RITORNO A "CASA"

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Naruto e i due uomini si avviarono per dirigersi verso il villaggio della Foglia. Il piano era semplice, Naruto, si sarebbe fatto ferire e "rincorrere" fino all'entrata del villaggio dove avrebbe fatto in modo di guadagnarsi la fiducia della gente e evitare ulteriori sospetti. Si era inoltre preparato delle risposte nel caso lo avessero interrogato sugli eventi accaduti poco prima.

Mentre il viaggio procedeva, Naruto decise di fare due chiacchiere con i suoi due nuovi subordinati per conoscerli meglio.

Naruto: Eiji, Minoru, voi da che villaggio venite?

Minoru: non veniamo da nessun villaggio. Da bambini vivevamo in una piccola casa su una collina, ma un giorno venne attaccata da dei ninja ladri, i nostri genitori vennero uccisi e noi fuggimmo per salvarci la vita. Nel mentre che fuggivamo, trovammo l'entrata per una grotta e ci rifugiammo li.

Eiji: una volta entrati nelle sue profondità tuttavia, non riuscimmo più ad uscirne... era un vero e proprio labirinto.

Minoru: l'unica luce che avevamo era quella di qualche fiammifero che Eiji portava sempre con sé ma che tuttavia finirono presto.

Eiji: pian piano i nostri occhi si abituarono al buio, permettendoci dopo qualche mese, di vedere perfettamente nella completa oscurità.

Minoru: Tuttavia, la lotta per la sopravvivenza si faceva sempre più difficile e per noi non restò altro da fare che iniziare a combattere senza fermarci, giorno dopo giorno, notte dopo notte, ora dopo ora. Eravamo solo bambini ma ormai sapevamo cosa si provasse a cercare di rimanere in equilibrio sul filo della vita sospeso sull'abisso della morte.

Naruto: in che senso non vi restava che combattere?

Eiji: in quel posto vivevano bestie di ogni genere e grandezza, si potrebbe dire che vi fosse un vero e proprio ecosistema a parte. Ogni giorno eravamo costretti a combattere nel buio per sopravvivere.

Minoru: dopo circa undici anni, riuscimmo ad uscire e a rivedere la luce del sole solo per trovare, accampati all'esterno della grotta, dei ninja che ci presero alla sprovvista, catturarono e incatenarono ad una parete rocciosa. Non eravamo pronti a combattere contro quella creatura chiamata essere umano.

Eiji: probabilmente erano spaventati nel vederci uscire da lì. Inoltre, con il nostro aspetto trasandato e ricoperti il sangue delle creature contro cui combattevamo si poteva dire che sembravamo veri e propri mostri.

Minoru: scoprimmo che quella era una grotta sacra che custodiva nelle proprie membra un fantastico tesoro, che tuttavia, noi non avevamo mai visto. I ninja, pensando che fossimo una sorta di guardiani o altro, ci torturarono ogni giorno per farci dire dove si trovasse questo fantomatico tesoro.

Eiji: un giorno tuttavia, non sopportando più quello che ci stavano facendo, ci ribellammo con tutte le nostre forze.

Minoru: dopo anni di battaglie contro le creature all'interno della grotta, i nostri corpi si erano enormemente rinforzati e, con nostra stessa sorpresa, spezzammo le catene con abbastanza semplicità.

Eiji: uccidemmo tutti quanti i ninja presenti e gettammo i cadaveri nella grotta.

Minoru: dopo qualche periodo, decidemmo di continuare il nostro allenamento e diventare sempre più forti in modo da non dover subire mai più ciò che avevamo passato. Dopo circa due anni, incontrammo il signor Pain che ci reclutò nell'organizzazione Alba.

Naruto: wow, che storia. Non mi aspettavo che ne aveste passate di cotte e di crude.

Eiji: oh- c-ci scusi se abbiamo continuato a parlare di nostri affari!

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