Capitolo uno

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Uno squillo insistente ed inatteso riempì l'aria. Mi svegliai completamente senza voglia, come sempre dopotutto.

Mi diressi verso il bagno del mio appartamento, mi feci una doccia al volo ed andai a svegliare Stephen.

Entrando nella sua stanza notai subito molti pupazzi di piccole dimensioni riempirgli il letto. La maggior parte di essi erano Minion, quei piccoli personaggi gialli che oramai sono ovunque. Beh, diciamo che la camera di Stephen non era da meno. Mi dispiaceva solo il fatto di non potergli permettere molte cose, perché ero da sola e con un misero stipendio, anche se mi impegnavo molto a tener via i soldi. Odiavo il mio lavoro: ero una specie di barista in una discoteca, e, malgrado la maggior parte delle notti stessi fuori a lavorare, mi pagavano poco e mi trattavano male. Poi, considerando di avere anche l'università da pagare, non potevo di certo considerarmi fortunata. Ed era solo il primo anno.

"Stephy, piccolo, svegliati. Devi andare a scuola" gli sussurrai dolcemente

"Meg!" mi abbracciò

Amavo quel bambino. Dopo la morte dei nostri genitori, era il mio unico punto fisso.

"Ora vestiti che è tardi"

Dopo essersi vestito in meno di cinque minuti (devo farmi insegnare), facemmo colazione e lo accompagnai alla scuola elementare che frequentava.

Gli diedi un bacio sulla guancia, prima di vederlo correre in classe. Feci per andarmene, fino a quando mi sentii toccare la spalla. Mi girai e trovai la maestra.

"Signorina Stander, potrei parlarle un secondo?"

"Uhm sì, mi dica pure"

"È riguardo Stephen. Come ben sa, è dal primo quadrimestre che si sta portando dietro un debito molto pesante in matematica. Volevo solo avvisarla che rischia l'anno, se non recupera"

"Ma avanti, è un bambino di prima elementare, é ovvio che non capisca ancora pienamente la materia. Gli dia un po' di tempo, ma la prego di promuoverlo in seconda almeno"

"Mi dispiace, le leggi della scuola sono queste. Quindi, o recupera, o può sognare di essere ammesso alla classe successiva. Detto questo, arrivederci" e se ne andò

Oh, avanti. Capitano tutte a me. Come cazzo può una maestra delle elementari essere così terribilmente stronza? Certe cose proprio. Mi sarebbe venuta voglia di seguirla e di farle uno sgambetto, ma mi trattenni. Per quanto stronza sia, è pur sempre l'insegnante di mio fratello. L'insegnante stronza di mio fratello.

Megan, stai calma.

Il mio subconscio mi ricordò che mancavano quindici minuti all'inizio delle lezioni e l'università si trovava completamente da tutt'altra parte.

Oh, fantastico.

Corsi come un'idiota fino a che non mi ritrovai davanti al cancello, lo oltrepassai ed arrivai finalmente davanti alla segreteria.

"Come posso aiutarla, signorina...?"

"Stander, Megan Stander. Vorrei gli orari per i corsi del nuovo semestre"

"Oh, certo" disse mentre girava le pagine di un quaderno ad anelli

Ne estrasse uno, lo ricontrollò per essere sicura che fosse quello giusto e me lo porse.

"Ecco lei. La sua prima lezione è quella di chimica nell'aula tre"

"Oh, grazie mille"

Dannazione. Odiavo quella stupida materia. Inutile e stupida materia.

Mi diressi verso l'aula consapevole dei miei dieci minuti di ritardo, ispirai pesantemente ed entrai.

Spazio autrice:

non saprei proprio che cosa dire hhaha, spero soltanto che la storia vi piaccia. Ditemi cosa ne pensate, mi raccomando.

Fearless || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora