GONE

t w e n t y - f o u r

210.12.1.
7:45AM

"Posso provare di non essere il colpevole, Mark. e
E Chenle è in pericolo."

"Io- okay, entra" balbettò Mark, alzando lo sguardo in modo da poter esaminare il volto del ragazzo.

[ 'Esausto. Proprio come noi.'
I ragazzi uscirono dai loro nascondigli, tornando nel salotto. ]

"Parla, Wong." sbottò Haechan, incrociando le braccia al petto.

"Il governo sta pianificando una sperimentazione di massa su tutti gli stranieri. Li stanno rapendo-dicendo ai media che si tratta di omicidi. Ecco chi è l'assassino. Gli stranieri che vengono rapiti vengono poi portati in una sala dove devono fare dei test; mentre le persone che vivono lì come cavie-incluso Renjun-sono i primi ad essere studiati.
Stanno cercando di renderli talmente stanchi da farli finire in coma, facilitando così il cancellare la loro memoria e iniziare il procedimento stabilito...e puoi vedere tutto in diretta tv. Il presidente sta cercando un giovane che possa governare assieme a lui, a cui ovviamente cancellerà i ricordi in modo che non possa sapere che cosa stia realmente accadendo." spiegò Lucas, osservando le reazioni dei ragazzi: terrorizzati, tristi, furiosi.

"Come fai a sapere tutto questo?" chiese Haechan, ricevendo immediatamente una risposta "Sono uno stalker pagato, o una specie di spia se preferisci."

"Quindi la persona nell'appartamento stava cercando di prendere me, giusto?" chiese Mark, guardando Lucas, il quale, semplicemente, annuì.

"Dobbiamo salvarli!" esclamò Jaemin "Non guarderò mai queste persone-inclusi i miei due migliori amici-soffrire in diretta tv."

[ I ragazzi urlarono all'unisono, tutti d'accordo su questa decisione finale, sino a quando qualcuno non fece irruzione nella stanza entrando attraverso la porta, facendo calare il silenzio. ]

"RENJUN!" Mark fu il primo a reagire, mentre si precipitava dal ragazzo che, molto probabilmente, aveva corso per miglia e miglia.

[ Nel momento in cui tutti raggiunsero Renjun, quest'ultimo era già svenuto tra le braccia di Mark, il quale teneva stretto il suo corpo quasi privo di vita.

Ma ancora non sapeva che in realtà la colpa era tutta sua. ]