Emily
Sette del mattino; mi preparo per raggiungere l'università. Oggi è un giorno diverso, mi sento bene ed è come se tutte le cose passate non fossero mai successe, come se Mark fosse sempre stato qui con me e la sensazione è bellissima. Lui dorme ancora e non intendo svegliarlo, so già che cercherà di impedirmi di uscire, è convinto che ci sia qualcuno pronto a farmi del male e non lo biasimo, però voglio vivere la mia vita e riprenderne in mano le redini, come quando stavamo insieme quattro mesi fa, anche se adesso è tutto cambiato, tutto è stato stravolto dall'enorme segreto di cui sono venuta a conoscenza. Ancora non so in che modo comportarmi, chiamare Cindy oppure no? E quando vedrò il professor... cioè, mio padre, cosa dovrò fare? E il povero Harry, lui ha il cuore spezzato, mi amava... mi ama ancora? Al solo pensiero rabbrividisco. Mi sono sempre sentita legata a lui, come se un filo invivibile ci tenesse insieme, ho sempre pensato di provare qualcosa, ma qualcosa di diverso dall'amore, credo che il mio cuore sapesse. Vorrei tanto telefonargli per sapere come sta, se ha davvero passato la notte da Alex. Prima che me ne renda conto, ho già il cellulare all'orecchio e lo sto chiamando. Allungo lo sguardo verso la camera da letto e fortunatamente la porta è chiusa, Mark dorme ancora.«Emy.» risponde, con voce roca e assonnata.
Che stupida, l'ho svegliato, sono solo le sette.
«Ehi, ciao, come stai?» chiedo, sollevata che abbia risposto.
«Bene.» risponde, ma la sua voce mi comunica tutt'altro.
«Harry...» sospiro.
«E va bene, sto una merda.» Mi rattristo e vorrei che tutto ciò non fosse mai accaduto. «Tu stai bene? Lui è con te?»
La seconda domanda l'ha fatta rassegnato che mai e ho un brivido di dolore.
«Sì, sto bene.»
«E sei con lui.» ripete più a sé stesso. «Oggi andrai al college?» cambia argomento.
«Sì, mi stavo giusto preparando, ti troverò lì?»
«Non credo.»
«Oh.»
Mi dispiace non vederlo, mi fa male, come se avessi un vuoto dentro.
«Tu vuoi che ci sia?»
Mi mordo il labbro e non so perché arrossisco alla sua domanda, poi alzo lo sguardo e ho un sussulto, appena vedo Mark poggiato allo stipite della porta della cucina, con le braccia incrociate al petto e con indosso soltanto dei boxer neri. Da quanto tempo è lì ad osservarmi?
«Devo riattaccare.» gli dico, senza aver risposto alla sua domanda.
«È lì, vero?»
«Ci vediamo al college.» dico, sperando che capisca che voglio vederlo e poi riattacco. Infilo il cellulare in tasca e osservo il mio ragazzo che mi scruta con attenzione. Mi avvicino a lui e gli avvolgo le braccia intorno al collo, baciandolo sulle labbra rosee e carnose, prive di piercing. Ammetto che un po' mi manca. Resta immobile e non ricambia, continuando a guardarmi. «Che cos'hai?» chiedo, conoscendo già la risposta.
«Con chi parlavi?»
Come non detto. Non ho alcuna intenzione di litigare e quindi devo cercare di mantenere la calma e rispondere con la verità, non può arrabbiarsi.
«Io...»
«Hai paura della mia reazione?» mi interrompe e mi ritrovo ad annuire. «Scusami, è colpa mia, non avrei dovuto comportarmi come un cavernicolo, con lui, intendo.»
«Hai già capito?»
«Ti ho sentita pronunciare il suo nome.»
«E?»
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Ti amo e ti odio! 3
RomantikDisponibile dal 4 gennaio in cartaceo e formato digitale su Amazon TRAMA: Ormai tormentata da ciò che le è accaduto, Emy cerca di vivere la sua vita, affrontando i demoni del passato, con l'aiuto di Mark e la comprensione dei suoi amici. Tuttavia, s...