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210.11.25. 2:45PM
"Signorina, aveva detto che i ragazzi potevano essere presi in adozione!" disse Jeno per l'ennesima volta, mentre teneva con una presa salda la sedia a rotelle sulla quale era seduto Renjun.
"Non sei nemmeno un adulto!" la donna aggrottò le sopracciglia, fissando il ragazzino che, nel mentre, si stava trattenendo dal tirarle un pugno.
"Okay, ma io sono tecnicamente un adulto." disse Mark, sorridendo "Quindi ti consiglio di darci i documenti."
Jeno e Renjun sorrisero ed annuirono, consapevoli del fatto che avessero vinto un'altra volta.
La donna camminò via velocemente andando da qualche parte, tornando poi con i documenti e un uomo che sembrava terrificare Renjun.
Notando questo particolare, Mark disse a Jeno di sedersi, mentre lui si occupava della discussione.
"Ragazzo," iniziò l'uomo "mi spiace ma non ti è concesso prendere in adozione il soggetto h.r.110."
"Perché no?" sbottò Mark "Non è una cavia. È un essere umano! Il tuo compito era di tenere lui e gli altri al sicuro, non di fare stronzate del genere! Possono venir presi in adozione! Lo hai detto tu stesso! Vuoi forse che ti mostri le prove che quel che dico è vero, huh?"
L'uomo annuì "Sì capisco. Ma sfortunatamente, siete arrivati troppo tardi. Renjun è già arrivato nella fase in cui non può più essere adottato, ma, vi darò la possibilità di uscire con lui. Per favore riportatelo indietro prima delle 10:31 di sera."
Sospirando, ovviamente sconfitto, Mark annuì e fece un inchino "Grazie, signore" e tornò dalla coppia.
"Che ha detto?" chiese Jeno, alzandosi in piedi.
"Non possiamo adottarlo, ma gli è permesso di uscire con noi, e deve ritornare prima delle 10:31 di sera."
"Perché così preciso?" si chiese Jeno, mentre spingeva la sedia a rotelle fuori dalla struttura.
"Dobbiamo andare a casa di Haechan il prima possibile."
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