Capitolo 3

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Terrore
Hermione stava strofinando il pavimento del salone insieme al piccolo elfo quando Malfoy,Zabini,Nott,Tiger e Goyle entrarono con un ragazzo malmesso e ricoperto di sangue.
Tiger lo spinse a terra e Draco iniziò a parlare «dove sono Potter e Weasley?» il ragazzo alzò il viso ed Hermione trattenne il fiato riconoscendolo e sussurrò«Neville» il padrone di casa la fulminò con lo sguardo «zitta e continua il tuo lavoro.Paciock dove sono Potter e Weasley?»«non te lo dirò mai»«io ho provato ad essere gentile... CRUCIO!»Neville si contorceva a terra mentre la ragazza balzò in piedi«ripeto la domanda. Dove sono Potter e Weasley?»«ripeto la risposta non te lo dirò mai!»«Cru...»«NOOOO TI PREGO!»disse Hermione afferrando il braccio di Draco«NON TOCCARMI MEZZOSANGUE»gli occhi di lei si riempirono di lacrime«Draco ti prego non fargli del male» lui si girò verso Nott«portalo nelle segrete. Adesso. Voi altri fuori lasciatemi solo con lei.»«Dra non fare cazzate»disse Zabini prima di uscire dal salone seguito dagli altri«Lil devi andartene»«si Lil va via»disse il piccolo elfo guardando Hermione con aria dispiaciuta e facendo un profondo inchino.
Draco si avvicinò ad Hermione con passo lento mentre gesticolava«tu hai osato chiamarmi per nome mancandomi di rispetto e hai difeso un prigioniero»disse con voce apparentemente tranquilla«Signor Malfoy...Neville è mio amico e voi gli stavate facendo del male e non lo sopportavo.»rispose lei in tono sicuro mantenendo lo sguardo alto e fiero che ha sempre avuto fin dal primo anno ad Hogwarts«Tu non lo sopportavi bimba?»«non chiamatemi bimba»«è quello che sei Granger...»disse lui iniziando ad alzare la voce e afferrando una sedia per poi scaraventarla sul muro di fronte «sei una stupida bambina che NON CAPISCE...»continuò buttando a terra il vaso che si trovava sul tavolo accanto ad Hermione mentre lei indietreggiava spaventa da quel gesto mentre lui continuava ad avanzare verso di lei e a distruggere vasi e quadri gettandoli sul suolo«...QUANDO DEVE TACERE E QUANDO DEVE PARLARE!»si fermò un attimo per calmarsi poi con tono piatto continuò«Ora Granger io finisco d'interrogare Paciock mentre tu sistemi il salotto e finisci le tue mansioni. Alle 21:30 ti voglio nella mia camera, dobbiamo parlare da soli senza essere interrotti hai capito?» lei lo guardò e poi annuí lievemente «si ho capito»«bene».
Appena il padrone di casa uscì dalla stanza Hermione s'inginocchiò e iniziò a raccogliere i pezzi degli oggetti andati in frantumi mentre delle calde e salate lacrime le rigavano il viso continuando a pensare "perché mi avete lasciata da sola? Perché mi avete abbandonata? Harry,Ron vi prego venite a prendermi" in quel momento la porta del salone si aprì rivelando l'esile figura di Narcissa Malfoy che avendo sentito dei rumori voleva accertarsi che nessuno si fosse fatto male. Dopo aver notando il trambusto vide la ragazza accasciata a terra e corse ad aiutarla «piccola perchè piangi? Ti sei ferita con il vetro per caso?» Hermione scosse la testa cercando di asciugarsi le lacrime che continuavano a scendere«i-io m-mi d-dispiace o-o-ora p-pulisco t-tutto»«è stato Draco a creare questo macello vero?»«si l-lui s-si è...»«ssshh fa un respiro profondo e prova a raccontarmi cos'è successo»la ragazza inspirò ed espirò un paio di volte e quando smise di singhiozzare riprese il discorso«lui stava torturando Neville per ottenere informazioni e io non sopportavo le grida e il dolore di un mio amico così l'ho pregato di non fargli del male, m-ma lui si è arrabbiato con me p-perché l'ho c-chiamato per nome e ha d-detto che alle 21:30 d-devo e-essere da lui nella sua camera»«Oh bambina mi dispiace tanto! Non so perché Draco si comporti in questo modo ma ti posso garantire che non è così. Lui è buono e gentile e...»«e una bestia»finì per lei, Narcissa si avvicinò e l'abbracciò«questo è quello che sembra. Imparerai a conoscerlo. Parlerò io con lui non preoccuparti non ti farà niente»poi si alzò e sorrise agitando la bacchetta e tutto il salone tornò in ordine«questo sarà il nostro piccolo segreto»le fece l'occhiolino e uscì dal salone col suo solito portamento elegante.

