11. Friend

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Mentre la baciava allungò la mano verso il comodino e mise la cornice rivolta verso il muro.

Poi aprì gli occhi e si staccò da lei restando a fissarla. Lisa aveva le guance rosse, aprì gli occhi.

《Perché ti fermi?》 Gli chiese.

Lui rimase perplesso, tra tutte le domande che si aspettava, quella non c'era di sicuro. Significava che le piaceva.

《Non avrei dovuto nemmeno iniziare》

《Però lo hai fatto》

《Che vuoi da me, Lisa?》le chiese alzandosi e mettendosi a sedere sul letto.

Anche lei si alzò. 《Tu che vuoi da me? Perché mi hai baciata?》

Lui sospirò 《Non aspettarti niente da me, Lisa》

《Non mi hai risposto》

《Neanche tu》

《Io non lo so. Niente. Niente voglio da te. Tu mi hai baciata, ricordi?》

《Mi andava di farlo ma non avrei dovuto》

《Perché no?》

《Perché non voglio farti del male》

《Come sei tragico》 disse ridacchiando.

《Devo tornare a Roma per un po'. Forse in questi giorni capirai》

《Cosa devo capire?》

Giorgio distolse lo sguardo. 《Lascia stare, non è il momento》

《Certo che sei strano》

Ritornò a guardarla 《Cambiamo argomento. Hai detto che viene tuo cugino. Quanto resta?》

《Una settimana, perché?》

《Così per sapere. Almeno so che non resti sola quando non ci sono》 e in parte era vero. Una minima parte.

Sorrise 《Non ho bisogno di protezione. In ogni caso viene anche un suo amico quindi doppio bodyguard, puoi stare tranquillo》

《Come si chiama?》

《Diego. È molto bello. Quasi quasi ci faccio un pensierino》 scherzò Lisa per vedere la sua reazione.

Lui strinse i denti e la guardò. Capì che scherzava. 《Secondo me sei vergine》Disse per prenderla in giro.

Lei rise 《Ciò non mi vieta di farlo con chi voglio》

《Pensavo volessi che fosse speciale》

Lisa fece spallucce.

《Se ti fa soffrire chiamami e vengo a pestarlo. Anche se sono a Roma》

《Ci pensa Leo. E stai attento che potrebbe pestare anche te se non ti fai sentire in questi giorni》

Sorrise 《Beh se tu mi dessi il numero forse potrei provare a evitarlo》

Lisa si alzò e lo scrisse sulla lavagnetta.

Giorgio ebbe il tempo di nascondere la foto sotto al cuscino.

Lei si girò verso di lui e si appoggiò sulla scrivania con il sedere.

《Perché cerchi di proteggermi?》

《Perché ne hai bisogno. E ne ho bisogno anch'io per poter dormire la notte》

《Lo fai con tutti?》

《Con nessuno prima di te》

Restarono zitti qualche secondo.

Lisa sputò senza pensarci troppo una intuizione passatagli per il cervello in quel momento. 《Ti comporti come se io ti piacessi. Nulla di strano fino a qui. Ma non capisco perché, vedendomi disponibile, non ci provi fino in fondo. Cosa ti blocca?》

Rise 《 Sei bella e attraente. Ti scoperei volentieri ma questo non significa nulla》

《Significa tutto dato che non lo hai fatto》

《Non me lo avresti lasciato fare》

《No, ma non potevi esserne certo. Quindi rispondi alla mia domanda》

《Te l'ho detto. Non voglio farti del male. Quindi non voglio illuderti che possa esserci qualcosa fra di noi. Perché sono sicuro che, se avessimo scopato, tu avresti pensato che io avessi intenzioni serie o robe simili. Non voglio spezzarti il cuore. Quindi non proverò a scoparti》 disse sorridendo 《Puoi stare tranquilla》

《Mi credi proprio una bambina, eh? Se non vuoi niente di più che scopare allora non fare finta di tenere a me e di proteggermi》

《Non faccio finta, dico solo che non può esserci nulla di più》

《Nulla più di una scopata?》

《No, nulla più che amicizia. Ti ho già detto che non lo faremo》 sospirò pensando a quanto sarebbe stato difficile continuare a contenersi 《Insomma, a meno che tu non lo voglia lo stesso, sapendo che non ci sarà niente di più》

Lei alzò le sopracciglia 《Nemmeno io voglio un fidanzato opprimente. Non ne ho bisogno》

《Okay》

Lei si sedette di nuovo vicino a lui. Continuarono a parlare per tutta la mattina. Fino a che si fecero le 14:00 e Lisa gli domandò quando sarebbe partito per Roma.

《Domani》

《Okay》

《Non piangere》 scherzò.

Lisa gli tirò il cuscino in faccia.

《Non è giusto! Io non ho un cuscino》 protestò sotto la raffica di cuscinate.

Quando si fermò vide la cornice capovolta.

《E questa?》 Chiese mentre la stava per prendere. Giorgio fece prima di lei e la strinse al petto alzandosi in piedi.

《È roba privata》 disse rabbuiandosi.

《Scusa》

《Non fa niente. Non toccarla più》 disse appoggiandola dentro al suo armadio, sotto i vestiti.

《È la tua ex? Per questo non vuoi un'altra relazione?》

Lui aggrottò la fronte 《No, ma come ti salta in mente?》

《La ami ancora?》

《No, non è una delle mie ex, non le ho mai amate》

Lisa dubbiosa rispose comunque 《Okay》 Perchè sapeva che era inutile continuare. Pensò che quando sarebbe stato il momento gli avrebbe rivelato lui stesso chi fosse.

Lui la tirò per un braccio facendola alzare, la guardò un po' negli occhi. Le sistemo una ciocca di capelli dietro all'orecchio. "Vorrei poterti dire tutto ma so che non capiresti" pensò Giorgio. Poi la strinse forte al petto. Guardò il loro riflesso nello specchio difronte.

In quel momento pensò "Cazzo, sto abbracciando la sorella del mio migliore amico"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 25, 2019 ⏰

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DESTROYED » Giorgio Ferrario Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora