto e Hidan si incontrarono all'entrata del nascondiglio ove li aspettava Konan per le ultime informazioni prima della partenza. Naruto indossava la sua solita giacca arancione e nera, pantaloni neri, sandali neri e la sua fascia ninja con il simbolo della foglia, tuttavia sfregiato. Hidan era un uomo alto con i capelli bianchi, una corporatura magra ma muscolosa e occhi chiari; portava sempre con se la sua falce trilama e indossava la sua fascia ninja sul collo con la collana di jashin; quella mattina indossava diversamente dal solito degli occhiali, pantaloni neri, un maglione con sotto una camicia aperta e la sua fascia con il simbolo del villaggio delle calde primavere sfregiato, legato sul braccio sinistro.

Konan: "allora rgazzi, Pain vi ha già parlato della missione, tuttavia, ho delle avvertenze molto importanti; Hidan, tu non potrai portare la tua arma a Konoha, non crediamo ti riconosceranno, ma sempre meglio essere cauti, e tu naruto dovrai stare attento a non destare sospetti quindi dirai come scusa della tua assenza di essere uscito dal villaggio poichè hai sentito chiedere aiuto per poi iniziare uno scontro con dei membri di alba, se poi ti chiederanno con chi, fai la descrizione mia e di Sasori, poi, dopo essere stato ferito gravemente per salvare quest'uomo che poi sarebbe hidan, sei stato ricoverato nei pressi del villaggio delle calde primavere, così non sospetteranno nulla data la fascia di Hidan. In quel villaggio abbiamo infiltrati che confermeranno questa storia."

Naruto: "........(O_O)"

Konan: "Naruto, se non ti ricordi tutto lo dirà Hidan, non preoccuparti. Comunque Hidan, il tuo nome d'ora in poi sarà Kuro, e NON sacrificare per nessuna ragione qualcuno."

Entrambi: "Ssissignora."

Hidan: *tsk e io che speravo di poter fare qualche bel sacrificio a lord Jashin*

Detto ciò i due ragazzi partirono.

Naruto dentro di se era felice di essere entrato in Alba, quello era forse l'unico posto dove ra stato accettato per quello che era e con loro, poteva anche vendicarsi su chi in tutti i suoi anni di vita lo avevano disprezzato e odiato per poi non avere nessuna colpa.Era entrato nel gruppo poche settumane dopo essere fuggito da konohakonoh

*flashback*

Naruto vagava nei pressi del villaggio della Pioggia, i suoi pensieri, erano rivolti solo ad una semplice cosa, cercare di capire le ragioni per cui i suoi "amici" avessero detto delle cose così crudeli nei suoi confronti, dopotutto, non era di certo colpa sua se aveva un demone in corpo, ma era solo colpa del quarto hokage che egoisticamente gli aveva mollato quel fardello che gli rovinò la vita.
Quei pensieri furono tuttavia interrotti dall'arrivo di due figure che si rivelarono successivamente essere quelle di Itachi e Kisame che si trovavano lì per una missione.
Naruto, non fece in tempo a capire cosa stesse succedendo che si ritrovò a combattere contro i due.
Nella sua mente cominciarono a riaffioreare i ricordi delle battaglie passate, vissute con i suoi "amici" E insieme ad essi, grida di odio e disperazione si espandevano nel suo corpo dalle viscere fino alla sua bocca, cominciando a urlare e piangere lacrime che scendendo si mischiavano al sangue delle ferite inflittegli da Kisame.

Kisame: "di solito mi piace quando l'avversario va in preda alla disperazione ma...con lui non è divertente..."

Itachi fece segno a Kisame di spostarsi.

Itachi: "Naruto Uzumaki, è la prima volta che ti vedo in questo stato, cosa ti è successo? Dov'è il naruto che ci avrebbe affrontato con forza e orgoglio?"

Appena naruto alzò il viso, i due rimasero sconcertati, gli occhi del ragazzo erano occhi composti da pura delusione e tristezza...erano...spenti...quelli che un tempo erano occhi pieni di speranza, vitalità e gioia non esistevano più, ma cosa poteva avergli mai causato un tale shok?

Naruto sfogò tutto se stesso con itachi che rimase a dir poco meravigliato dal comportamento dei compagni di naruto. Itachi ci pensò a lungo, per poi chiedere a Naruto una cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato.

Itachi: "Naruto, perché non ti unisci ad Alba?"

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