«DRACO LUCIUS MALFOY!»gridò Narcissa entrando nell'ufficio dove il figlio e i suoi amici discutevano bevendo del Firewhisky «come diavolo ti è saltato in mente!?»il ragazzo guardò la madre parecchio confuso«che cosa intendete madre?»«cosa intendo? COSA INTENDO!?»si bloccò fissando i ragazzi intorno al figlio«voi uscite è un discorso privato!»Blaise Zabini si avvicinò all'amico e disse«mi sa che l'hai fatta grossa»e uscì facendo un inchino teatrale portandosi dietro il resto degli amici.
«Bene madre ora che siamo soli mi spiegate il perché della vostra ira?»la donna sorrise fintamente al figlio prima di sputare fuori tutta la sua rabbia«TU hai terrorizzato quella povera ragazza già abbastanza spaventata! Salazar Draco! Hai scaraventato a terra di tutto e non voglio sapere cosa le hai detto mentre lo facevi! Se oserai torcerle un capello questa sera giuro che chiudo te nelle segrete e getto via la chiave sono stata chiara!?» Draco guardò la madre perplesso poggiando il bicchiere sulla scrivania e incrociando le braccia«madre lei mi ha mancato di rispetto,si è intromessa in affari che non le riguardavano e per di più ha difeso un prigioniero!»«quel prigioniero è un suo amico!»«questa sera la punirò così imparerà a stare al suo posto...»disse lui poggiandosi alla scrivania«oh no tu non lo farai!»«come prego? Voi non potete decidere se posso o non posso punire la MIA serva»«si che posso Draco sono tua madre! Ascoltami quella povera ragazza è già parecchio terrorizzata non ha bisogno di una punizione...figliolo ragiona ti prego» il ragazzo fissò la madre e sospirò portandosi una mano alle tempie«va bene madre non la punirò. Ma devo parlarci e farle capire che non è più a Hogwarts e soprattutto che non può più fare di testa sua»la donna abbracciò il figlio e sorrise«non spaventarla Draco! Tu non sei un mostro perché le mostri quello che non sei? Ora va a cambiarti hai la camicia sporca di... sangue! Oh Salazar Draco sei ferito?»«No è il sangue del prigioniero,Paciock mi si è buttato addosso mentre lo interrogavo gridando "non toccare Hermione" oppure "ti ammazzo se le fai del male viscido mangiamorte" nulla di grave insomma»

Hermione era sfinita il lavoro sembrava non finire mai e quella giornata era stata pessima per lei, finì di sistemare gli ultimi panni intorno le 21:25 così ne approfittò per mangiare qualcosa prima di andare da Draco.
Arrivata davanti la porta della sua camera bussò lievemente«avanti»disse lui e lei entrò lentamente «Buonasera Mezzosangue» «Buonasera»Draco si sedette sul letto e iniziò a parlare «ascoltami bene tu non sei più a Hogwarts non puoi comportarti come la ragazzina so-tutto-io che vuole difendere tutti e tutto, devi restare al tuo posto e comportarti come si deve»Hermione annuì e lui riprese a parlare «non voglio essere il cattivo della situazione quindi non farmi arrabbiare. Ora va via» lei lo guardò confusa e poi ricordò ciò che Narcissa le aveva detto "ci parlo io... non ti farà niente" la ringraziò mentalmente ma prima di uscire sussurrò«grazie Draco, Buonanotte»lui la guardò sorpreso«Buonanotte Granger». Per tutta la notte lui pensò solo ad una cosa "lei non è spaventata. Anche se ha visto una parte orribile di me non è spaventata. Io per lei dovrei essere un mostro,dovrebbe tremare guardandomi non dovrebbe sorridere e augurarmi la buonanotte". Lei anche pensava a lui ma in un altro modo "magari Narcissa ha ragione. Forse non è cattivo come vuole dimostrare. Forse ha solo paura di essere ferito o è già stato ferito e non vuole ripetere l'esperienza." E con questi pensieri entrambi si addormentarono cullati dalle stelle e dal sussurro della notte.

Dalla parte sbagliata ||DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora