Capitolo 77

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Harry
Non riesco a trovare la lucidità, vorrei solo spaccare ogni cosa mi capiti sotto tiro, soprattutto la faccia di merda di mio padre. Mi tiene fermo, spiaccicato alla parete e lei è scappata via, chissà dove, la mia testa sta per scoppiare. Come ha potuto tenere per sé una cosa del genere? Come ha fatto a combinare un disastro simile? Porca puttana, ma io ed Emy abbiamo la stessa età, questo significa che...

«Hai tradito mia madre.» dico con voce rotta.

«Posso spiegarti ogni cosa.»

Mi libero violentemente dalla sua stretta e lo fisso in cagnesco.

«Non ci posso credere.»

Le lacrime cominciano a scendere sul mio viso e mi vergogno a morte. Io la amo, come può aver fatto questo? Voglio distruggerlo, è un coglione, voglio fargli molto male!

«Figliolo, ti prego...» cerca di afferrarmi di nuovo, ma gli sferro un pugno sul viso, facendolo cadere a terra.

Sto per avventarmi su di lui, ma qualcuno mi impedisce di farlo. «Amico, no!» è la voce di Alex. Mio padre mi guarda con gli occhi sgranati e si pulisce il sangue colatogli dal labbro inferiore. «Calmati.»

Smetto di piangere e osservo quel bastardo di mio padre che si tira su, guardandosi intorno. C'è qualche matricola che ci fissa inerme e poi qualche professore che viene verso di noi.

«Cosa sta succedendo?» chiede uno dei professori.

«Nulla... è tutto a posto.» risponde lui, con un fazzoletto sul labbro.

I professori si allontanano e rivolta il suo sguardo su di me. «Lascia che ti spieghi tutto.»

Asciugo il mio viso, poi mi divincolo dalle braccia di Alex e lo seguo in un'aula libera. Non posso credere che l'ho seguito, portando con me anche il mio amico, non posso credere a nulla di tutto questo. Si siede su una sedia e mi invita a fare lo stesso, ma scuoto la testa, rifiutando.

«Dimmi cosa cazzo significa tutto questo!» sbraito, chinandomi verso di lui.

«Sì, voglio raccontarti tutto.»

«Fallo, porca puttana!» sbotto.

«Lasciaci soli, per favore.» dice al mio amico.

«Ne è sicuro?»

Lo guardo male. Ma da che parte sta? Sembra che sia qui per lui, anziché per me. Mio padre annuisce e Alex esce dall'aula.

«Ora siediti e non fare storie!» mi ordina, tamponando la ferita con un fazzoletto.

«Non darmi ordini!»

«Siediti, cazzo!» quasi urla e rassegnato, afferro una delle sedie, fino a sedermi di fronte a lui. Lo fisso con sguardo ansioso e in attesa. Voglio sapere ogni cosa, anche la più insignificante. «Prima di spiegarti volevo dirti che... sì, Emy è tua sorella.» Il cuore mi si spezza in altri mille pezzi e vorrei che fosse solo un brutto incubo. Ma che cazzo sta succedendo nella mia vita? «Non avrei mai voluto che lo scopriste in questo modo, ma non sono riuscito a contenermi...»

«L'hai sempre saputo?» lo interrompo e lui annuisce debolmente, mentre io mi passo una mano tra i capelli, strattonandoli. «Non ci posso credere.»

«Non mi aspetto che tu capisca, perché hai avuto ragione prima; ho tradito tua madre. Stavamo attraversando un periodo difficile, infatti avevamo deciso di divorziare. Eravamo giovani e stupidi. Dopo aver preso questa decisione, ho conosciuto la madre di Emy; Liz. Io e tua madre non stavamo insieme dalla nascita di tua sorella...»

«E quindi hai deciso di infilarti tra le cosce di un'altra!» lo interrompo di nuovo, bruscamente.

«Ti ho spiegato che non andavamo più d'accordo.»

Ti amo e ti odio! 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora